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Hammerhead Karoo 2 computer GPS in test

di - 05/12/2023

Hammeread Karoo 2 ciclocomputer GPS review - cover

Hammerhead Karoo 2 è un ciclocomputer GPS compatto con un’interfaccia touchscreen di qualità eccellente e funzionalità che si distinguono dalla concorrenza

Hammerhead potrebbe non essere il nome che viene in mente per primo quando si pensa ai migliori computer per bicicletta, con Wahoo e Garmin che dominano la scena. Ma il Karoo 2 ha molto da offrire e Hammerhead ha adottato un approccio nuovo che offre un’esperienza più simile a quella degli smartphone.

Si tratta di un’unità principale compatta che supera la concorrenza in termini di dimensioni, risoluzione e qualità del display, con funzionalità aggiuntive come i profili di scalata in tempo reale e il calcolo rapido del percorso sul dispositivo.

È anche possibile inserire una scheda SIM nel Karoo 2 se si desidera un’esperienza completamente wireless. Tuttavia, il processore veloce e il display di qualità riducono la durata della batteria.

Hammerhead Karoo 2: specifiche tecniche

Con i suoi 100,45×60,25×19,3 mm e un peso di 131 g, l’Hammerhead Karoo 2 è più grosso e più pesante del Wahoo Elemnt Roam V2 (90,5×59,5×20,5 mm, 93,6 g), e del Garmin Edge 540 (85,1×57,8×196 mm, 80,4 g), venduti allo stesso prezzo di 399 € (centesimo più, centesimo meno).

Le dimensioni extra ospitano però uno schermo più grande e ad alta risoluzione: 3,2 pollici con risoluzione di 480×800 pixel rispetto ai 2,7 pollici e 240×400 pixel del Wahoo e ai 2,6 pollici e 246×322 pixel del Garmin.

A differenza del Wahoo Elemnt Roam, il Karoo 2 ha un touchscreen. La finitura opaca riduce i riflessi e la risoluzione rende facile la lettura alla luce del sole. In effetti, le dimensioni dello schermo non sono molto inferiori ai 3,5 pollici della recente ammiraglia Edge 1040 di Garmin (282×470 pixel, 126 g di peso), con un prezzo ben più alto pari a 599 euro.

Oltre al touchscreen, sono presenti anche quattro pulsanti fisici, due su entrambi i lati della cassa, che possono essere utilizzati per controllare il dispositivo. Sono multifunzionali, con comandi a pressione breve, lunga e doppia.

Può essere difficile ricordare tutte le combinazioni di comandi, ma si tende a trovare le funzioni più importanti e a seguirle. Inoltre, a parte l’accensione e lo spegnimento dell’unità, è possibile fare tutto ciò che serve tramite lo schermo.

Sotto il cofano, il Karoo 2 esegue una versione pesantemente configurata del software Android 8 (Oreo), con un potente chipset quad-core che garantisce risposte molto rapide e un’elaborazione altrettanto rapida di funzioni come il calcolo di un percorso e il cambio di rotta al volo.

Sono disponibili 32 Gb di memoria interna per dati e mappe, mentre Hammerhead fornisce aggiornamenti software e correzioni di bug con cadenza bisettimanale.

È presente anche uno slot per una SIM 4G, in modo da poter collegare il Karoo 2 a una rete dati senza doverlo collegare necessariamente al telefono o alla rete Wi-Fi domestica.

Karoo 2 viene fornito con un supporto esterno in plastica, che utilizza il sistema di aggancio di Hammerhead. Il computer scivola all’indietro sul supporto e scatta in posizione. È più sicuro del tipico attacco a mezzo giro e offre un collegamento a basso profilo con la bicicletta, anche se non è così elegante e completamente integrato come il sistema di Wahoo.

Il Karoo 2 è dotato di un adattatore Garmin a mezza rotazione, per cui è possibile utilizzarlo anche con supporti di altri produttori. Nella confezione non c’è un attacco standard per manubrio/attacco piatto e potrebbe essere necessario utilizzare l’adattatore Garmin se si dispone di una piega non rotonda.

La ricarica avviene tramite una porta USB-C sul bordo inferiore del computer, che consente tempi di ricarica più rapidi rispetto alla micro USB presente sulla maggior parte dei concorrenti. Il Karoo 2 raggiunge il 90% di carica da zero in circa due ore e mezza. Un aspetto molto interessante anche considerando la carica al volo durante un giro tramite un power bank portatile.

La porta di ricarica non è dotata di un tappo di protezione. Questo potrebbe essere un problema se si pedala in luoghi molto fangosi, anche se la sua posizione significa che è ragionevolmente ben protetta e non ho avuto problemi con la ricarica.

Gli smartphone sembrano cavarsela bene anche senza una protezione aggiuntiva per le porte di ricarica e Hammerhead spedisce due tappi con il Karoo 2, che consiglia di utilizzare per le uscite umide e fangose. Peccato che non esiste un sistema di blocco sicuro e comunque un aggancio del tappo al dispositivo, poiché il rischio di perderlo è altissimo.

È inoltre possibile cambiare il colore dei lati dello chassis del Karoo 2 con un kit di colori personalizzati. Costa 39 € e ci vogliono circa due minuti per l’installazione, svitando i bulloni nel bordo inferiore del guscio con il cacciavite in dotazione, estraendo i lati e sostituendoli con la nuova sezione colorata.

Configurazione

Il processo di configurazione dell’Hammerhead Karoo 2 è simile a quello di un telefono cellulare.

Accendete il dispositivo tramite il pulsante laterale in basso a sinistra e vi troverete di fronte a una schermata iniziale. Questa guida l’utente attraverso i dati personali e la selezione dell’unità, richiede di collegarsi a una rete Wi-Fi e di scaricare l’applicazione Hammerhead sullo smartphone. Peccato solo che siano solo due le lingue disponibili: inglese e spagnolo.

Si imposta quindi un account e si collega il Karoo 2 allo smartphone tramite Bluetooth grazie a un Qr-Code. È quindi possibile scaricare le mappe offline e aggiornare il firmware.

È tutto molto semplice e simile al processo di impostazione dei computer Wahoo e dei modelli più recenti di Garmin, ma viene eseguito sul dispositivo stesso anziché sul telefono.

Il menu delle applicazioni consente di accedere alla scheda Sensori, che può essere utilizzata per associare sensori ANT+ e Bluetooth, tra cui un radar retrovisore, luci intelligenti o gruppi elettronici SRAM AXS (purtroppo Shimano non è più supportata, né per le trasmissioni Di2 né per le e-bike, dal 2022).

L’accoppiamento di sensori di terze parti è stato facile e veloce, e Hammerhead include anche la sua fascia HRM ANT+ nella confezione. Se avete altre fasce in casa, prestate attenzione durante la fase di accoppiamento, perché viene rilevato il codice e non il nome, obbligando a entrare nel meno e verificare se è quella corretta aprendo il menu dedicato alle informazioni di ogni sensore.

Se siete abituati alle app Garmin Connect o Wahoo Elemnt, l’esperienza con la parte smartphone dell’ecosistema Hammerhead sarà un po’ traumatica, per usare un eufemismo.

Invece di fornire qualsiasi funzionalità all’utente, l’app Hammerhead si limita a trasmettere dati come gli avvisi di chiamata e di testo e i dati sulla posizione, presentando una schermata con un banner e nient’altro.

Per molti versi, questo ha senso: è possibile collegare il Karoo 2 a Strava, Komoot, TrainingPeaks, Ride with GPS e a una serie delle migliori app per il ciclismo, dove è possibile tracciare un percorso e analizzare le corse. Molte di queste funzioni possono essere svolte anche nel proprio account Hammerhead. Ma anche in questo caso spendiamo un “peccato”, per l’assenza del supporto della popolare piattaforma Trailforks per la mappatura delle riding area mondiali.

Anche se, tramite la possibilità di installare le app Android compatibili da computer – Windows o Apple – via cosiddetto “sideloading”, è possibile aggirare questa lacuna. La procedura è relativamente semplice (qui una guida completa in inglese) e veloce, una volta completata potere usufruire di servizi come il già citato Trailforks, ma anche la completa app di cartografia e navigazione digitale Gaia GPS sempre del gruppo Outside, in modalità offline se non la SIM dati non è installata e abilitata (con la sottoscrizione Pro di Trailforks si supera il problema).

In ogni caso, scordatevi di poter tirare fuori il vostro telefono e vedere tutti i vostri dati nell’app Hammerhead. Non è nemmeno possibile configurare il Karoo 2 sul telefono: tutto ciò avviene sul dispositivo stesso. Da un certo punto di vista è frustrante, soprattutto per chi arriva da Garmin, dall’altro è tutto concentrato su un dispositivo molto simile a uno smartphone per ergonomia e reattività. In ogni caso, la completa Dashboard accessibile da browser Web permette di aggirare in parte quest’altra lacuna.

Gestione delle metriche

Ciò che si vede durante la pedalata è completamente configurabile. Il computer offre profili standard che iniziano con Basic Profile e proseguono con diverse opzioni per i sensori collegati (fascia cardio e potenza) e allenamenti indoor. È possibile aggiungere, rimuovere o configurare i profili a piacimento, lavorando sul dispositivo stesso.

Come impostazione predefinita, Basic Profile offre solo due schermate, una per le metriche principali – velocità, distanza, tempo, ecc – e l’altra per la mappa.

È facile cambiare la disposizione delle schermate, aggiungerne altre e modificare i campi dati, il tutto sempre sul dispositivo. È disponibile anche il supporto per gli allenamenti TrainingPeaks. La procedura non è così intuitiva, perché bisogna prima aprire la personalizzazione di una schermata per poterne aggiungerne altre, con il plus che esistono numerosi profili predefiniti che contemplano anche la presenza di elementi grafici (per il profilo altimetrico e le zone cardio ad esempio).

Grazie all’alta risoluzione, ai colori intensi e alle mappe dettagliate con i nomi delle strade, è facile leggere i dati dell’uscita e vedere dove si sta andando. Le strade sulle mappe che sono indicate come percorsi pedalabili sono visualizzate con bordi colorati, così come lo sono le piste ciclabili.

È possibile utilizzare lo schermo bianco o nero, inscrivere i campi dati in rettangoli, scegliere la dimensione delle scritte e aggiungere un’icona identificativa, così da personalizzare davvero l’esperienza utente oltre a raggiungere la massima visibilità in ogni condizione di riding.

Il touchscreen è molto reattivo, quindi è facile passare da una schermata all’altra, zoomare sulla mappa toccando o pizzicando con due dita, avviare e interrompere la registrazione e salvare una pedalata. È possibile disattivare la sensibilità al tocco e fare tutto con i pulsanti fisici se si pedala sotto la pioggia, grazie all’utile funzione dedicata

Al termine di una pedalata, viene richiesto di salvare i progressi, che vengono automaticamente caricati sul proprio account Hammerhead e da lì su Strava o altre applicazioni di terze parti (Komoot ad esempio).

Mappe e navigazione

La funzionalità di cartografia dell’account Hammerhead, che risiede nel cloud, è molto semplice. La mappa di base sembra “basica”, ma contiene in realtà tutti i dettagli e i nomi delle strade necessari per seguire un percorso.

A differenza di alcune app cartografiche dall’aspetto più appariscente, il tracciato segue di solito un percorso stradale logico, anche su distanze più lunghe e con più incroci, e le mappe sono molto veloci rispetto ad altre app di routing.

Se vi viene indicata una strada che non volevate percorrere, è facile cancellare l’ultimo punto o trascinarlo sul percorso che preferite. Una volta tracciato, il salvataggio di un percorso lo sincronizza automaticamente con il Karoo 2, ed è anche possibile inserirlo tra i “preferiti” nel proprio account.

La cartografia funziona meno bene per le uscite Gravel o in mountain bike, nonostante sia possibile personalizzare il “routing” (Pavement per la strada, Gravel, e Trail per MTB) dove l’applicazione non sempre riconosce i tratti di sentiero non collegati tra loro e traccia alcuni percorsi poco sensati per usare un eufemismo. Non esiste un’opzione di navigazione a mano libera per far fronte a questo problema.

È però possibile importare percorsi da Komoot, Ride with GPS e Strava, oppure utilizzare un file GPX o di altro formato, in modo da poter sempre tracciare un percorso in un altro modo. Il percorso viene caricato automaticamente sul Karoo 2 tramite Wi-Fi, e gestito in modo completo e intuitivo nella raccolta delle Routes, organizzabile per collezioni (accessibile anche dalla Dashboar su sito Web oltre che sul dispositivo).

Hammerhead ha anche avviato una collaborazione con Suunto, che fornisce ulteriori funzionalità di navigazione, tra cui la possibilità di scaricare le Heatmap di Suunto dei percorsi preferiti dai suoi utenti per il Karoo 2.

È anche possibile tracciare un percorso sul dispositivo stesso toccando i waypoint sulla mappa, con il Karoo 2 che traccia le strade da percorrere tra di essi. Anche in questo caso, si tratta di un’operazione rapida ed efficace, almeno per le strade asfaltate (il problema è lo stesso verificato per i sentieri e le sterrate non collegate in ambito Gravel/MTB). Si può anche cercare la collezione di percorsi in base a criteri quali la lunghezza e la prossimità.

Una volta inserito il percorso nel Karoo 2, si ottiene una traccia gialla della strada da seguire e una solida navigazione turn-by-turn con numerose notifiche visive e sonore. A differenza dei dispositivi cartografici Garmin, le opzioni di personalizzazione sono inferiori, compresa la colorazione del tracciato da seguire, utile quando si visualizzano più tracce in contemporanea.

Se si esce dalla rotta, si riceve un avviso e una casella di notifica rossa alla base dello schermo. Ignoratelo e il dispositivo traccerà rapidamente un nuovo percorso, mostrato in rosso anziché in giallo, e vi chiederà di effettuare le svolte necessarie per tornare sulla strada principale.

Funziona bene e velocemente, anche con un reinstradamento piuttosto complesso, assicurandosi che il tracciato originale venga raggiunto più avanti, invece di farvi tornare indietro.

Salite

Un accorgimento interessante introdotto da Hammerhead nel Karoo 2 è la capacità di fornire un profilo delle salite in tempo reale, mostrando quanto è ripida e lunga una scalata e a che punto siete. I colori differenti indicano i tratti con pendenze diverse e le cifre relative alla distanza e all’ascesa rimanenti.

Hammerhead lo chiama Climber, è qualcosa che fanno anche il Climb Pro di Garmin e il Summit di Wahoo, indipendentemente dal fatto che si stia seguendo un percorso premappato. Come i concorrenti, Karoo 2 capisce che si è ai piedi di una salita e passa automaticamente alla visualizzazione dell’ascesa.

È possibile selezionare il grado di valutazione della pendenza, in modo da non essere costretti a seguire il profilo delle salite più dolci se non lo si desidera.

Hammerhead afferma che Climber è in grado di rilevare le ascese di lunghezza superiore a 400 m e con una pendenza di almeno il 3%. Ho constatato che rilevava costantemente le salite ripide, ma quelle più lunghe e impegnative a volte si attivavano in modo impreciso.

Durata della batteria

Uno svantaggio dell’utilizzo di un processore di fascia alta e di un touchscreen ad alta risoluzione sempre acceso è che la durata della batteria del Karoo 2 è significativamente inferiore a quella della concorrenza. Hammerhead parla di otto ore, il che mi sembra corretto, anche se è possibile estendere la durata a 14 ore o più attivando la modalità di risparmio della batteria, che entra in azione quando si scende al di sotto del 20% spegnendo lo schermo e riattivandolo solo per le notifiche importanti, tra cui quelle relative alla navigazione.

Per contro, il Wahoo Elemnt Roam dichiara un’autonomia di 17 ore e il Garmin Edge 540 di 26 ore (salgono a 35 per Edge 1040).

Questo nonostante il Karoo 2 abbia una batteria che, secondo Hammerhead, è la più grande in un computer da bicicletta e che contribuisce in modo significativo al peso di 132 grammi.

Otto ore dovrebbero essere sufficienti per la maggior parte delle uscite giornaliere, ma se siete amanti delle avventure epiche o di più giorni, dovrete utilizzare la modalità di risparmio della batteria o portare con voi un power bank.

In ogni caso, un trucco per aumentare l’autonomia, è disattivare il Wi-Fi, utile solo quando si è tra le mura domestiche, oltre a usare il risparmio energetico come scritto poche righe sopra.

Conclusioni

Hammerhead Karoo 2 ha caratteristiche all’altezza dei suoi concorrenti, oltre ad alcuni piacevoli extra come Climber, mentre il suo processore veloce e l’ampio e dettagliato touchscreen li surclassano.

È un’alternativa convincente ai big del mercato dei computer GPS da bicicletta, anche se per chi percorre lunghe distanze la durata della batteria di otto ore potrebbe essere un problema.

Cosa ci piace

  • Touchscreen a colori di qualità
  • Tutte le funzionalità di un computer da bici di fascia alta a un prezzo competitivo
  • Interfaccia super personalizzabile
  • Sistema di montaggio sicuro
  • Scocca con colori personalizzabili
  • Possibilità di installare app Android come Trailforks via ‘sideloading’

Cosa migliorare

  • Funzionalità limitate delle app per smartphone
  • La navigazione per i percorsi fuoristrada è migliorabile
  • Manca il supporto di Trailforks (aggirabile via sideloading dell’app)
  • Breve durata della batteria

Maggiori info qui

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.