Il casco è essenziale per la tua sicurezza: scopri quando cambiarlo, come riconoscere i danni e come prolungarne la durata
Indossare il casco quando si pedala è fondamentale: se possiedi una bicicletta, dovresti avere anche un casco adeguato. Questo perché, senza questo fondamentale dispositivo di protezione per la testa, ti esporresti a lesioni facilmente evitabili, e persino alla morte. Inoltre, ogni casco deve essere sostituito periodicamente causa del degrado della schiuma EPS della calotta interna.
In questa guida pratica cerchiamo di sfatare alcuni miti sui caschi da Gravel e da mountain bike, per scoprire con quale frequenza è necessario cambiare il casco e perché.
– Leggi anche: Guida pratica al casco aperto da mountain bike

Dopo quanto tempo bisogna sostituire il casco?
In realtà non ci sono prove che la schiuma di polistirene espanso (EPS) della calotta interna si degradi nel tempo. Dipende da quanto si cura il casco, tuttavia ci sono fattori come solventi, sostanze chimiche ed esposizione ambientale che possono degradare le sue prestazioni.
In generale i produttori consigliano di sostituirlo ogni tre anni, a seconda dell’uso, poiché anche in assenza di urti, l’EPS è sottoposto a continui colpi e pressioni quando il casco viene riposto, fatto cadere, appoggiato su superfici dure, ecc.
A causa dei piccoli urti ripetuti nel tempo, l’EPS perderà gradualmente il suo volume, rendendolo meno in grado di assorbire l’energia in caso di impatto. Naturalmente, più il casco viene utilizzato, più si deteriorerà, quindi non esiste una regola valida per tutti, ma tre anni sono un buon punto di riferimento.
Anche le colle, le resine e altri materiali impiegati nella produzione dei caschi possono compromettere i materiali della calotta interna. I prodotti per la cura dei capelli, i cosmetici e i fluidi corporei, così come la normale ‘usura’, contribuiscono tutti al deterioramento dei caschi.
Grazie al progresso nei materiali, nei design e nei metodi di produzione ci si può spingere con relativa tranquillità fino a una vita utile di cinque anni, secondo organizzazioni non-profit come helmets.org.
– Leggi anche: Casco MTB integrale o convertibile, la guida alla scelta

Bisogna sostituire il casco dopo una caduta?
Uno dei casi più comuni è una caduta in cui si sbatte la testa, ma senza gravi conseguenze, né per il biker né per il casco. Questo non si è rotto e tutto sembra a posto, quindi il pensiero è quello di continuare a usarlo.
In realtà in danni alle schiume EPS ed EPP non sono sempre visibili. Il guscio esterno in policarbonato può presentare un piccolo graffio o segno, ma se lo strato di EPS/EPP all’interno è compromesso in qualche modo, ciò può ridurre la capacità di assorbire l’energia dell’impatto.
Infatti la schiuma della calotta interna, se è stata schiacciata dall’impatto, non può tornare alla sua forma originale e di conseguenza non è in grado di gestire in modo efficace l’energia di un altro urto, rendendo necessaria la sostituzione dell’intero casco.

Non è solo la schiuma espansa che può danneggiarsi in un incidente di poco conto, bisogna anche considerare l’integrità del resto del casco. Pensate al sistema di regolazione e ai cinturini laterali, entrambi elementi fondamentali per fissare correttamente il casco alla testa, non potendo correre rischi con danni potenzialmente nascosti in questi elementi.
Tenete presente che se il casco ha fatto il suo lavoro, la maggior parte dei ciclisti vi direbbe che non ha battuto la testa così forte. Il fatto di aver avvertito solo un leggero urto potrebbe in realtà aver nascosto un colpo importante.
In ogni caso, dato che alcuni produttori offrono programmi di sostituzione in caso di incidente – il classico crash replacement – è opportuno adottare un approccio prudente quando si tratta di qualcosa di così importante.

Come riconosce un casco danneggiato?
Controllare regolarmente il casco per verificare che non sia danneggiato è una cosa molto sensata da fare, ma cosa bisogna cercare esattamente?
Si tratta di cose abbastanza ovvie: qualsiasi parte esposta della calotta interna che appare scheggiata o consumata; se il guscio esterno presenta ammaccature di qualsiasi tipo. In casi come questi, meglio procedere con la sostituzione.
Molti tendono a pensare che un piccolo pezzo mancante sul bordo del casco non sia importante, ma anche in questo caso potrebbero esserci danni nascosti alla struttura del casco. Controllate all’interno delle prese d’aria se ci sono crepe o spaccature nella calotta in EPS, inoltre se il guscio in policarbonato si sta separando dalla prima, significa che è davvero l’ora di sostituirlo.
Se non si è sicuri, è meglio consultare il proprio rivenditore di fiducia, poiché sarà in grado di effettuare un’ispezione approfondita.
Una guida utile all’ispezione del casco si trova sul sito di helmets.org: helmets.org/inspection.htm.

Come allungare la vita del casco?
Ci sono molte cose che puoi fare per massimizzare la durata del tuo casco, la più importante delle quali è proteggerlo da urti e colpi, ove possibile. Invece di gettarlo sul sedile posteriore dell’auto, dove rimbalzerà insieme al resto dell’attrezzatura, considera l’idea di riporlo in una borsa imbottita o nella sua sacca, se in dotazione.
Mantieni pulito il tuo casco. Se desideri lavarlo, puoi farlo con una soluzione di sapone neutro e acqua. Le imbottiture interne rimovibili si possono invece lavare in lavatrice a freddo, con un ciclo delicato, evitando poi di metterle nell’asciugatrice.
Conservalo in un ambiente asciutto e fresco, al riparo dalla luce solare, ed evita di esporlo a temperature estreme – caldo e freddo – e/o umidità elevata. Sebbene sia ovvio, evita di farlo cadere, così come di fare entrare in contatto il casco con solventi/spray/prodotti chimici, che possono compromettere l’aspetto o la struttura.
Un consiglio utile è quello di sostituire le imbottiture interne prima del casco, principalmente per motivi di sicurezza oltre che di comfort e igiene. Infatti, queste fissano il casco in posizione corretta sulla testa, assicurando la massima superficie di appoggio e sicurezza.
Per quanto riguarda i modelli che usano una fodera interna MIPS per la protezione dagli urti rotazionali, è necessario non rimuoverla o manometterla. Se si desidera pulirla a fondo, è possibile lavarla con una soluzione di sapone neutro e acqua. Quando il sistema MIPS è danneggiato, è necessario sostituire il casco.
– Leggi anche: MIPS, le diverse soluzioni per proteggere la testa del biker

Pensieri finali
Cambiare il casco quando necessario è una spesa utile e necessaria per la propria sicurezza ma anche per il comfort.
Meglio investire in un indispensabile dispositivo di protezione che in componenti lussuosi che fanno risparmiare pochi grammi sulla bici ma che alla fine aggiungono poco o nulla a performance e sicurezza.
Inoltre un casco nuovo è anche aggiornato per design, tecnologie e materiali che migliorano stile, leggerezza, e soprattutto protezione… non ci sono scuse.







