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Andrea Prandi: “Benvenuti a Bormio!”

di - 11/07/2024

Andrea Prandi, atleta del Centro Sportivo Carabinieri, nato e cresciuto nella ridente località valtellinese, racconta con grande passione la sua Bormio, una storia di uomini e territorio che condividiamo volentieri con voi.

A cura della redazione | foto: Giacomo Meneghello

“Andrea Prandi può a tutti gli effetti essere considerato un “Bormino Doc”. Classe 1998. Cresciuto a Bormio, nelle ultime stagioni è riuscito a inanellare una serie di risultati agonistici e imprese esclusive che lo proiettano direttamente tra i grandi degli sport di montagna a livello internazionale.”

Andrea, sei cresciuto tra le montagne di Bormio, ma cosa ti lega così tanto a questi luoghi?

Sono nato a Lecco, per la precisione a Merate, ma mia mamma è una “Bormina Doc”. Infatti sin da ragazzino tutti i weekend salivo a Bormio, e all’età di 10 anni mi sono trasferito definitivamente. Sono legato tantissimo a Bormio sin da quando ero bambino.

Sei uno sportivo da quando sei nato, partendo proprio dalle gare di sci alpino ancora ragazzino. Sci alpinismo e trail running?

I miei genitori mi hanno dato la possibilità di praticare sport sin da piccolo, infatti ho iniziato proprio con lo sci alpino e l’atletica leggera. Poi qualche gara di corsa in montagna, finché un giorno ho detto: “Perché no? Proviamo lo sci alpinismo. Combiniamo sci alpino e corsa in montagna e vediamo cosa succede! Magari qualcosa di buono esce!

Fai parte del Centro Sportivo Carabinieri e sei stato in squadra nazionale di sci alpinismo. Hai girato l’Europa, ma Bormio ha per te un valore particolare.

Sì, ho fatto parte della Nazionale italiana fino al 2020 e, dopo diversi infortuni, questi ultimi due anni non sono riuscito a riconfermarmi. Ho gareggiato in tantissimi posti in tutta l’Europa, ma diciamo che Bormio è ancora il mio preferito.

“Bormio è davvero fantastico. Offre la possibilità di allenarsi in tutto e per tutto sia in estate sia in inverno in luoghi bellissimi, con itinerari e percorsi accessibili a tutti, quindi direi che è veramente il top per poter praticare il mio lavoro.”

Ai risultati agonistici di assoluto valore, se vuoi elencarne qualcuno, hai affiancato imprese in montagna incredibili. Ce ne parli?

Tra i miei migliori risultati agonistici, per quanto riguarda lo sci alpinismo, posso ricordare la Coppa del Mondo Overall Under 23. Ho vinto anche la Coppa del Mondo Individuale e Vertical. Oltre a 3 medaglie ai Mondiali Under 18. Questi sono alcuni dei miei migliori risultati a livello agonistico. Durante l’anno del COVID, quando le gare naturalmente sono state annullate, mi è passata per la testa un’idea. Ovvero quella di provare a fare la traversata in velocità delle “13 Cime”.
Per fare questa impresa ho chiesto al mio amico Robert Antonioli, nonché compagno di allenamenti e di gare, se voleva venire con me: visto che si trattava di una traversata sul ghiacciaio, bisognava essere in due. Le “13 Cime” sono un itinerario alpinistico nella Valle dei Forni con un giro ad anello che concatena, come dice la parola, 13 fantastiche cime tutte sopra i 3.200 m di quota.

“Solitamente il percorso delle 13 Cime lo si affronta in 2/3 giorni. Io e Robert abbiamo completato i 34 km e 4.000 m di dislivello in 6h52’!”

La tua mente vola già verso le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 o hai qualche obiettivo intermedio importante da raggiungere?

Il sogno di ogni atleta è quello di partecipare alle Olimpiadi. Nel 2026 lo sci alpinismo sarà per la prima volta inserito nel programma olimpico a Bormio, nel mio paese, quindi diciamo che il sogno c’è e ci proveremo, ma da qui al 2026 la strada è ancora bella lunga. In mezzo ci sono due stagioni di Coppa del Mondo e tantissime altre gare importanti, quindi l’Olimpiade è un sogno, ma prima di arrivare lì bisogna passare tanti altri step.

Agli sci stretti che utilizzi nel periodo invernale alterni molto volentieri le scarpe da trail quando la neve va via, due sport fantastici!

Proprio così, la corsa in montagna, oltre allo sci alpinismo, è l’altra mia grande passione. Infatti appena si scioglie la neve e si liberano i sentieri allaccio subito le scarpe e parto sempre a tutta! Bormio e le sue valli offrono davvero una grandissima varietà di scelta con dei posti fantastici per praticare questo sport, impossibile stancarsi di scoprire nuovi sentieri per poter correre.

Bormio, 3 itinerari di trail running da suggerire ai nostri lettori.

Sicuramente uno che a me piace tanto è il Giro del Confinale, che collega la Valle dei Forni con la Val Zebrù, tutto nel Parco Nazionale dello Stelvio: un single track che si snoda in luoghi fantastici. Lo consiglio sicuramente a tutti. Un altro itinerario è il Giro del Monte Vallecetta, anche questo fantastico: si parte da Bormio 2000 e si va ad affrontare tutto il giro del Monte Vallecetta, passando dai Bei Laghetti, noti per il loro colore turchino, per poi rientrare a Bormio 2000 finendo la circonvallazione del Monte. Mentre un altro bellissimo itinerario che pratico spesso anche allenandomi, e che è un po’ più semplice, è il Giro delle dighe di Cancano, con la salita al Monte Scale che sovrasta proprio i laghi di Cancano e che offre un’eccezionale vista su Bormio e le sue valli.

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”