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FIEMME ULTRA SKY, una prima edizione che convince!

di - 06/10/2025

FIEMME ULTRA SKY
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FIEMME ULTRA SKY, una buona prima edizione, per un evento dal grande potenziale; nemmeno il meteo avverso ha potuto fermare l’esordio vincente dell’evento.

Credit foto Gamavision

FIEMME ULTRA SKY

Un esordio che convince

Fiemme Ultra Sky, la manifestazione trentina che, al suo debutto sulle quattro distanze da 120, 80, 55 e 30 km, tra sabato e domenica ha riempito i sentieri della vallata con oltre 500 atleti e appassionati provenienti da ben 17 nazioni.

FIEMME ULTRA SKY

De Salvador e Michielli vincono la 120k

Ad aprire ufficialmente questa prima edizione ci ha pensato il gruppo della Sky Extreme, partito dal quartiere generale di Cavalese alle 4 di sabato: 120 km tra sentieri, passi e creste toccando ben 11 cime, tutte al di sopra dei 2000 metri. Il dislivello infatti parla chiaro: 7709 metri su e giù tra la Catena del Lagorai, con passaggi spettacolari come quelli al Paion del Cermis e al Cimon del To della Trappola oltre ai laghetti alpini di Bombasel e Lagorai.

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Le Dolomiti danno spettacolo

Una gara tanto estenuante quanto spettacolare, con panorami dolomitici resi ancora più incantevoli dai colori autunnali; scorci mozzafiato che spaziavano da scenari lunari sul gruppo del Latemar, ad altri molto più wild sulla catena del Lagorai.

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Duello al vertice

Nessun dubbio, nessuna incertezza. Alle prime luci dell’alba il bolzanino Marco De Salvador ha attaccato la testa del gruppo formata da Filippo Canavese e Matteo Anselmi senza mai lasciarla. Sulla discesa verso Cavalese si è però rifatto sotto Anselmi, che ha cercato di ricucire il gap, ma nell’ultima estenuante ascesa verso il Cermis De Salvador -incitato dai suoi studenti giunti appositamente per tifare il loro insegnante di educazione fisica – ha sferrato l’attacco finale, guadagnandosi un margine considerevole che si è portato fino alla fine.

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De Salvador, una vittoria corsa con il cuore…

Per lui una vittoria “corsa col cuore” come lui stesso ha ribadito al traguardo, in 16h12’45”, che sarà il nuovo tempo da battere per le prossime edizioni. Argento di giornata per Matteo Anselmi, che ha chiuso in 17h,11’20” seguito da Filippo Canavese (17h30’23”).

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Valentina Michielli è regina

Solo due invece le donne che sono riuscite a raggiungere il traguardo di Cavalese dopo che il comitato organizzatore è stato costretto a sospendere la competizione a causa delle condizioni meteo avverse giunte durante la notte, con neve in quota, folate di vento oltre i 50km/h e visibilità nulla. Primo gradino del podio per Valentina Michielli, dominatrice indiscussa e reduce dal Tor de Géants corso solo due settimane fa, che è stata letteralmente stregata dal paesaggio fiabesco regalato dalla vallata trentina. La sua è stata una gara in testa dal primo all’ultimo metro, fermando le lancette dopo un viaggio lungo 22h06’29”. Sul podio con lei anche Martina De Mas in 23h53’06”.

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80K a Westenbergen e Boggio

Nella Sky Ultra – in questo caso 80 km per 5177 metri di dislivello e 9 vette da raggiungere (Pizzancae, Pelenzana, Monte Agnello, Monte Cornon, Dos dei Branchi, Latemar, Cima Valbona, Pala di Santa, Corno Bianco e Corno Nero) sigilo di Alexander Westenbergen, già vincitore dell’ Adamello Ultra Trail nel 2022 e quest’anno nella 100k dell’Istria by UTMB, che si è imposto in 9h44’39” su un grande Marco Zanoner (10h05’54”), che fino al 70^ km ha guidato la testa della corsa per poi cedere negli ultimi 10 km. Bronzo di giornata per l’ex nazionale di ski alp Davide Galizzi (10h59’43”). Al femminile non c’è stata storia con Chiara Boggio a dettare il ritmo fin dai primi metri: per lei crono di 12h20’16” che le è valso pure l’ottava piazza assoluta. Seconda posizione per la slovena Tina Satej (12h58’18”) seguita da Laura Catti (13h40’56”).

55k, che spettacolo!

55 km e quasi 3200 metri di dislivello invece per la Skymarathon, una cavalcata partita alle 6 del mattino, lo stesso numero delle cime da raggiungere e che ha visto vittorioso al traguardo Lorenzo De Rocco, il primo atleta in assoluto ad attraversare la finish line di Cavalese in 6h23’30. E se per la vittoria non c’è stata storia, è stata invece battaglia per definire le posizioni di quello che è stato il primo podio di giornata, con Kevin Fantinato (6h58’35”) che dal quarto posto è riuscito a risalire al secondo grazie ad un gran recupero finale, staccando di quasi 40” Simone Varesco. (6h59’19”).

Alice Paganin vince

Nella prova femminile vittoria per Alice Paganin in 7h41’54”, mettendosi alle spalle l’azzurra master di corsa in montagna Angelika Eckl (7h46’07”) e Silvia Bertolo (8h43’00”).

30K…extreme in tutti i sensi

Per la più “piccola” delle distanze, ma non per questo meno impegnativa, è stato dato invece spazio al giorno successivo: start alle 8 di domenica per percorrere i 30 km e 1733 metri di dislivello, necessari per raggiungere prima il Monte Cornon (2189 m) per poi proseguire fino al Dos dai Branchi (2274 m) e rientrare nel cuore di Cavalese, soltanto dopo aver attraversato i boschi al di sopra dell’abitato di Tesero.

“Una Skyrace davvero “Extreme” quella che hanno dovuto affrontare i più di 200 concorrenti che, nonostante il sole che ha fatto capolino dopo il maltempo notturno, hanno avuto a che fare con raffiche di vento e fondo perlopiù innevato e ghiacciato.”

Luca Bertoldo vince una gara tiratissima

A fare da padrone su questo tracciato reso ancora più tecnico è stato Luca Bertoldo, che ha chiuso la prova in 2h42’47” dopo un testa a testa fino a metà gara con Francesco Zorzi (2h46’54”), con il primo ad allungare le distanze prediligendo il terreno difficile per poi tenere duro sul tratto più filante verso il traguardo. A completare il podio Stefano Mich in 2h50’56”.

Lara De Simoi vince

Gara tiratissima quella femminile con Lara De Simoi e Valeria Delladio distanziate di soli 30” fino al rilevamento di Stava. È stata però De Simoi a forzare il ritmo e diventare così la regina di questa distanza in 3h37’ netti, seguita dalla local Delladio in 3h39’50”. Terza piazza per Rebecca Odolini (3h47’55”).

FIEMME ULTRA SKY, buona la prima!

Obiettivo centrato per il comitato organizzatore ATPower, che forte del supporto di 270 volontari, punta a rendere la Val di Fiemme uno dei riferimenti principali per il mondo skyrunning, dove portare la corsa in alta quota per valorizzare sì il patrimonio sentieristico, ma soprattutto per conoscerlo e rispettarlo, per vivere la montagna in modo più consapevole e sostenibile.

I complimenti degli atleti

Non si sono infatti risparmiati i complimenti da parte dei concorrenti -vincitori inclusi- sulla bellezza indiscussa del tracciato, che sa ammaliare e al tempo stesso non perdonare con le sue salite impegnative e gli altrettanti tratti tecnici. Insomma, FIEMME ULTRA SKY si conferma un evento che ha sicuramente tutte le carte in regola per diventare una grande classica.

Andrea Tomé, responsabile comitato organizzatore

«Iniziamo con il dire che siamo molto soddisfatti. Per la nostra prima edizione non avremmo potuto chiedere di meglio. Abbiamo ricevuto tantissimi feedback positivi e la cosa non può che farci piacere. Il sold out di pettorali e l’ottima risposta della Valle sono stati motivo di orgoglio e soddisfazione. Non è stato facile, ma nessuno ha mai pensato che lo sarebbe stato. Il meteo in serata e alle prime luci dell’alba hanno testato ulteriormente la macchina organizzativa, ma tutti hanno saputo rispondere al meglio. Interrompere le due prove lunghe è stata una decisione sofferta, ma ponderata nell’ottica di garantire la sicurezza di atleti e volontari. Ora ci siamo meritati alcuni giorni di riposo, poi ripartiremo ancora più motivati con la consapevolezza di avere un evento dal grandissimo potenziale».

Daniele Milano: spirito di montagna, anima sportiva. Nato in Valle d’Aosta, cresce tra natura e movimento: prima lo sci, poi l’atletica. Negli anni ’90 scopre lo snowboard e ne diventa voce e protagonista, tra riviste e snowpark. Oggi vive tra Milano e le sue montagne, maestro di snowboard e telemark, cuore editoriale di 4running magazine. Racconta il trail e il gesto sportivo come espressione di equilibrio. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri.”