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Alle Crete Senesi con Evadict e Oliviero Alotto

di - 16/08/2023

Alle Crete Senesi con Evadict in treno, un altro viaggio di Oliviero Alotto, alle prese con una “race experience” di 50 chilometri con ai piedi le nuove Evadict MT Cushion.

Vedi Test completo Evadict MT Cushion QUI!

Da Torino a Rapolano Terme in treno

“Continuo a credere nel trasporto pubblico, continuo a credere che sia possibile e necessario muoversi in treno il più possibile in particolare quando ci si muove da soli e per divertimento come nel caso delle gare.”

 

Un viaggio a basso impatto ambientale

Siamo a Rapolano Terme, o meglio sarebbe meglio dire siamo finalmente arrivati a Rapolano Terme. Si perché continuo a credere nel trasporto pubblico, continuo a credere che sia possibile e necessario muoversi in treno il più possibile in particolare quando ci si muove da soli e per divertimento come nel caso delle gare. Quindi venerdì mattina, dopo aver lavorato a Barolo, dove come molti di voi sanno c’è la Torrefazione IALTY, che ho contribuito a far nascere e dove spesso mi trovate, parto da Asti primo treno, poi Genova, Pisa, Empoli, e finalmente Rapolano Terme.

 

Finalmente al Village!

Qui mi precipito al village, ancora aperto recupero il pettorale e poi via al pasta party. Il pasta party fa capire immediatamente che meraviglia di gara è questa, si perché a cucinare è un associazione locale che ha preparato la cena per tutti gli atleti sulla cucina mobile. Il clima è, si lo dico lo dico, da Festa dell’Unità, con i volontari ovunque che si prodigano per rendere felici i partecipanti, piatti pieni di cibo appena cucinato e tanti tanti sorrisi.

“Podere Il Chiassale” di Alberto

Fin dalla discesa dal treno vengo accolto da Alberto, giovanissimo proprietario del Podere il Chiassale, dove passerò due notti.

“Arrivo in questo agriturismo immerso nel verde, loro producono Vino e Olio e d’estate hanno delle camere per fare accoglienza.”

Mi fanno subito fare un giro della struttura, vedere le vigne e gli uliveti. Poi una cena a base di focaccia di un’ottima pizzeria locale, che scoprirò poi utilizzare grano Toscana in prevalenza Verna, antica varietà di grano tenero degli Appennini, noto subito una grande aromaticità dell’impasto, abbondo come sempre con il loro olio, un dolce e leggero blend di Leccino e Muraiolo, tipiche varietà Toscane di olive da olio.

“Tutti i prodotti sono biologici e hanno una chiara connotazione di territorio.”

 

Il Vermentino

“Sapendo della gara il giorno successivo assaggio poco, ma non resisto alla degustazione, del loro vino in particolare mi colpisce molto il Vermentino, si sente il territorio e il vitigno.”

Tutti i prodotti sono biologici e hanno una chiara connotazione di territorio, che per chi è appassionato di cibo significa che anche quando vengono lavorati, i vitigni e le olive che si possono trovare ovunque si riesce però nella vinificazione a percepire un tratto caratteristico.

“In questo caso ad esempio sento una mineralità e un frutto tipico di questa terra con escursione termica e caratteristica del terreno in cui sorgono le vigne.”

Un vino quindi fruttato e minerale, ma anche molto grasso, ciccioso, mi ricorda i grandi Chardonnay.
Scusate questa diversione a cui non resisto quando devo descrivere un vino o un olio.

“Be Place”, progetto affascinante e premio per i vincitori

I ragazzi mi raccontano un progetto che mi affascina molto, “Be Place” nasce dalla volontà di un gruppo di produttori di mettersi insieme e di creare delle “Box” con all’interno i prodotti delle varie aziende, queste box, elegantissime e in legno, saranno anche il premio per i primi arrivati alla gara.

“Mi accompagnano dove passerò la notte, una casa separata dalla struttura principale, mattoni a vista, il glicine che ricopre la facciata, un albero di fico enorme accanto alla casa, e in cielo la luna quasi piena. Direi impossibile volere di più.”

E’ giorno di gara!

Siamo tanti, per essere una prima edizione, mi pare tutto perfetto, c’è l’entusiasmo degli organizzatori e dello speaker e tutti si chiedono come sarà il percorso.

Con le Evadict MT Cushion ai piedi e in gara

“La partenza della gara è alle 8.30 quindi esco di casa alle 8, così da avere il tempo di un caffè, allacciarmi le Evadict MT Cushion e via.”

Lo sparo e via a correre!

“Pochi istanti e si parte. Il panorama è mozzafiato fin da subito, strade bianche che costeggiano campi verdissimi, è raro da queste parti e infinite varietà di verde, così accese e brillanti.”

Solo la primavera ci regala questi colori, poi arriverà il tempo del grano maturo e del giallo, incantevoli anche quelli ma che durano più a lungo e a cui si è più abituati. Qui ora invece tanto verde qualche fiore e immense terre senza alcuna costruzione.

 

…ma che bello correre qui!

I km volano, la bellezza del panorama non fa in nessun modo percepire la fatica, cerco di tenere un buon ritmo, bevo ad ogni ristoro, che troviamo ogni 5 km, bevo molta acqua preoccupato del caldo che arriverà.

“Salite ripide discese corribili, tratti pianeggianti, insomma questa gara mi entusiasma davvero.”

 

Tra strade bianche e borghi antichi

Passiamo attraverso borghi antichi e qualche castello, il percorso è stato studiato molto bene per far capire cosa questo territorio regala.

“È una gara che vuole far conoscere e amare una parte della Toscana ancora poco apprezzata, ma straordinaria.”

Le colline tipiche di queste parti qui sono più alte, e la cosa che mi colpisce molto sono i numerosi tratti di bosco, spesso assenti nelle zone vicine.

“I boschi sono sinonimo di grande biodiversità ma anche importanti per l’agricoltura, perché permettono di avere in estate zone più fresche.”

 

Un ristoro da Re

L’ultimo ristoro è all’interno di un Castello, noto per essere il posto dove è stato ucciso Galileo Galilei. Un borgo antico ma tenuto benissimo con molte piante. Io sto patendo ormai il caldo, il primo caldo in gara per me è sempre cosi, quindi questo ristoro me lo godo con una bella pausa acqua prima di affrontare gli ultimi 5 km di pianura assolata che mi portano all’arrivo, allestito all’interno del Parco dell’Acqua.

Un gran bel traguardo

“Al traguardo mi aspetta una grande festa, cosa sperare di più? Uno stupendo ristoro finale con pane e olio, bevo molta acqua, mangio tanta frutta e cerco di reintegrare tutto il caldo accumulato.”

I sapori del senese

Immediatamente però voglio fare un giro del villaggio allestito dove espongono tanti produttori locali, anche qui troviamo legumi, pane, formaggi, olio, biscotti. Non mancano certo i tanti prodotti agricoli buonissimi, una festa del territorio e non solo una gara.

Grazie

“Crete Senesi è stato per me tutto questo, dal primo km all’ultimo metro. Se gli organizzatori volevano farci innamorare di questi luoghi e farci tornare presto, sono decisamente riusciti nel intento. Io ritornerò!”

Evadict MT Cushion – Test in gara

Per correre ho utilizzato la linea trail di Decathlon e ho calzato la nuova Evadict MT Cushion, con cui ho già avuto modo di correre e camminare nelle settimane precedenti, in particolare durante la Cursa dei Ciclopi, gara da 500 km in Sicilia che ho quasi interamente “balisato”.

Comodità e versatilità

Anche in questo caso, come già successo per la linea di calzature da strada, le due caratteristiche che contraddistinguono la Evadict sono la grande comodità e l’estrema versatilità. Nel primo utilizzo l’ho subito messa alla prova su un terreno misto, sterrato asfalto sassi prati e ho avuto modo di apprezzare come si comporta in modo assolutamente perfetto ovunque. La definirei una scarpa per tutti, per chi vuole iniziare a correre fuori strada ma anche per il runner più evoluto.

Grip notevole

Altra caratteristica a suo favore il notevole grip su qualsiasi tipo di terreno, forse uno dei più efficaci che abbia mai provato.
Altro punto di forza, su cui Decatlon ha evidentemente puntato molto, è il materiale molto ammortizzato dell’intersuola. Ho avuto la netta sensazione che protegga molto sia il piede che le articolazioni.

“La scarpa non perde in precisione, cosa che spesso non mi fa amare le scarpe “troppo” ammortizzate.”

Una scarpa che ti permette di correre di avampiede anche quando la gamba inizia ad essere stanca, senza mai portarti a trascinarti, cosa che spesso accade con le scarpe entry level, anche per questo credo che questa possa essere una calzatura davvero adatta a tutti i runner e a tutti i terreni ma anche per diverse velocità, sia in gara che in allenamento.

Pantaloncini Evadict Trail

“Anche in questo caso il gruppo Decathlon si è dimostrato all’altezza e mi sento di poter dire con una certa sicurezza che sono tra i migliori pantaloni da corsa che abbia mai utilizzato.”

Questo grazie al tessuto fresco e traspirante molto leggero e estremamente piacevole addosso ma anche per le tasche in vita che permettono di inserire tutto il necessario per una gara come questa senza dover utilizzare uno zaino o una fascia.

“All’interno delle tasche ho inserito 4 gel (6d al mango) il telefono e avrei potuto portarmi anche una flask facilmente, cosa che non ho fatto per la grande presenza di ristori.”

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”