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HOKA ONE ONE Speedgoat 5: il Test

di - 10/08/2022

hoka one one

Il nostro direttore Daniele Milano Pession ha testato le HOKA ONE ONE Speedgoat 5, scopriamo insieme tutte le sensazioni provate.

 

La parola al brand

Calzatura studiata per accompagnarti nei trail tecnici, Speedgoat ritorna in una versione tutta nuova, dalla suola ai lacci. Questa infaticabile scarpa da trail è stata rivisitata e presenta Vibram® Megagrip con Traction Lug, per una presa migliorata e potenza frenante sui terreni sciolti. Ben 15 grammi più leggera, la quinta edizione di Speedgoat è caratterizzata da un grip decisamente maggiore e da numerosi miglioramenti per prestazioni insuperabili. La riduzione del peso è dovuta anche a un minor numero di rinforzi, che comporta allo stesso tempo una struttura più sostenibile.

 

A prova di piedi gonfi!

Un componente tessile dinamico che avvolge la punta e l’avampiede conferisce eccezionale flessibilità e comfort durante la spinta, oltre a essere accogliente in caso di piedi gonfi. Una caratteristica già presente in Mafate Speed 3, Evo Mafate 2 ed Evo Speedgoat. I perfezionamenti alla linguetta consolidano la sensazione di maggiore comfort nella parte superiore del piede, vicino alla caviglia, dove può verificarsi l’attrito. Il composto dell’intersuola è ancora più leggero di prima, garantendo l’esperienza d’uso fluida che contraddistingue HOKA senza ridurre l’altezza della suola. Tale caratteristica, unita al mesh jacquard a doppio strato, garantisce sicurezza su qualsiasi terreno quando si indossa la nostra superstar del trail. Te ne innamorerai perché è tutto ciò che adori di Speedgoat, ma con caratteristiche ancora migliori.

 

Il design della HOKA ONE ONE Speedgoat 5

Ho avuto il piacere di testare la Speedgoat 5 nella colorazione Fiesta/Radiant Yellow, un rosso bello acceso, con striature più scure e l’arancio vivace dell’intersuola. Combinazione perfetta di colori forti che fanno venire voglia di uscire a correre. Ci sono altre varianti, ma secondo me questa è la più azzeccata. Unico nel suo genere il puntale con design molto squadrato e particolare di rinforzo che ne richiama la forma distintiva. Tomaia pressoché seamless con rinforzi a caldo sul puntale che non ne appesantiscono la linea. Dall’aspetto massiccio, come piace a HOKA, ma senza “strafare”. Una scarpa bella da indossare che avrà sicuramente da raccontare la sua storia nel mondo delle sneaker in stile “maximize”.

 

hoka one one

 

Finiture

A dire il vero, con questa HOKA ci ho corso piuttosto poco e non so cosa potrà succedere fra 300 chilometri. L’impressione dopo le prime uscite è che si tratti comunque di una calzatura dalle rifiniture di pregio. La tomaia in mesh ricavato per buona parte da materiale riciclato è particolarmente morbida e non eccessivamente protettiva. Mi fa però venire qualche dubbio sulla durabilità dopo un uso intensivo, ma la risposta la potrò solo avere fra un paio di mesi…

 

Chiusura 

Sono da sempre un grande amante delle linguette minimali in stile race, e quella della Speedgoat è esattamente ciò che ricerco in una calzatura. Laccio piatto, che dà veramente poco fastidio, e fitting che avvolge bene sul collo del piede senza arrecare il minimo problema all’articolazione della caviglia. Molto piacevole la tomaia nella zona dell’avampiede, in cui la particolare forma quadrata della sezione superiore, quando si serra il laccio, non forma mai arricciature, ma asseconda perfettamente il piede, evitando il possibile formarsi di vescichette “fastidiosissime”. Molto apprezzata la fascia elastica traforata che ancora su entrambi i lati la linguetta alla base della tomaia.

 

hoka one one

 

Impatto iniziale

Quando testo una scarpa nuova che esteticamente mi piace molto devo sempre fare molta attenzione e cercare di essere comunque il più obiettivo possibile. Con la Speedgoat 5 non è stato così facile, proprio per la colorazione che mi ha da subito conquistato. Comoda già dai primi secondi in cui l’ho calzata in fase di unboxing, nella prima uscita si è dimostrata facile, con una buona predisposizione a rendere la rullata particolarmente semplice, sia a ritmi più blandi sia a ritmi più sostenuti, grazie a un buon rocker dell’avampiede. Ottima ammortizzazione, senza dare un eccessivo senso di cushioning. Ottima sensazione anche dalla buona scampanatura dell’intersuola nella zona meso-avampiede, che infonde tanta sicurezza in appoggio e assicura comodità. Pregevole la traspirabilità complessiva e grande il feeling con la linguetta minimale.

 

 

Comfort della HOKA ONE ONE Speedgoat 5

Particolarmente confortevole, isola un po’ dal terreno, ma non fa perdere troppo in sensibilità. Non si tratta certamente di una scarpa secca e quindi, una volta calzata, si devono già intuire appoggi morbidi e ben calibrati. Nei tratti traversi ho un po’ patito la grande larghezza della suola, che a volte mi sembra quasi eccessiva, ma per una caratteristica abbondantemente sfruttabile a nostro vantaggio in tante altre situazioni, come per esempio nelle lunghe percorrenze o nelle gare ultra marathon in cui sicuramente la Speedgoat fa emergere tutto il suo carattere “long distance”.

 

 

Traspirabilità

Piuttosto buona, grazie al mesh traforato della tomaia. Forse si sarebbe potuto fare ancora meglio, ma sarebbe stata compromessa la protezione del piede in modo eccessivo per una scarpa da trail, quindi promossa a pieni voti così com’è.

 

Grip

Vibram Megagrip con tasselli di nuova concezione Traction Lug multidirezionali che ottimizzano il grip su roccia o terreni particolarmente insidiosi. Non mi fa impazzire sulla suola la porzione piuttosto ampia sotto al retropiede, in cui il contatto con il terreno è dato direttamente dall’intersuola che, pur non compromettendo il comfort, si consuma molto più in fretta.

 

Stabilità

Buona stabilità complessiva, appoggio bello ampio e completo, anche se, come già detto, nei traversi non mi ha fatto impazzire per la larghezza evidente dell’avampiede, ma su strada bianca risulta davvero comoda e facile da correre.

 

 

Protezione

Buona protezione data dal comparto suola-intersuola, sebbene la tomaia potrebbe essere migliorata, rendendo la calzatura, senza compromettere il comfort, più protettiva per il piede nei confronti di roccette o radici o ramaglia bassa nel sottobosco.

 

Capacità di ammortizzare

La sua qualità principale, senz’ombra di dubbio. Ottima in piano, ancora meglio in discesa, soprattutto se non si è troppo allenati e la nostra tecnica di corsa viene meno. Non aspettatevi una calzatura che vi fa letteralmente rimbalzare tra i sassi, ma la Speedgoat è sicuramente dotata di un ottimo grado di ammortizzazione.

 

 

La HOKA ONE ONE Speedgoat 5 è consigliata per…

Perfetta da consigliare per chi vuole stare tante ore a spasso o di corsa per boschi e sentieri. Polivalente, non teme confronti sui diversi tipi di terreni grazie all’ottimo comportamento della suola Vibram, sia su bagnato, sia su asciutto. Ottima per chi ha un buon appoggio del piede, permette di alloggiare facilmente plantari personalizzati al posto della soletta originale, migliorandone ulteriormente le caratteristiche complessive. Io peso 72 chilogrammi e non ho avuto nessun problema, mi sento però di consigliarla anche a runner di peso superiore, sino a 80 chili. Il collarino molto svasato la rende ideale per chi apprezza scarpe che permettono un buon movimento articolare della caviglia a scapito della mancanza di stabilità complessiva, ma è poca cosa. A voi la scelta!

 

Caratteristiche tecniche:

  • Peso: 295 G (UK 9 – US 9,5 UOMO)
  • Drop: 4 MM

Per scoprire la HOKA ONE ONE Speedgoat 5 clicca qui

A cura di Daniele Milano Pession

Corro quanto basta, pedalo a giorni alterni, parlo troppo. Nelle pause mangio. Instancabile sostenitrice di quanto lo sport ti salvi. Sempre. Le mie giornate iniziano sempre così: un caffè al volo e il suono del GPS che segna l'inizio di un allenamento. Che corra, pedali o alzi della ghisa poco importa: l'importante è ritagliarmi un momento per me che mi faccia affrontare la giornata nel modo migliore.