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Escursionismo a Gran Canaria alla gola del Barranco del Álamo

di - 14/08/2023

Ci sono diverse ragioni per cui fare escursionismo a Gran Canaria può essere una scelta fantastica. Tra questi troviamo in primis i paesaggi mozzafiato: Gran Canaria è un’isola vulcanica e offre una varietà incredibile di paesaggi, come montagne, barranco, spiagge, foreste e paesaggi desertici. Le escursioni portano attraverso questi splendidi panorami, offrendo l’opportunità di godersi la natura incontaminata dell’isola.

 

In secondo luogo, troviamo la varietà dei percorsi: l’isola ha una vasta rete di sentieri escursionistici di diversi livelli di difficoltà, dalla semplice passeggiata a percorsi più impegnativi per escursionisti esperti. Questo significa che ci sono opzioni adatte a tutti, dai principianti agli escursionisti più esperti, inoltre il clima favorevole di cui gode Gran Canaria la rende una destinazione ambita durante tutto l’anno. Questo permette di fare escursioni in qualsiasi stagione senza preoccuparsi delle temperature estreme o delle condizioni meteorologiche avverse.

La flora e la fauna sono uniche: l’isola è riserva della biosfera dell’UNESCO, ed è famosa per la sua ricca biodiversità. Durante le escursioni, si possono scoprire una vasta gamma di piante endemiche e specie animali che vivono solo su queste isole.

E infine la sua cultura e tradizioni locali, i villaggi pittoreschi, le antiche dimore e luoghi storici lungo i percorsi.

Barranco del Álamo de Teror

Tra i vari percorsi e aree da esplorare troviamo Il sentiero circolare del Barranco del Álamo de Teror che offre uno spaccato della biodiversità e della vita rurale di Gran Canaria. Questo percorso è uno dei tanti esempi di cammini che attraversano il versante settentrionale dell’isola e il suo entroterra.

 

I burroni sono le arterie attraverso le quali il flusso della vita di Gran Canaria è più intenso. Qui, al riparo tra i muri di pietra, la natura beve l’acqua delle sorgenti, si arrampica, fiorisce, striscia, affonda le radici e si moltiplica. Inoltre, stende manti verdi sul basalto, occupa le cavità più improbabili e aspetta nella luce e nell’ombra chi vuole provare la sensazione di trovarsi in questi luoghi protetti dalla fretta del mondo. Questo è ciò che accade sul sentiero Barranco del Álamo de Teror.

Questa gola è una capsula nel tempo e nello spazio. Specie termofile come palme ed esemplari del bosco di alloro dell’era terziaria convivono in questo regno di sfumature e silenzi con terrazze di coltivazione secolari e ponti che completano questo quadro rurale nel cuore di Gran Canaria. Il tocco finale è dato da due scalinate che salvano i punti più ripidi, segno distintivo di questo percorso circolare di pochi chilometri.

Il percorso inizia nella Plaza de Nuestra Señora del Pino a Teror, nel nord dell’Isola. Si lascia alle spalle la Basilica di Teror, uno dei gioielli dell’architettura neoclassica delle Canarie, scende lungo le vie Los Viñátigos e Ignacio Quintana Marrero e conduce al ponte di El Muñigal, che si presenta come una porta d’accesso a un piccolo universo di sensazioni ancorato in fondo al burrone.

 

Una biodiversità mai vista altrove

Dracene, palme canarie, nespoli, fichi d’india e piante grasse autoctone come il verode interpretano la sinfonia composta dalla biodiversità di Gran Canaria. L’orchestra è eterogenea, anche se le note si incastrano perfettamente, una dopo l’altra, in armonia con i muretti a secco che sostengono il terreno delle terrazze coltivate.

Dopo il primo chilometro e mezzo, la prima scalinata viene in aiuto dell’escursionista per scalare una parete quasi verticale alta circa cinque metri.

 

La gola cambia spesso volto e veste. A volte appare luminosa e ampia. Altre volte sembra nascondersi sotto un velo scuro. In questo tratto, il suo aspetto varia notevolmente rispetto all’inizio del sentiero. L’impronta umana svanisce e lascia il posto a grandi pareti che si innalzano vertiginosamente verso l’alto. Qui si schiudono colonie di felci e aumenta la presenza di alberi di laurisilva, un’eco orgogliosa dell’antica grande foresta pluviale o monteverde che copriva gran parte della zona centrale di Gran Canaria.

La seconda scalinata, più piccola, sbuca dopo due chilometri e sale fino alla fine della gola. Una melodia d’addio risuona ora, anche se tutti sanno che le gole fanno ormai parte del paesaggio della memoria.

Dopo quasi tre chilometri di segreti svelati, il sentiero lascia la gola e ritorna al centro di Teror lungo il Camino Real del Álamo. È ora possibile osservare a volo d’uccello il letto del fiume e contemplare il mosaico di terreni agricoli e case tradizionali di campagna. È un’altra delle attrattive di questo percorso, che fa parte del progetto “Cammini e Vita” e che si collega al tratto che collega La Molineta a Los Arbejales, recentemente restaurato dal Comune di Teror.

I passi ritornano, anche se una parte di noi, quella più bisognosa di un contatto intimo con la natura, è rimasta nel Barranco del Álamo, felice. La vista della cupola della Basilica conferma l’imminente arrivo nelle strade acciottolate di Teror, una città profonda e piena di vita come i suoi burroni.

 

Per saperne di più e per organizzarsi una vacanza all’insegna dei cammini di Gran Canaria:

www.grancanarianaturalandactive.com

Diplomato in Arti Grafiche, Laureato in Architettura con specializzazione in Design al Politecnico di Milano, un Master in Digital Marketing. Giornalista dal 2005 è direttore di 4Actionmedia dal 2015. Grande appassionato di sport e attività Outdoor, ha all'attivo alcune discese di sci ripido (50°) sul Monte Bianco e Monte Rosa, mezze maratone, alcune vie di alpinismo sulle alpi e surf in Indonesia.