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Brooks Catamount 2: il Test

di - 19/05/2023

Catamount 2 6

Il nostro direttore Daniele Milano Pession ha provato la nuova Catamount 2 da trail running di BROOKS, in occasione della presentazione della nuova linea “head to toe” del brand. Scopriamola insieme!

 

Catamount 2 protagonista alla transgrancanaria

Brooks Running ha presentato ufficialmente alla stampa europea la sua prima collezione da trail completa in occasione della Transgrancanaria, tra le più importanti kermesse spagnole dedicate a questa specialità. Tutti i riflettori sono stati puntati su Catamount 2, la scarpa da trail tecnica ideata per i trail runner che vogliono raggiungere nuove velocità. Principale caratteristica della nuova Brooks Catamount 2 è la piastra di propulsione SkyVault integrata, che semplifica gli sforzi in salita. Affrontare i sentieri più impervi sarà facile come mettere un piede davanti all’altro.

 

La parola a Brooks sulla Catamount 2

Brooks Catamount 2 è la scarpa da corsa perfetta per i trail runner che aspirano ad aumentare il proprio ritmo di corsa e a raggiungere nuove vette sui trail. La forma unica della scarpa garantisce flessibilità sui terreni tecnici, stabilità e comfort in discesa. La nuova piastra di propulsione SkyVault in PEBAX è stata inserita per aiutare i trail runner ad aumentare la spinta in salita, offrendo contemporaneamente protezione dalle rocce sui percorsi più accidentati. 

L’intersuola in DNA FLASH, realizzata con processo di nitro-infusione, offre reattività e ammortizzazione per una corsa veloce su qualsiasi terreno. La suola in gomma TrailTack assicura un alto livello di grip sia su superfici bagnate che asciutte. La tomaia in air mesh TPEE è dotata di uno strato esterno idrorepellente e resistente all’abrasione e di un morbido strato interno realizzato in fibre di poliestere riciclato al 100%, così come la linguetta e l’inserto che sono costituiti interamente di poliestere riciclato. Realizzando il nuovo modello di Catamount con il 16% di materiali riciclati, l’equivalente di 8 bottiglie di plastica, Brooks prosegue il suo impegno verso prodotti sempre più sostenibili.

 

Catamount 2 6

 

Con Brooks a Gran Canaria!

Solitamente, prima di partire con l’analisi vera e propria del prodotto testato, mi piace presentare in breve le condizioni e la location in cui ho lavorato. Questa volta però la premessa è d’obbligo. Per il test della nuova Brooks Catamount 2 è andata proprio così, complice la presentazione ufficiale di tutta la linea trail da parte di Brooks alla stampa europea. Alle Canarie ho potuto testare questa nuova eccellenza di Brooks sullo stesso tipo di terreno che ha visto protagonisti gli atleti del Brooks Trail Running Team in occasione della Transgrancanaria 2023.

 

Design & Finiture 

Con la Catamount 1 l’unboxing era stato vero amore a prima vista. Bianca con intersuola bianco-azzurro pallido. Una scarpa da trail che sembrava una calzatura da mettere di sera con l’abito, una figata! Non vedevo l’ora di sporcarla per bene e farla funzionare al meglio tra il terriccio marrone dei sentieri fuori Milano e le “salite bastarde drittoxdritto” della Montagnetta di San Siro. Un test che alla fine si era rivelato un vero successo, sia per me sia per la versione d’esordio della Catamount.

La Catamount 2 è invece molto diversa, molto meno minimale, con particolari di rinforzo laterali ben in evidenza che disegnano geometrie un po’ futuristiche sulla parte bassa del fianco della scarpa. Giochi di blu e azzurro “ton sur ton” ne sottolineano lo stile da racer, accentuato dai dettagli del puntale in gomma e dal fregio Brooks ben in vista sul fianco. Si capisce che la Catamount 1 era stata solo un timido assaggio rispetto a questa nuova versione, molto più strutturata, con una spiccata indole trail. Onestamente la combinazione colori della release di lancio Peacoat/Atomic Blue/Rooibos non è quella che preferisco, ma l’utente finale può scegliere tra 3 proposte differenti per l’uomo e 2 per la donna.

 

 

Chiusura & alloggiamento 

La posizione delle asole rispetto alla tomaia è perfetta e la chiusura con i lacci leggermente elasticizzati è molto agevole e precisa. Per un fitting personalizzato è possibile usare l’asola supplementare nella sezione alta del colletto. La parte eccedente dei lacci si può riporre a metà linguetta, grazie a un elastico aggiuntivo che impedisce loro di impigliarsi tra rami e/o arbusti in passaggi particolari.

 

Linguetta & Tomaia 

Linguetta traspirante e con una minima imbottitura, fissata alla base della tomaia da due fascioni elasticizzati che ne impediscono il movimento e ottimizzano il comfort della chiusura, senza compromettere la traspirabilità. Il contrafforte tallonare semirigido fascia molto bene il piede, mentre il comfort è notevole grazie a una leggera imbottitura. Il tessuto della tomaia leggermente elasticizzato assicura un ottimo alloggiamento dell’avampiede anche dopo lunghe percorrenze, persino quando i piedi iniziano a gonfiarsi. Ho indossato le Catamount 2 per più giorni, per almeno 15 ore consecutive, senza considerare la parte dedicata direttamente al test, e i piedi non hanno patito, grazie alle caratteristiche elastiche del mesh.

 

Comfort della Catamount 2

Se devo fare un confronto diretto con la Catamount 1, sicuramente questa versione è più confortevole della prima. Adatta per percorsi medi e non solo per sparate da 15-20 chilometri. L’adeguata scampanatura della suola è sinonimo di buon appoggio e miglior comfort complessivo rispetto alla 1. Pur non perdendo in precisione, sebbene personalmente nei sentieri traversi abbia preferito il feeling con la 1.

 

Traspirabilità

Promossa a pieni voti! Alle Canarie di giorno faceva già piuttosto caldo. Il mesh della Catamount 2, pur avendo un trattamento esterno impermeabilizzante, ha dimostrato buone doti di traspirabilità che mi fanno tranquillamente pensare a un comportamento altrettanto positivo anche nei mesi più caldi ed estivi. 

 

Grip 

Malgrado il terreno delle Canarie sia spesso pieno d’insidie, con un brecciolino che su sentiero è sinonimo di scarsa aderenza del piede in fase d’appoggio, la nuova suola della Catamount 2 si è dimostrata sempre a proprio agio, grazie a una generosa tassellatura con tacchetti direzionali e canali di scolo estremamente efficaci su fondo molle.

 

 

Stabilità

La piastra SkyVault non assicura solo un’ottima protezione del piede da sassi e/o radici, ma irrigidisce l’avampiede enfatizzando la stabilità anteriore. Posteriormente l’incavo del tallone è avvolto dalla tomaia che risale oltre il bordo del piede, conferendo maggior stabilità negli appoggi di tallone in discesa.

 

Protezione

Ottima combinazione di flessibilità della suola, protezione del piede, abitabilità della tomaia e rinforzi esterni e tecnologia con piastra SkyVault integrata.

 

 

Capacità di ammortizzare

Buone doti di rimbalzo, assicurate anche dalla piastra SkyVault che flette bene e restituisce energia di ritorno, combinate alle caratteristiche elastiche dell’intersuola.

 

Consigliata per…

Ho testato la Catamount 2 in uscite non superiori alle 2 ore e sono molto soddisfatto. La Catamount traccia una nuova strada per Brooks. Le caratteristiche di grande ammortizzazione non precludono la buona reattività complessiva della scarpa. Ideale per gare fino a 50, anche 60 chilometri, se si rientra in un peso intorno ai 70 chilogrammi e si dispone comunque di una buona azione di corsa.

 

Brooks Catamount 2 è divertente 

Scarpa divertente, che può tranquillamente essere utilizzata su ogni tipo di terreno. Pur mantenendo come principale caratteristica il comfort, permette un’azione dinamica sempre reattiva e agile. Anche se dirò sempre “Buona la prima”, riferendomi alla Catamount 1, la 2 mi vede assolutamente soddisfatto. Insieme faremo ancora un sacco di chilometri!

  • CATEGORIA: TRAIL RUNNING
  • PESO: 278 G (US 10 UOMO)
  • DROP: 6 MM 

Scopri qui tutta la collezione.

Test di Daniele Milano Pession

Corro quanto basta, pedalo a giorni alterni, parlo troppo. Nelle pause mangio. Instancabile sostenitrice di quanto lo sport ti salvi. Sempre. Le mie giornate iniziano sempre così: un caffè al volo e il suono del GPS che segna l'inizio di un allenamento. Che corra, pedali o alzi della ghisa poco importa: l'importante è ritagliarmi un momento per me che mi faccia affrontare la giornata nel modo migliore.