Da 4running Speciale Trail 2021 – di Daniele Milano Pession
Classe 1997, trentino di Vermiglio, Davide Magnini è una delle grandi certezze del trail running mondiale e dello sci alpinismo. Meticoloso e ambizioso nella vita come nello sport, un atleta che in gara è molto difficile da battere.
Davide, in forza al Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, è un ragazzo che sa emozionare e trova nella sua passione per le montagne e la natura il suo habitat naturale.
11nouns & more
Questa rubrica ha dato all’atleta 11 sostantivi a cui Davide ha assegnato 11 significati, vediamoli insieme!
Famiglia
La famiglia è molto importante e mi ha aiutato a diventate l’atleta che sono oggi. Sin da piccolo mio papà mi ha spinto a provare a cimentarmi in vari sport.
Solitudine
Parlare di solitudine per un atleta di endurance che fa sci alpinismo, corsa in montagna e trail running potrebbe far pensare alla solitudine che si vive ogni giorno durante gli allenamenti in solitaria. Che però io non vedo come una “brutta solitudine”. In quei momenti divento un tutt’uno con lo sport che sto facendo, riesco a sentire le mie sensazioni e ad apprezzare di più quello che sto facendo. Allenamento, montagna e Natura… diventiamo una cosa unica!
Covid
È stato difficile per tutti. Il 2020 ha visto la cancellazione di tante gare importanti. Insieme ai Tecnici del Centro Sportivo Esercito di cui faccio parte e al mio sponsor tecnico Salomon abbiamo pianificato una serie di progetti personali che hanno tenuto alta la motivazione.
Da qui è nata una mini web Series dedicata alla mia figura di atleta, pubblicata a febbraio di quest’anno in tre episodi. Tre differenti tentativi di record che mi hanno sempre ispirato e affascinato:
- Il record sullo Stelvio,
- Sulla Presanella, che è la montagna di casa, dove sono nato e ho mosso i miei primi passi.
- Poi l’Ortles, che è una vetta affascinante delle Alpi e la più alta del Trentino Alto Adige sulla quale aveva segnato il record Marco De Gasperi.
Obiettivi
Tanti! Diciamo che faccio fatica ad avere degli obiettivi prefissati, perché affronto due stagioni di gare, estate (trail running) e inverno (sci alpinismo). Non so mai come il mio fisico riesca a reagire al cambio di sport e di movimento: prendo un po’ tutto alla giornata in base alle mie sensazioni, anche in base ai piccoli infortuni che mi possono capitare.
Per l’estate 2021 fare bene nelle Golden Trail Series. (Qui il racconto della Dolomyths Run)
Nello sci alpinismo: raggiungere il top della Coppa del Mondo e le Olimpiadi Invernali del 2026 di Milano-Cortina: sarebbe un grande sogno!
Vittoria e sconfitta
Vittoria e sconfitta penso siano due facce della stessa medaglia. Ogni allenamento, sfida o qualsiasi cosa intraprendiamo può avere uno dei due risvolti. Entrambi sono importanti e fondamentali nella vita di tutti e di ogni sportivo. Come atleta la vittoria serve a darmi motivazione e fiducia nelle mie possibilità. La sconfitta è invece utile per farci capire le nostre debolezze.
Paura
Quella di fallire, di non essere all’altezza o non riuscire a esprimermi come vorrei. Tante volte l’agitazione e la tensione rubano tante energie.
Alba o tramonto?
Alba! Preferisco sempre allenarmi al mattino. Fare un bell’allenamento magari al buio e arrivare giusto in cima per godermi le prime luci dell’alba. È un momento davvero speciale che mi dà tanta soddisfazione personale, e quando sono lì mi sento veramente realizzato e felice. Ma anche il tramonto ovviamente ha la sua spettacolarità…
La montagna
Casa mia. Il mio terreno di gioco anche se è un terreno aspro, impervio, che ti mette alla prova in ogni momento e dove, se non sei preparato, “puoi anche prendere delle brutte bastonate”. Bisogna essere pronti sia fisicamente sia mentalmente, sei messo alla prova ogni istante che passa.
Neve o sterrato? Sci alpinismo o trail running?
Difficile scegliere tra sci alpinismo e trail running. Forse mi piace un “pochino” di più lo sci alpinismo, però finché sarò in grado di portare avanti entrambi non mollerò. A livello mentale ho bisogno di staccare e alternare i due sport mi fa bene.
Distanza
Sicuramente non sono un uomo da “long distance”, anche se ho vinto una gara in montagna come la Marathon du Mont-Blanc (prova della Golden Trail World Series sulla distanza di 42 km e 2.630 m D+). Non sono il tipo da ultra o giri lunghissimi in montagna. Secondo me dopo un certo numero di chilometri il gesto atletico ne risente e la distanza per noi migliore è quella che riusciamo a mantenere senza logorare troppo il nostro fisico. Ognuno di noi deve trovare la propria. La mia è tra i 20 e i 30 chilometri con un buon dislivello metrico.
Fatica
Una costante della mia vita sempre presente negli sport che pratico, che però alla fine producono endorfine, quindi euforia.
Concentrazione
La concentrazione a livello mentale è quella caratteristica che può farti fare il salto di qualità quando ti stai allenando e in gara.
Passo del Tonale
Passo del Tonale è la stazione sciistica più vicina a casa mia, a Vermiglio. Qui mi sono allenato fin da bambino, ho imparato a sciare in discesa, ho fatto le prime gare di sci alpino quando ero piccolo.
Marco De Gasperi
Un grande amico. Persona fantastica che ho conosciuto e che ho sempre ammirato fin da quando ero piccolo, quando seguivo le gare di corsa in montagna di skyrunning.
Kilian Jornet
È sicuramente il mio idolo più grande. È il personaggio più forte di tutti tempi in tutto il mondo outdoor. Più che altro per la sua completezza. Di lui ammiro quindi la personalità, e per questo cerco anch’io di considerarlo un grande esempio e un riferimento, sia nello sport sia nella vita di tutti i giorni.
Esercito
Esercito per me significa squadra e supporto continuo! Nel 2015 ho avuto la fortuna di poter essere accettato in questa grande struttura sportiva, che da quel giorno mi ha permesso di diventare un atleta professionista di sci alpinismo a tutti gli effetti. Sono fiero di essere un Alpino!