Dominatrice del XC Eliminator e ottima interprete anche nell’enduro MTB, Gaia Tormena non finisce di stupire.
Ecco la nostra intervista alla 19enne valdostana, che nel 2021 ha conquistato maglia iridata ed europea nella sua disciplina, facendo en plein con la World Cup, e mettendo il suo sigillo anche alla EWS di Finale Ligure nella categoria Under 21, davanti alla corregionale Sophie Riva.

Come ti sei avvicinata alla mountain bike e come è nata la passione per questo sport?
Fin da piccolissima amavo girare intorno a casa con la mia biciclettina e divertirmi nel bosco. All’età di 5 anni ho chiesto ai miei genitori di entrare a far parte di una squadra per condividere questa mia passione che mi verrebbe da definire “innata” con altri bambini e per imparare a guidare sempre meglio in sella. In Valle d’Aosta le squadre presenti sono praticamente tutte rivolte al fuoristrada visti i terreni locali e quindi è da lì che sono diventata una piccola biker.

Perché l’XC Eliminator in mountain bike? Quando hai iniziato a praticarlo e quando sono arrivate le gare?
L’Eliminator è una disciplina che richiede uno spunto veloce e doti tecniche. Proprio questi sono stati i miei punti forti fin da bambina, quando scattavo da una parte all’altra del campo scuola per riuscire a fare più salti possibili durante le ore di corso. Sui campi gara Eliminator mi sento a mio agio perché trovo pane per i miei denti. La prima gara XCE la disputai nel 2015 in casa, a Courmayeur. Era il campionato italiano, io ero esordiente primo anno, ero prossima ad avere 13 anni e correvo assieme alle allieve (di tre anni più grandi).
Chiusi la gara quarta. Mi ripresentai agli italiani nei tre anni successivi e vinsi due maglie tricolori. Nel 2019 ci fu poi l’anno della svolta vera e propria. Quasi per scommessa andammo a provare delle gare XCE in Francia (nazione molto forte in questa disciplina) tra cui una coppa del mondo a Villard-de-Lans. Io nel frattempo ero passata Junior e nell’Eliminator la categoria è unica (Junior, Under 23 ed Elite gareggiano quindi tutti insieme e la classifica non fa distinzioni d’età).
In Coppa mi presentai, ovviamente, senza pretese ma vinsi la gara. Da quel momento capimmo che l’Eliminator poteva far per me e rivoluzionammo il calendario della stagione adattandolo a quello della coppa del mondo XCE e sacrificando un po’ l’XCO.

Da cosa arriva la tua motivazione principale?
La mia motivazione principale è quella di migliorarmi. Allenarmi tanto da riuscire ad avere quel qualcosa in più rispetto all’anno precedente da dare in gara. Per quando riguarda invece la gara in sé quello che mi motiva a spingere è la fame di risultato. Ho avuto dentro di me la competizione fin da piccola e non se n’è mai andata.
Chi ti segue principalmente durante la stagione di gare?
Alle gare Eliminator sono sempre accompagnata da uno dei miei genitori (la maggior parte delle volte da mia mamma) e da “Teto” (Stefano), un tecnico della squadra che mi vuole bene come una figlia. Il clima che si respira nel pre gara è quindi sempre molto tranquillo, sereno e scherzoso. Credo che questo sia uno dei punti fondamentali che mi hanno portato a raggiungere i risultati degli ultimi anni, la poca pressione esterna, il vivere in un ambiente disteso e l’essere circondata da persone stupende umanamente parlando che mi vogliono bene e mi apprezzano per quello che sono, a prescindere dall’arrivo dei risultati o meno.

Quanto sono importanti i tuoi sponsor?
Gli sponsor sono compagni di viaggio importantissimi. Danno un supporto fondamentale per far sì che un atleta ad alti livelli possa performare al meglio. Nel mio caso mi ritengo molto fortunata perché ho a che fare con aziende affermate nel loro settore che non mi fanno mancare niente fornendomi il top di gamma dei loro prodotti.
Come scegli il tuo equipaggiamento? Qual è l’aspetto più critico?
Il mio equipaggiamento cambia di gara in gara in base al terreno e all’ambiente in cui ci si trova. La scelta è molto importante soprattutto in una disciplina come l’Eliminator in cui non sono permessi errori e ogni dettaglio fa la differenza. La gara è su asfalto o su sterrato? C’è polvere o c’è fango? fa caldo o fa freddo? C’è il sole o è nuvoloso? E poi dopo aver guardato la parte tecnica… si guarda anche un po’ l’estetica perché diciamocelo, anche l’occhio vuole la sua parte! L’aspetto più critico? Beh, forse il fatto che spesso e volentieri non sono bravissima a prendere decisioni in breve tempo e se sono indecisa tra due copertoni, due occhiali o due scarpe non sono in grado di scegliere e cerco consigli da chiunque, ahahah.

La scelta degli pneumatici è fondamentale nella MTB e nel ciclismo in generale? Qual è il tuo setup preferito e perché?
Lo pneumatico giusto può farti vincere o perdere la gara perché è l’unico punto di contatto tra l’uomo in sella e il terreno. Durante le prove bisogna fare un’attenta analisi del terreno e delle sue condizioni per poi prendere una decisione. Io da anni mi affido ai copertoni Vittoria, perfetti in ogni condizione. Barzo per i singletrack bagnati, Mezcal su terreni più compatti, il nuovo Syerra da downcountry per quando si vuole allungare l’uscita e aumentare il divertimento in discesa! Il mio cavallo di battaglia per l’Eliminator però è stato il Terreno, un copertone molto scorrevole nella parte centrale e affidabile in curva grazie alla tassellatura pronunciata che aggredisce il suolo. Sono perfetti per i tracciati cittadini su asfalto o sui lastricati delle piazze centrali in ogni condizione metereologica, sia che faccia bello, sia che piova! Sono una bomba! (qui maggiori informazioni sui copertoni Vittoria)

Quest’anno hai gareggiato di nuovo in enduro, conquistando l’EWS di Finale Ligure nella tua categoria Under 21. Sei rimasta sorpresa dal risultato? Quali sono state le tue sensazioni?
Esatto, è stata proprio Vittoria ad accompagnarmi in questa esperienza. Sono arrivata a Finale consapevole delle mie capacità e sognando di poter vincere la gara. I trail liguri sono però molto diversi da quelli che ho a casa e per questo motivo ero un po’ disorientata sotto questo aspetto. Ho comunque affrontato la gara con il giusto atteggiamento mentale, con la solita grinta e voglia di divertirmi e a fine giornata quel “sogno d’oro” era diventato realtà. Mi ricorderò per sempre quella giornata incredibile.

Quali sono stati i momenti memorabili nella tua stagione XCE 2021?
I momenti memorabili sono stati tanti però i due che ricordo con più piacere e con un po’ di commozione sono l’europeo a Novi Sad e la finale di Coppa del Mondo a Barcellona e ciò che li rende ricordi indelebili sono le persone con cui ho condiviso la vittoria. Nel primo caso il CT Mirko Celestino e lo staff della nazionale che il giorno della gara mi hanno seguita come una professionista dandomi la giusta carica per vincere su un tracciato fisico come quello serbo, nel secondo i membri della mia squadra venuti numerosi in Spagna per festeggiare la “coppa di cristallo” che mi ero imposta come obiettivo ad inizio stagione e per la quale abbiamo lavorato e lottato tutta la stagione.

Quale è stata la tua più grande soddisfazione e il tuo più grande rimpianto quest’anno?
La soddisfazione più grande è stata riprendermi quella maglia iridata abbandonata per un anno per questione di millimetri. La vittoria in Austria mi ha dato una grande carica e poter tornare ad indossare l’iride in gara è bellissimo. Ma lo è ancora di più quando vado in bici con i ragazzi più piccoli della mia squadra; è come se mi prendessi la responsabilità di farli sognare in grande e fargli capire che anche facendo parte di una squadra piccola come il G.S. Lupi si possono raggiungere grandi traguardi!
Di grandi rimpianti invece non ce ne sono stati. Forse visto il risultato dell’EWS potrei dire che mi dispiace non aver fatto qualche gara di Enduro in più, ahahah.

Quali sono gli spot MTB che preferisci? Qual è il tuo sentiero del cuore?
Difficilissimo rispondere! Qui in Valle d’Aosta si ha l’imbarazzo della scelta e a essere sincera credo anche io di avere ancora tantissimi trail da scoprire soprattutto in alta e in bassa valle dove mi alleno più raramente. In generale adoro raggiungere le cime o comunque i punti panoramici più belli per poi sedermi e godermi il panorama dall’alto prima di lanciarmi in discesa. I due giri che faccio più spesso quando non ho allenamenti specifici sono la salita verso punta Chaligne con relativa discesa su sentiero disperso nel bosco che termina poco sopra casa, e il giro di cresta Replan, a Pila, che offre un panorama mozzafiato e una discesa stupenda fino al fondo valle.
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Come affronterai la off-season? Quali sono le tue passioni oltre alla mountain bike?
Durante l’off-season mi dedico solitamente il più possibile agli amici. Mangiare fuori o fare tardi la sera sono due cose che durante la stagione ci si può permettere soltanto in giorni specifici. Durante l’off-season invece si può sgarrare, anzi, si deve, così da soddisfare quello sfizio un po’ represso durante la stagione e far sì che una volta ricominciati gli allenamenti ci si senta in qualche modo appagati e si possa tornare a seguire una vita un po’ più schematica e programmata. Vado comunque in bici ogni tanto perché non ho passioni che superino quella del ciclismo. Colgo l’occasione per fare giri più lunghi, gite o nuove esperienze che magari in stagione risultano essere pericolose e che quindi si evitano per non ricadere in infortuni. Oltre alla bici faccio altre attività all’aperto, ascolto musica, inizio a programmare la stagione seguente e dormo… tanto. Da ora inizierò anche a seguire un percorso universitario e quindi si ripartirà a studiare.

Quali sono i tuoi punti forti e invece gli aspetti su cui puoi migliorare?
Ho una buona partenza, dei buoni rilanci e una buona tecnica. Vorrei invece migliorare la resistenza e avere una partenza e una guida ancora più efficaci (anche in ottica Enduro).
Quali sono i tuoi obiettivi per la prossima stagione?
Nella prossima stagione mi dividerò tra XCE, Enduro e XCO. Gli obiettivi saranno quelli di rimanere competitiva ad alti livelli nell’Eliminator provando a vincere qualche medaglia, di prendere più confidenza con il mondo dell’Enduro e migliorarmi in discesa, e infine di continuare a fare esperienze internazionali nell’XCO e cercare piccoli miglioramenti anche in quel campo.

Potete seguire Gaia sui profili social personali: Instagram, www.instagram.com/gaiatormena/; Facebook, www.facebook.com/tormenagaia/
[ringraziamo Vittoria per il supporto nell’intervista]