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Hoka One One Clifton 4: il Test

di - 03/01/2018

PESO RILEVATO: 184 g (n. 7 US).

DESIGN: Il modello testato è quello con la livrea Dubarry/Grenadine come la definisce Hoka (azzurro/rosa): davvero un passo avanti in termini di design, addolcito anche nei confronti della precedente Clifton 3. Il brand dimostra sulla scarpa al femminile una forte volontà di guardare sempre più all’estetica, differentemente dai primi modelli in cui la “dimensione” lasciava sempre un po’ in secondo piano l’eleganza e la grazia.

FINITURE: Hoka non si smentisce, e le sue finiture rimangono sempre eccellenti. L’asola è di colore azzurro come le stringhe e parte della suola, la linguetta è leggermente ridotta, pur mantenendo un’ottima calzata, l’assenza di cuciture all’interno aumenta il comfort generale.

CHIUSURA: Tipica allacciatura incrociata di Hoka che abbraccia e fissa tutto il fronte del piede per una calzata comoda e sicura. Il nuovo tessuto della tomaia sembra avvolgere più saldamente l’arto, in modo comunque molto confortevole.

IMPATTO INIZIALE/SETUP PRIMA USCITA: La calzata risulta subito molto comoda, tratto in generale distintivo dei modelli Hoka, ma superlativo in questo. L’impressione è che l’arco del piede risulti maggiormente a contatto con l’interno della scarpa, ma non in modo sgradevole. La tomaia sembra particolarmente flessibile, e non dà la sensazione di rigidità che talvolta si percepisce nelle Hoka, pur abbracciando bene il piede.

COMFORT: Il suo punto di forza in assoluto. Il piede è fermo e sicuro, ma comodo sia nell’appoggio sia nella sua parte superiore.

TRASPIRABILITÀ: Migliorata rispetto ai precedenti modelli.

GRIP: Scarpa che, nonostante l’ammortizzazione importante, rimane leggera e performante. Il nuovo pattern della suola ha un ottimo grip. Il fatto che la sua intera superficie sia stata ricoperta di gomma dovrebbe migliorarne anche la durata.

STABILITÀ: Ideale su strada.

DEFORMABILITÀ: Molto buona sui terreni non accidentati.

PROTEZIONE: Eccellente sia sul tallone sia sul fronte del piede, dove la nuova tomaia dà la sensazione di una calzata ancora più stabile e sicura.

CAPACITÀ DI AMMORTIZZARE La novità assoluta è l’intersuola EVA abbinata a una inedita mescola per la suola, un mix che “restituisce” molto in termini di reattività. La sensazione è quella di un’eccellente ammortizzazione, ma non si ha più la sensazione, tipica di alcuni altri modelli, dell’energia del passo “spenta” dalla suola. La spinta esercitata su quest’ultima viene restituita in modo importante con un effetto rilevante sull’elasticità del passo e sulla reattività della corsa.

 

LA PAROLA ALL’AZIENDA: Degna erede dei pluripremiati modelli Clifton che l’hanno preceduta, la versione 4 è leggera, comoda e molto molto veloce. Il suo cuore è la famosa geometria dell’intersuola di Hoka, ora realizzata in un’innovativa schiuma EVA per garantire un’ammortizzazione costante durante l’intera vita della scarpa. In virtù del nuovo avampiede che si adatta ancora meglio all’anatomia dell’arto, si ottiene una corsa più fluida che mai. Clifton 4 si veste poi di un look raffinato, capace di far girare la testa, che conquista ancora prima di calzarla e sperimentare la tomaia in mesh con costruzione a maglia aperta, per massimizzare traspirabilità e supporto, con stampa in 3D Puff Print, e la calzata migliorata.

PESO DICHIARATO Modello uomo: 215 g (n. 42 2/3 EU)

DROP: 5 mm

PREZZO: 140 euro

 

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”