C’è una valle dove l’estate profuma di terra coltivata e silenzi alpini, dove i panorami si aprono tra orti ordinati e crinali rocciosi, e dove il tempo scorre ancora al ritmo delle stagioni. È la Val di Gresta, il primo distretto biologico del Trentino, un angolo sorprendente del Garda Trentino che incarna lo spirito dell’undertourism: quel modo di viaggiare attento, lento e consapevole che porta lontano dalle mete affollate per restituire autenticità, bellezza e connessione.
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Dove la natura si coltiva con cura
Situata ai piedi del Monte Stivo, la Val di Gresta è un gioiello agricolo che incanta con la sua armonia: un paesaggio fatto di muretti a secco, ortaggi coltivati con metodi biologici e piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato. Qui l’aria è limpida, i colori intensi, e ogni sentiero porta alla scoperta di qualcosa di vero. Dai cavolfiori alle patate, dalle verze alle zucchine, ogni prodotto racconta una storia di terra e passione.
Passeggiando per Ronzo-Chienis, il centro principale della valle, si respira l’atmosfera di una comunità legata profondamente al suo territorio. Punto di partenza ideale per escursioni e attività all’aria aperta, il borgo apre le porte a itinerari che sorprendono per la loro semplicità e originalità. Come quello che conduce alla Giazzera, una grotta glaciale naturale dove, anche d’estate, si conservano blocchi di ghiaccio. Un tempo utilizzata come frigorifero per alimenti, oggi rappresenta una curiosità geologica perfettamente integrata in un contesto naturalistico suggestivo.

Il Monte Stivo: tra storia e spettacolo
Per chi desidera mettersi in cammino e guadagnarsi viste spettacolari, il percorso che dal Passo Bordala sale al Monte Stivo è un vero must. Un anello escursionistico che si snoda tra prati fioriti, pinete profumate e boschi di faggio, attraversando crinali che dividono la valle dell’Adige da quella del Sarca. La salita conduce al Rifugio Marchetti, balcone panoramico d’eccezione sospeso tra il blu del Lago di Garda e le cime pallide delle Dolomiti. Con un po’ di fortuna, lungo il percorso non è raro avvistare camosci, galli forcelli o altre specie tipiche delle Alpi trentine.
Ma la Val di Gresta non è solo natura: è anche memoria. Lungo i sentieri si incontrano resti di trincee, gallerie e postazioni di artiglieria risalenti alla Prima guerra mondiale, testimoni silenziosi del ruolo strategico che questa valle ricoprì come linea di controllo tra i due fronti, verso Rovereto e Riva del Garda.

Esperienze di gusto e territorio
Non si può lasciare la Val di Gresta senza averne assaporato l’anima agricola. Qui ogni prodotto ha un volto, un campo, una storia. Settembre è il mese perfetto per vivere questa connessione tra terra e tavola, grazie alla Mostra Mercato della Val di Gresta, evento clou del Mese del Gusto. Una celebrazione della filiera corta e della qualità contadina, tra degustazioni di ortaggi biologici, pane artigianale e incontri con i produttori.
Ogni esperienza in Val di Gresta è un ritorno all’essenziale. Che si scelga di percorrere i suoi sentieri, scoprire le sue grotte nascoste o semplicemente osservare il paesaggio dalle terrazze coltivate, ci si porta via molto più di una foto: si ritrova una connessione, un tempo più lento, un modo di viaggiare più vero.