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Leatt Chest Protector Airflex il nostro test

di - 09/09/2022

Leatt Chest Protector Airflex review - cover

La pettorina Chest Protector Airflex è un nuovo ingresso nella collezione 2022 dei sistemi di protezione del marchio sudafricano Leatt.

Questa pettorina è leggera e certificata CE, prevede ampie protezioni sul petto e sulla schiena oltre ad aggiungere imbottiture laterali.

Quello di Leatt è un approccio derivato dal mondo delle due ruote artigliate a motore, dove è un protagonista indiscusso. Infatti, per quanto riguarda la mountain bike, vanno per la maggiore soluzioni più essenziali – gilet o maglie a maniche corte – da indossare a contatto con la pelle, con gli inserti protettivi, schiena ed eventualmente petto e fianchi, inseriti all’interno di apposite bustine e rimovibili.

Leatt Chest Protector Airflex review - 01Il vantaggio di una pettorina così realizzata è invece la sua comodità: si porta al di sopra della maglia per il riding, mettendola e togliendola con grandissima facilità. Ci sono pro e contro, ovviamente. Tra i secondi, il fatto che possa risultare meno stabile di una maglia elasticizzata che funziona quasi come una seconda pelle.

Ma, come capita in tanti aspetti del mountain biking, spetta all’appassionato valutare la caratteristica che più risponde alle proprie necessità e preferenze. Nel caso specifico, siamo nel campo dei dispositivi protettivi indicati più per il gravity che per l’enduro, sia per una questione di vestibilità e comfort, sia di sicurezza.

Leatt Chest Protector Airflex review - 02Nel caso di della pettorina Leatt il design è molto curato in ogni dettaglio: tecnologia anti-impatto AirFlex per il torace e la schiena, per un buon compromesso tra sicurezza, comfort e ventilazione. La parte posteriore è naturalmente più lunga, scendendo fino ai fianchi, per regalare tutta quella confidenza necessaria al biker nell’affrontare le sfide più impegnative. Leatt ha usato una struttura in materiale I-Mesh, ampiamente traforata, per favorire la termoregolazione e la ventilazione.

Ovviamente Chest Protector AirFlex è compatibile con un Neck Brace di casa Leatt. Nella parte superiore del dorso è presente la placca rimovibile BraceOn, fissata con velcro, nel caso si utilizzi un dispositivo di protezione del collo.

La vestibilità è aderente e comoda, con due fissaggi laterali in velcro collegato ad altrettante fasce elastiche, in modo da personalizzarla oltre a permettere di indossare e rimuovere la pettorina in modo rapido e semplice. Durante il riding non ostacola i movimenti, anzi, il biker è completamente libero di muoversi sulla bici. La condizione migliore d’utilizzo è senza zaino: sebbene il profilo della pettorina sia ribassato, diventa difficile stabilizzare l’insieme. Meglio un marsupio da MTB, per gli amanti del genere, che non va a disturbare nella parte bassa della schiena. Il peso è relativamente contenuto considerata la struttura: 767 g alla bilancia per la misura L/XL in test.

Leatt Chest Protector AirFlex, con certificazione CE EN1621-3 Level 1 per il petto e EN1621-2 Level 1 per la schiena, è disponibile in tre taglie – S/M, L/XL, 2XL – in sola colorazione nera, al prezzo di 169,99 €.

Maggiori info qui

Leatt MTB Enduro 4.0 V22 in test

 

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.