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CORSICA, di corsa tra le mete più ambite del Mediterraneo

di - 29/06/2022

“CORSICA, THE EXPERIENCE – Nell’immaginario collettivo è tra le mete balneari più ambite del Mediterraneo; integra, pura, così come Dio l’ha fatta: noi ci siamo andati a correre!”

testo: Daniele Milano Pession | fotografie: Alessandro Pegoraro

MILANO, 3 APRILE 2022, DIREZIONE CORSICA

Nella foto sopra, il traghetto di Corsica Ferries, con cui abbiamo navigato nel migliore dei modi, sia all’andata, che al ritorno del nostro viaggio tra Italia e Corsica. @danielemilano

“Prendi una macchina, caricala all’inverosimile di scarpe da trail running, scarponcini da trekking, scarpette, rinvii e corde per arrampicare, imbraghi, cappellini, fascette, occhiali, bastoncini, calzoncini, magliette e tutto quello che ti può venire in mente per fare sport all’aria aperta, sali su di un traghetto e raggiungi in poche ore un posto che hai sempre considerato solo ed esclusivamente per la bellezza del mare che lo circonda… Benvenuto in Corsica! Un viaggio di 4running e 4outdoor, 4 amici, 5 giorni vissuti intensamente, attraversando l’isola francese in lungo e in largo, per raggiungere luoghi che mai avremmo immaginato di trovare, guadando torrenti, contemplando laghi, assaporando il sale del mare, correndo lungo sentieri, valicando dirupi, scalando tramonti pieni zeppi di colori.
Grazie Corsica!”.

@alessandropegoraro
@alessandropegoraro

Sono queste le parole con cui avevo commentato una foto dedicata alla Corsica, pubblicata sul numero scorso di 4running. Un viaggio di 5 giorni appunto, che io, per impegni di lavoro presi in precedenza, avevo dovuto ridurre a tre, comunque sufficienti per assaporare qualcosa che, al mio palato da montanaro doc, mancava proprio.

“COM’È PROFONDO IL MARE…”

Vedere il mare in primavera è un po’ come aprire una piccola porta della percezione in più al nostro cervello. Io il mare, quello di inverno e primavera appunto, l’ho visto poche volte.

@alessandropegoraro

Ho memoria di un’Imperia a marzo, di una Genova sotto la pioggia di febbraio o di una Sardegna a Pasqua, ma i ricordi sono talmente lontani che riascoltare quel rumore inconfondibile di onde arrabbiate e profumo di sale mi mancava proprio.

Nella foto sopra il nostro fotografo Alessandro Pegoraro sta preparando il drone DJI con cui ha effettuato numerose riprese aeree che ritrovate nelle immagini seguenti.
@alessandropegoraro

TI SBATTI IN BRANDA E VEDI IL MARE

Andare in Corsica in primavera non è difficile e, soprattutto per chi viene da nord ovest, Lombardia, Liguria e Toscana, è davvero veloce. Per me è stato ancora più facile. La mattina della partenza ero a Cervinia, in Valle d’Aosta, con uno snowboard ai piedi, e alle 8 di sera avevo già messo le chiappe sulla poltrona della nave di Corsica Ferries (https://www.corsica-ferries.it) a Savona.
Da qui una cena veloce e poi via in branda. Nave pulitissima, con tanti turisti a bordo che nemmeno mi aspettavo. Molti tedeschi, perché dalle loro parti andare al mare a fine inverno è quasi d’obbligo… Ciclisti, motociclisti e campeggiatori a far da cornice, insomma un’allegra moltitudine di personaggi pronti a staccare la spina anche solo per pochi giorni. Il mare calmo o non troppo, ma a sufficienza per conciliare un sonno pieno di aspettative, mi ha fatto risvegliare a Bastia, piccola cittadina affacciata al porto vecchio, con la chiesa a due torri di San Giovanni Battista che si erge sullo sfondo.

@danielemilano

E SI RIPARTE!

Scesi dal traghetto di Corsica Ferries, l’emozione è tanta, il posto è bello anche solo per l’odore inconfondibile di acqua di porto, non proprio esaltante, ma che ti fa capire una volta di più che sei al mare. Il mare è bello, ma se il mare è sempre bello, la sensazione che provo lo è ancora di più.

@alessandropegoraro

Guardando in lontananza, scorgo le montagne e, quasi incredulo, ne apprezzo il colore bianco delle cime, a testimonianza della recente nevicata che ha interessato anche le Alpi italiane.

@alessandropegoraro

Con la macchina ci dirigiamo verso l’interno, aumentando di quota, seguendo una strada indescrivibilmente spettacolare che ci conduce in una distesa di pini marittimi. Da qui inizia la nostra avventura.

@alessandropegoraro

REMY DUGUET

Nella foto di Daniele Milano, da sx Rémy e Daniele

E così, dal livello del mare del porto di Bastia, saliamo in macchina sino ai 1.467 m slm di Bocca di Verghiu, immersi tra il profumo dei pini marittimi, maialini selvatici e mucche, che qui sembra di essere come in India: camminano per strada, e se provi a spostarne una è quasi un sacrilegio. Il tempo quassù si ferma proprio e i mesi invernali, o che di poco precedono le stagioni più calde, sono dedicati al lento fluire della vita, ai rimessaggi in porto, piuttosto che alla cura e cultura dei poderi nelle zone più interne. Salendo lungo la strada incontriamo davvero poche macchine, qualche autoctono e turisti curiosi, alla ricerca di quella tranquillità di respiro che qui è così facile trovare.

@alessandropegoraro

Poco sotto ci diamo appuntamento con Remy, nostra guida per i prossimi giorni, sul campo da circa trent’anni e profondo conoscitore di tutto ciò che rientra nella definizione di outdoor in Corsica.

@alessandropegoraro

Mentre ci incamminiamo a piedi, enumera tutti i brevetti acquisiti negli anni, che lo hanno reso un vero e proprio professionista multisport, un buddy a cui non puoi rinunciare se, come stiamo facendo noi, vuoi scoprire la Corsica più vera e non sempre visibile a tutti.

@alessandropegoraro

“PORTAMI A CORRERE”

È ciò che chiedo a Remy con insistenza. Lungo il percorso in macchina ho incrociato con gli occhi decine di sentierini a bordo strada, direzione “Il Nulla”, che sembra quasi che chiedano di essere calpestati. E così, dopo una prima parte di giornata dedicata a un’incredibile camminata in tipico stile outdoor in mezzo agli alberi di Bocca di Verghiu, con oltre mezzo metro di neve fresca alle ginocchia, scendiamo più in basso, per raggiungere le strette gole de Le Fango, piccolo fiume che crea con le proprie anse minuscole piscine naturali.

@alessandropegoraro

Qui il trail è facile, i sentieri comodi e larghi a cui, senza troppe difficoltà, si possono aggiungere passaggi più tecnici, come quello in foto con i bastoni, inseguendo il corso del fiume. Si tratta di una meta molto battuta anche dagli amanti dell’outdoor locali, un luogo che, se si vive in Corsica, si ha la fortuna di poter vivere in diretta live anche nei mesi più freddi.

@alessandropegoraro

LE PORT DE PORTO

La sera arriva in fretta e la soddisfazione di ciò che abbiamo fatto durante il giorno si mischia al sopraggiungere di una certa stanchezza fisica, che trova la propria ricompensa in un albergo a conduzione famigliare vicino le Port de Porto, incastrato all’interno di un’insenatura di indubbio fascino, mentre il sole va a morire poco dopo.

@alessandropegoraro
@alessandropegoraro

CALANQUES DE PIANA IN APRILE!

La sveglia suona presto, abbiamo tante cose da fare e altrettante da vedere. Remy ci riceve come solo lui sa fare, iniziando a darci il programma dettagliato della giornata e proponendoci una prima running session al mattino, che sarà seguita da una seconda nel pomeriggio.

@alessandropegoraro

Saliamo in macchina e raggiungiamo Calanques de Piana, un luogo pazzesco, di una bellezza inarrivabile, dove riusciamo a correre tra spuntoni granitici modellati dal vento e sentierini tortuosi di terra rossa, con scorci sul blu cristallino del mare circa 400 metri più in basso.

@alessandropegoraro

Il caldo non è ancora asfissiante come potrebbe essere nei mesi estivi, e aprile si rivela come mese perfetto per questo tipo di escursioni o trail experience. La temperatura esterna è ideale e le correnti di vento leggero asciugano gli indumenti istantaneamente, riducendo quel senso di stanchezza fisica che sembra non arrivare mai.

@alessandropegoraro
Alessandro Pegoraro, questa volta in azione. Spesso la fortuna di lavorare con un fotografo runner fa la differenza. Corre al posto tuo, ti fa vedere dove dover passare, poi prende in mano la macchina fotografica e prima di scattare e darti il via ti dice: “Tutto chiaro? Adesso tocca a te!”

DI CORSA… VERSO LA REVELLATA

Remy si comporta da guida esperta e, non appena stiamo per innamorarci di un luogo, ci fa salire in macchina e ci trascina verso qualcosa di ancora più bello e unico. È così che raggiungiamo la sottile lingua di sabbia de La Revellata, impreziosita da calette naturali e un “facilissimo” sentiero costiero che chiede solo di correrci dentro. Sulla sommità del piccolo promontorio a due passi dal porto di Calvì, fa bella mostra di sé un antico faro, oggi centro di ricerca. Della Revellata non so davvero che cosa sia più bello, se il mare o il territorio circostante e, mentre immagino il tramonto, Remy mi riconduce in macchina alla stazione dei treni di Calvì. Da lì a poco prenderò nuovamente il treno, direzione Bastia.

@alessandropegoraro

IL RITORNO ECOSOSTENIBILE

Sembra quasi un eufemismo, ma mai viaggio è stato “più di corsa” di questo… Poco dopo le 16 occupo il mio posto a sedere sul treno che mi conduce da Calvì a Bastia per riprendere nuovamente il traghetto e ritornare in Italia, questa volta però sbarco a Livorno, proprio per verificare la comodità o meno di uno spostamento “no auto” e più ecosostenibile, tipico di chi non usa abitualmente la macchina e vuole appoggiarsi a ferrovie e traghetti. La tratta Calvì-Bastia si dimostra unica nel suo genere, ma non avevo dubbi. Un percorso altamente tortuoso, in cui si è cercato di rispettare il più possibile la naturale conformazione dell’isola, cercando di ridurre al minimo l’impatto con l’ambiente naturale. La piccola stazione di Calvì si affaccia direttamente sul porto di Calvì, dove setto per l’ultima volta il GPS del mio orologio a livello del mare, quello vero!

BASTIA, L’ULTIMA NOTTE

La notte di Bastia scorre veloce e mi concedo una passeggiata nel centro cittadino, prima di sprofondare nel sonno in hotel. Al mattino riparto presto e, salito sul traghetto di Corsica Ferries, ritrovo quel “magone” che provo lasciando un luogo amato. Senza soffermarmi sul viaggio in traghetto verso Livorno, sul transfer sino alla stazione e sul viaggio finale in treno sino a Milano, in cui tutto è andato benissimo, non posso che prendere commiato da voi suggerendovi la Corsica come valida soluzione per staccare la spina in qualunque momento dell’anno. Il silenzio dei luoghi vi rapirà facilmente, mentre il rosso dei tramonti o anche il fastidioso scrosciare dei temporali improvvisi, come capitato a noi il secondo giorno, non potrà che essere degna cornice di un luogo unico per l’autenticità che è riuscito a mantenere ancora oggi.

RINGRAZIAMENTI

I ringraziamenti sono d’obbligo e sinceri. Ringrazio personalmente i miei compagni di avventura, con cui ho condiviso queste splendide emozioni, Marco Melloni, Alesssandro Pegoraro, la nostra guida locale, il nostro “Super Buddy” Rémy Duguet che mi ha fatto scoprire la Corsica che non conoscevo, Luca Piscitelli che ha organizzato al meglio tutto il nostro tour insieme a Olivier, e poi chi ha saputo raccontarmi una Corsica fuori programma, baristi, panettieri, capostazione e marinai tutti!

In collaborazione con…

Agenzia per il Turismo della Corsica: www.visit-corsica.com
CorsicaFerries: www.corsica-ferries.it
Atout France Italia: it.france.fr
Rémy Duguet: www.facebook.com/remy.duguet

Si ringrazia per i materiali forniti:

Cébé: https://www.cebe.com/it/

La Sportiva: https://www.lasportiva.com/

Masters: https://www.masters.it/

Salewa: https://www.salewa.com/it

Scarpa: https://it.scarpa.com/

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”