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Israele, itinerari Outdoor

di - 10/08/2022

Trekking, hiking, mountain bike, bici su strada, arrampicate inedite: tutto questo è Israele, un luogo con diversi itinerari Outdoor.

Una Israele forse ancora poco conosciuta, che da sempre si dedica alla conservazione e allo sviluppo del proprio patrimonio naturale, che ben si inserisce nella conservazione delle proprie eccellenze storiche.

Parco Mamshit

 

Tra parchi e spiritualità: un’assoluta novità

I parchi in Israele: oltre 60 che si estendono da Nord a sud, molti dei quali contengono al proprio interno eccellenze archeologiche, vengono a costituire un’offerta davvero unica per coloro che desiderano una vacanza… tra cielo e Terra.

I parchi fanno parte del quotidiano degli Israeliani stessi che, amanti straordinari della natura, usano trascorrere la giornata settimanale di riposo, il sabato appunto, proprio all’interno di essi, organizzando spesso anche gustosi pic nic nelle aree attrezzate.

Ecco qualche suggerimento per una giornata all’aria aperta, all’interno dei parchi naturali, realizzando esperienze uniche al mondo!

L’osservazione degli uccelli e il parco del lago di HULA.

Il parco di Hula, in Alta Galilea, è considerato uno dei due luoghi di osservazione degli uccelli più straordinari al mondo e dove ogni anno è possibile visualizzare ben 500.000 uccelli. E poiché questa è l’attività principale, intorno al lago Hula si possono anche fare gite in carri al coperto, gite in bicicletta, safari notturni e visite ai giardini botanici.

La fortezza di Masada ed il celeberrimo Path Snake

Nel deserto della Giudea, si trova il luogo che maggiormente identifica l’eccellenza dell’offerta archeologica di Israele: una visita alla fortezza di Masada, sito costruito da Erode il Grande, la cui storia è stata tramandata all’occidente dalle righe sapientemente confezionate dallo storico Flavio Giuseppe, vale un viaggio.

Se davvero si vorrà rendere indimenticabile una visita in questi luoghi allora si potrà partire di notte, camminare lungo il celeberrimo “path snake” e dalla cima di Masada ammirare l’alba sul Mar Morto, il lago salato che prende vita in quella che è considerata la più profonda depressione della Terra. Per gli appassionati che vorranno anche scoprire qualcosa di più del Mistero di Erode, un altro sito, un’altra fortezza potrà essere visitata sempre in quest’area: il sito dell’Herodion, altra fortezza costruita sempre da Erode il Grande dove pochi anni fa è stato trovato proprio il sarcofago del re oggi custodito al Museo di Israele.

Masada – @Manu Grinspan

La scoperta dei luoghi dei “Rotoli” attraverso un inedito cammino

Nel 1946, vicino a un luogo desolato nel deserto della Giudea noto come Khirbet Qumran, un adolescente beduino si intrufolò in una grotta e scoprì diversi vasi di argilla che sperava fossero pieni di tesori. Rimase deluso quando ciò che trovò all’interno erano solo alcune vecchie pergamene. Tuttavia, queste vecchie pergamene si sono rivelate più preziose di un tesoro e questa scoperta ha scatenato una ricerca che per oltre 11 anni ha portato alla luce quasi 900 diversi manoscritti.

Questa fu la più grande scoperta di manoscritti biblici di tutti i tempi a conferma dell’affidabilità dell’Antico Testamento e ad essi Israele dedica anche un museo, lo splendido e affascinante Shrine of the Book di Gerusalemme.

A Qumran  un visitor center di recente concezione accoglie i visitatori con un video che illustra la storia degli Esseni, degli scavi e dei ritrovamenti dei preziosi rotoli. Un piccolo museo illustra i punti salienti della vita comune degli abitanti di Qumran e, questa è la novità, un nuovo percorso attrezzato, accessibile a tutti e lungo circa 2km, permette di arrivare sino alle grotte, toccando tutti i punti notevoli dell’insediamento degli affascinanti Esseni che qui risiedevano.

Parco Qumran

 

In corda doppia scendendo nel Maketesh Ramon

Maktesh in ebraico significa “cratere”. Asimmetrico e con formazioni rocciose di colorazione rosata, il Makthesh è un gioiello di Israele ancora non del tutto conosciuto. Stare in piedi e ammirare un tale tesoro geologico che la natura offre è di per sé un’esperienza unica, ma può anche essere completata con una discesa in corda doppia, gite in 4×4 e un hiking completo di esso. Il makhtesh rappresenta una caratteristica geologica unica del deserto del Negev ed unica al mondo di ben 10 km di diametro, che si consiglia di visitare in una formula auto + hiking, con un po’ di cibo ed un’importante scorta di acqua.

Parco Makhtesh

In mountain bike alla scoperta della via dell’Incenso

Le città nabatee: Mamshit, Avdat e Shivta si trovano dislocate proprio lungo la rotta che le collega ai territori del Mediterraneo, punto di arrivo di questa via leggendaria.

Le città nabatee di Israele ebbero un ruolo cruciale per le carovane e il loro carico durante la traversata del deserto. Erano città fortificate e molto prospere. Già a quel tempo un sofisticato sistema di irrigazione permetteva una fiorente coltivazione agricola oggi studiata nelle sue applicazioni dall’Università Ben Gurion. Le città nabatee israeliane sono state riconosciute patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e intorno a ognuna è stato creato un parco nazionale. In mountain bike sarà possibile percorrere un’agevole strada andando alla scoperta di queste leggendarie città immergendosi nella scia di incenso, mirra e spezie delle roccaforti del Negev.

Parco Mamshit

Parco Avdat

Parco Shivta

Parco Shivta

E Gerusalemme? Rigorosamente a piedi!

Dal deserto alla città!

A Gerusalemme la giornata inizia guardando il sole sorgere dalla cima del Monte degli Ulivi, da qui si potranno identificare i siti chiave della Città Vecchia e da qui inizierà una discesa verso il Giardino del Getsemani, con i suoi ulivi secolari nel cortile della Chiesa di Tutte le Nazioni, per proseguire attraverso la Valle del Cedron fino alla Porta del Leoni. Attraversato il cancello, inizierà il tuo viaggio attraverso la Via Dolorosa, lungo le varie stazioni della croce con luoghi unici come la Piscina di Bethesda o la Chiesa di Sant’Anna per giungere fino alla Chiesa del Santo Sepolcro. Dal Sepolcro alla Porta di Giaffa e da lì un “unicum”: la passeggiata dei bastioni, lungo i sentieri “difensivi” in cima alle mura della città vecchia, fruendo della vista dei quartieri della città Vecchia, con lo sguardo verso la splendida giudea.

 

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Diplomato in Arti Grafiche, Laureato in Architettura con specializzazione in Design al Politecnico di Milano, un Master in Digital Marketing. Giornalista dal 2005 è direttore di 4Actionmedia dal 2015. Grande appassionato di sport e attività Outdoor, ha all'attivo alcune discese di sci ripido (50°) sul Monte Bianco e Monte Rosa, mezze maratone, alcune vie di alpinismo sulle alpi e surf in Indonesia.