La nuova Nukeproof Reactor V2 rinnova lo spirito della trail bike più divertente e aggressiva, segnando anche il gradito ritorno del marchio britannico sul mercato: telaio in carbonio o alluminio, sospensione evoluta, flip chip Trail/Rail e geometria raffinata per massima efficienza in salita e sicurezza in discesa. Disponibile subito con garanzia a vita
Nukeproof è tornata, dopo l’acquisizione da parte di Belgian Cycling Factory (proprietaria anche di Ridley). Sotto una nuova proprietà ma costruita sugli stessi valori orientati al ciclista che hanno forgiato la sua reputazione, inizia il prossimo capitolo con la rinascita di un classico moderno: la nuovissima Nukeproof Reactor.
Quando la Reactor V1 è stata lanciata nel 2020, ha ricevuto ampi consensi per la sua guida aggressiva, le prestazioni della sospensione e il carattere coinvolgente. I ciclisti e i media – noi compresi, qui la nostra review – hanno elogiato la sua capacità di sfumare il confine tra velocità sui sentieri e capacità Enduro. In sintesi, una bici progettata per essere guidata intensamente, ovunque. Ha rapidamente guadagnato la reputazione di essere una “hooligan” tra le Trail Bike: veloce, divertente e sempre pronta a spingere i biker a osare di più.

Ora, quello spirito ritorna – evoluto, raffinato e più capace che mai. La nuovissima Reactor V2 porta quel carattere vivace e giocoso completamente al passo con i tempi grazie a una geometria moderna, un telaio più raffinato e reattivo, e una cinematica delle sospensioni riprogettata per offrire ancora più trazione e controllo nei terreni tecnici.
Dalla concezione, al design, alla cinematica, alla geometria, alla costruzione e alle specifiche: la Reactor è progettata da zero per essere la Trail Bike aggressiva definitiva e versatile. Offre un’efficienza totale in salita e una confidenza senza pari quando la gravità prende il sopravvento.
Questa è una bici progettata per il vero mountain biking: il terreno accidentato, vivace e imprevedibile. Sentieri dove ogni linea è una scelta e ogni discesa richiede impegno.
– Leggi anche: Nukeproof rinasce dopo la vendita a Belgian Cycling Factory

Nukeproof Reactor V2 in sintesi
- Telaio in carbonio o in alluminio
- Ruote da 29”
- Travel di 140/150 mm posteriore/anteriore
- Flip Chip con due posizioni Trail/Rail (setup Muller con Rail)
- Utilizzo Trail/Enduro
- Taglie da S a XXL


Come è fatta
I designer Nukeproof hanno mantenuto quanto di buono ha reso apprezzata la prima generazione della Reactor, ovviamente aggiornando caratteristiche e specifiche alle moderne necessità del Trail Riding.
La versione in carbonio utilizza fibre UD di tipo T700/800 con costruzione monoscocca, mentre quella in alluminio usa una lega 6061-T6 idroformata a tripli spessore, con particolari in CNC e foderi alti in carbonio.


Il piantone sella è pensato per la massima inserzione del reggisella, il cablaggio integrato è completamente guidato per il telaio in carbonio, mentre quello in lega leggera ha ampie porte di ingresso e di uscita per facilitare la gestione della bici (montaggio e manutenzione).
Il passaggio ruota posteriore è compatibile fino a pneumatici da 2,6” per cancellare le preoccupazioni del biker sui terreni fangosi, con un retrotreno Boost e attacco UDH per il cambio posteriore.


Il flip collocato sul link prevede l’opzione Trail e quella Rail, rispettivamente più orientata al Gravity e al Trail Riding, con l’angolo sterzo che varia di 0,5°. L’impostazione Rail rende la Reactor V2 compatibile con la configurazione Mullet delle ruote, per gli amanti di una guida ancora più agile e reattiva sui sentieri.
L’asse principale della sospensione posteriore a quadrilatero articolato, con giunto sui foderi bassi, è maggiorato per la massima rigidità e sicurezza. Anche i cuscinetti sono oversize, per offrire un’ulteriore durabilità.
Tra gli altri dettagli degni di nota, il movimento centrale filettato BSA 73 mm, l’attacco ISCG 05 per il guida catena, le protezioni integrate in gomma su foderi bassi, alti e al di sotto del downtube, lo spazio per una borraccia da 750 ml all’interno del triangolo principale, per finire il kit di pellicola protettiva Ride Wrip per i telai in carbonio.


Sospensione e cinematica
Se esteticamente la Reactor V2 si distingue poco dalla V1, i designer Nukeproof hanno lavorato sulla cinematica della sospensione posteriore.
La progressività passa dal 22% al 17%, con una curva più piatta e un rapporto medio di 2,6:1. Questo significa che la linearità dal punto di Sag in poi aumenta le possibilità di personalizzazione del retrotreno ammortizzato, mentre il rapporto più alto – prima era 2,5:1 – migliora la sensibilità iniziale.
La fase centrale del travel, in generale molto critica, è più sostenuta per offrire una guida più prevedibile e performance superiori in curva e nelle compressioni in cui si pompa la bici per tenere alto il ritmo.
La fase finale invece è meno progressiva, con un rapporto di leva più alto, per gestire meglio i bottom out tramite eventuali token nell’ammortizzatore.

L’anti-squat cresce – dal 96% al 97,5% con un rapporto 30/51d – per una migliore efficienza in pedalata, senza impedire alla sospensione di funzionare bene sui terreni accidentati (è sempre una questione di compromessi – ndr). Così l’effetto cala con i rapporti usati normalmente in discesa per assicurare la massima capacità di gestire i piccoli urti e smorzare le irregolarità del terreno, come le radici (è del 65% con una combinazione di rapporti 30/10d).
Anche l’anti-ride è inferiore rispetto alla V1 per rendere la V2 più reattiva in frenata. Nukeproof voleva un livello equilibrato sugli urti più importanti, per consentire una certa quantità di movimento del retrotreno quando si frena bruscamente in curva per mantenere la posizione del biker, assicurando tutta la trazione necessaria.

Geometria raffinata
Le quote geometriche sulle cinque taglie previste – da S a XXL – è progressiva ma non troppo. L’angolo sella è di 64,5° in posizione Trail (65° per Rail), il movimento centrale è alto 330/336 mm (BB drop di 39/33 mm), il carro è lungo 440 mm per le misure S/M e 445 mm per quelle L/XL/XL così da mantenere il ciclista ben posizionato in sella grazie anche al piantone sella che passa da 77/77,5° a 77,5/78°. Il reach passa da 435 a 520 mm (da S a XXL) e lo stack da 620,24 a 656,34 mm, per finire l’interasse varia da 1.198,8 a 1.305,99 mm.


Allestimenti e prezzi
Nukeproof Reactor V2 sarà inizialmente disponibile negli allestimenti Pro sia per la versione Carbon sia per quella Alloy, con rispettivi prezzi di 6.499 e 4.499 euro.
Condividono le specifiche: sospensioni RockShox di classe Select+ (forcella Lyrik 150 mm e ammo SuperDeluxe), gli pneumatici Schwalbe Magic Mary Super Trail Ultra Soft/Nobby Nic Super Trail Soft, il telescopico TranzX, la sella e il cockpit Nukeproof HZN (piega in lega leggera da 780/800 mm e rise di 25 mm e stem lungo 45 mm).


La trasmissione è sempre SRAM T-Type, GX AXS elettronica wireless per la bici in carbonio e meccanica 90 per quella in alluminio, i freni Maven passano dalla versione Bronze a quella Base, le ruote da Nukeproof Horizon Pro a DT Swiss M1900 Spline 30.


Il frameset in carbonio costa 2.899 €, per quello in alluminio ci vogliono 2.199 €, entrambi equipaggiati con ammo RockShox Super Deluxe Ultimate e serie sterzo Nukeproof. La disponibilità è immediata così come per le bici complete. Per il configuratore online, che permette di scegliere la combinazione cromatica e le specifiche, bisogna aspettare i primi mesi del 2026.
Un aspetto molto interessante è la garanzia a vita per i telai e le bici registrate dopo l’acquisto (a parte quelli da DH, dove rimane quella legale di 2 anni), con un programma di crash replacement di 5 anni, mentre la garanzia sui cuscinetti e sulla verniciatura rimane di 2 anni. È inoltre trasferibile al secondo proprietario a patto di fornire una prova d’acquisto.


Programma Keep Riding
Questo programma è stato ideato per supportare tutti i ciclisti Nukeproof, per mantenerli sui sentieri il più possibile.
Per i proprietari di bici Nukeproof acquistate a partire dal 2020 (escluse quelle della nuova gestione Belgian Cycling Factory che inizia ora con la Reactor V2), con telaio rotto o danneggiato, possono accedere a uno nuovo sostitutivo equivalente (compreso l’ammortizzatore) a un prezzo scontato tramite il proprio rivenditore locale.
Nell’ambito di questo programma sarà disponibile una selezione di opzioni di telai, per qualificarsi come clienti idonei bisogna fornire una prova d’acquisto (posteriore al 2020) che confermi che sono i proprietari originali della bicicletta o del telaio. Oltre ovviamente ad aver verificato il problema relativo al telaio con il team di assistenza clienti di Nukeproof (questo coprirà qualsiasi problema che in precedenza sarebbe stato considerato un caso di garanzia o un danno derivante da un incidente).







