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Leatt MTB Enduro 4.0 V22 in test

di - 24/05/2022

Leatt MTB Enduro 4.0 v22 test - cover

Il casco convertibile Leatt MTB Enduro 4.0 V22 è uno dei pochi sul mercato a vantare la certificazione DH, trasformandosi in un leggero casco aperto da trail riding una volta rimossa la mentoniera.

Leatt MTB Enduro 4.0 v22 test - smontatoLeatt MTB Enduro 4.0 V22: come è fatto

Il casco Leatt MTB Enduro 4.0 V22 ha tutte le carte in regola per eccellere: struttura leggera (840 g in taglia M) con diverse densità di polistirolo per un assorbimento superiore dell’energia in caso di caduta, e sistema di protezione dagli impatti rotazionali 360° Turbine. Questa tecnologia proprietaria di Leatt sfrutta delle piccole rotelle interne che possono ruotare se il casco subisce un urto violento, in modo simile a quello di una fodera MIPS che scivola sulla testa in caso di impatto angolare. La visiera regolabile in altezza, il sottogola con chiusura magnetica Fidlock e le numerose prese d’aria completano il pacchetto delle caratteristiche di un casco dalla silhouette spigolosa e a basso profilo, comodo e stabile sulla testa e perfetto sia in modalità integrale sia aperta.

La ventilazione è uno degli aspetti più sorprendenti. Anche con climi caldi, il casco MTB Enduro 4.0 V22 non appare bollente al punto di cuocere la testa, invogliando a tenerlo indossato con la mentoniera indossata anche per brevi trasferimenti pedalati. La termoregolazione potrebbe essere favorita dal fatto che le imbottiture sono minimali, con un interno comunque ben sagomato e abbastanza confortevole e si adatta alla testa senza punti di pressione e neppure altrettante fastidiose oscillazioni o scossoni durante il riding, a patto di stringere la ghiera di ritenzione posteriore in modo adeguato.

In versione aperta è difficile accorgersi che non si tratta di un casco specifico per il trail riding, essendo leggero, stabile e confortevole come un qualsiasi open-fase di alta gamma. Copre solo sulle tempie, a causa della naturale estensione del sistema di aggancio della mentoniera nella parte alta, ma non è necessariamente un male offrendo maggiore protezione. È quasi una rarità nel settore, infatti altri caschi convertibili sono più pesanti, ingombranti, ma anche più difficile da convertire da full-face ad aperti.

Leatt MTB Enduro 4.0 v22 test - 04

Non è tutto oro quel che luccica. La prima piccola pecca è il sistema di aggancio/sgancio, difficoltoso da azionare almeno le prime volte. Con l’utilizzo la procedura diventa via via più rapida e facile. La seconda è che MTB Enduro 4.0 V22 scende abbastanza sulla fronte, più di altri caschi concorrenti, spingendo naturalmente verso il basso l’eventuale maschera da MTB. Questo può diventare un problema per quelle dalla montatura più ingombrante.

Conclusioni

Con un prezzo di 289,99 €, il casco convertibile Leatt MTB Enduro 4.0 V22 si colloca decisamente nella fascia più alta di prezzo, anche se è uno dei migliori usati finora. I motivi sono semplici: la mentoniera è solida e con certificazione DH, in modalità open-face è comodo e leggero come qualsiasi altro modello per le pedalate di tutti i giorni. Mettendo insieme le due cose, è chiaro che sia davvero due prodotti in uno, facendo quasi dimenticare la soglia d’acquisto elevata.

Leatt MTB Enduro 4.0 v22 test - 01

Leatt MTB Enduro 4.0 V22 in pillole

  • Peso: 840 g (Tg. M, in test)
  • Taglie: S, M, L
  • Colori: Rust (in test), Ivy

Maggiori info qui

Leatt è distribuito in Italia da Athena

Cosa cercare in un casco integrale e convertibile

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.