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Cosa cercare in un casco integrale e convertibile

di - 16/05/2022

Casco MTB integrale VS convertibile - cover

Desiderate una protezione extra per la testa senza compromettere il comfort e la ventilazione? Avete bisogno di un casco MTB enduro di ultima generazione.

I caschi full-face leggeri, insieme a quelli convertibili con mentoniera rimovibile, sono sul mercato da molto tempo, ma solo l’ascesa dell’interpretazione racing della MTB a tutto tondo, chiamata enduro, li ha sdoganati al grande pubblico.

Come molti altri componenti e accessori dedicato all’enduro in mountain bike, questi dispositivi di sicurezza fondono la protezione supplementare del design full face con la ventilazione e il comfort di quello aperto. Se i caschi integrali nati per il downhill erano troppo caldi, poco ventilati e pesanti per essere usati tutto il giorno, questa nuova specie di caschi si rivolve esattamente a chi desidera il meglio tra i due mondi.

Casco MTB integrale VS convertibile - casco e mentonieraEcco quali sono le caratteristiche principali e gli aspetti da considerare prima di procedere con l’acquisto.

Ventilazione

Le feritoie o prese d’aria sono essenziali per aumentare il flusso d’aria per raffreddare la testa. La maggior parte dei caschi usa un sistema di prese d’ingresso (anteriore) e di scarico (posteriore) per incanalare l’aria attraverso canali interni o scanalature per regolare la temperatura interna. Usate in modo intelligente, le prese d’aria possono anche far risparmiare peso al casco e migliorarne l’aspetto.

Imbottitura

L’imbottitura interna è essenziale per la stabilità e il comfort del casco, ma anche per la gestione del calore. Le imbottiture assorbono molto sudore, quindi dovrebbero essere antibatteriche e anti odore, oltre che rimovibili per il lavaggio. Fate attenzione ai materiali utilizzati, poiché tutti i tessuti non sono uguali in termini di comfort a contatto con la pelle.

Alcuni caschi si affidano a imbottiture con densità multiple per regolare la vestibilità invece dei più pesanti sistemi di ritenzione. Se le imbottiture più spesse possono essere più comode, diventano anche più calde.

Casco MTB integrale VS convertibile - regolazioneRegolazione della calzata

Un tipico sistema di ritenzione prende la forma di una culla comprimibile che si stringe sulla nuca. I migliori si stringono con una sola mano, esercitano una pressione uniforme, oltre a essere multi regolabili in termini di inclinazione e circonferenza per adattarsi a tutte le forme della testa. Cercate anche dei pomelli di regolazione solidi e robusti, perché i minuscoli pezzi di plastica con cui sono fatti tendono a danneggiarsi nel tempo.

Sottogola

È essenziale fissare il casco in modo sicuro, ma anche comfort e regolabilità delle cinghie laterali sono importanti. Molti caschi usano facili e rapide chiusure magnetiche per il sottogola, anche se quelle più semplici in plastica possono a volte essere più leggere e meno ingombranti. In questo settore è raro trovare la chiusura a “doppia D” tipica dei full-face da discesa.

Casco MTB integrale VS convertibile - sottogolaVisiera

La visiera aiuta a tenere il fango e i detriti lontani dagli occhi, oltre a proteggere dal sole. Dovrebbe essere regolabile in altezza e stabile, senza interferire con il campo visivo. Materiali flessibili e fissaggi a strappo migliorano la sicurezza impedendo alla visiera di trasformarsi in una leva che può portare a una dannosa torsione del collo in caso di una caduta.

Mentoniera rimovibile

Le mentoniere rimovibili permettono di passare dalla modalità di salita a quella di discesa in modo rapido e semplice. Ogni casco ha il suo particolare meccanismo di bloccaggio/sbloccaggio. Gli standard di sicurezza sulle mentoniere vanno dal trail riding alla certificazione completa ASTM per la DH.

Casco MTB integrale VS convertibile - imbottituraSicurezza

Oltre a gusci più robusti e a schiume con densità multiple per assorbire gli impatti di diversa intensità, molti caschi offrono anche una protezione extra dagli impatti rotazionali.

Il più noto sistema è il MIPS, una fodera di plastica che scorre indipendentemente dal guscio esterno per dissipare l’energia dell’impatto. Esistono anche altre varianti proposte da marchi diversi, tutte con obiettivi simili (come 360° Turbine Technology dei caschi Leatt in foto).

Standard di protezione

Tutti i caschi da mountain bike devono superare dei test di “sicurezza minima” per essere venduti al pubblico. I parametri includono la resistenza alla perforazione, l’integrità delle cinghie, e la gestione degli impatti di diverse velocità. I caschi certificati DH possono resistere a carichi di energia e sollecitazioni maggiori, ma richiedono più materiale (e peso) per raggiungere questo obiettivo.

Spazio per occhiali e mascherina

La capacità di sistemare gli occhiali e la maschera da MTB sotto la visiera è un must per alcuni e richiede lo spazio per farlo. Le clip posteriori possono essere un espediente, considerando che l’elastico della mascherina fa comunque un lavoro abbastanza buono per tenerla in posizione. Alcuni caschi offrono anche utili punti di aggancio per gli occhiali, dove inserire saldamente le stanghette.

Casco MTB integrale VS convertibile - visieraCasco MTB convertibile o integrale leggero? Cosa è meglio e perché

Prima di entrare effettivamente nella discussione su ogni tipo di casco con i suoi pro e contro, è necessario porsi alcune domande fondamentali.

Ad esempio:

  • Che tipo di biker siete?
  • Vi piace affrontare sfide difficili su sentieri tecnici?
  • Passate più tempo a pedalare in spot con risalite meccanizzate?
  • Partecipate a gare enduro?

Se la frequentazione di sentieri ripidi e ostici è solo occasionale, ma anche se gareggiate in enduro, allora un casco MTB convertibile è la soluzione ideale. Al contrario, se la fase a pendenza negativa prevale su quella pedalata, sostituita spesso e volentieri dalla navetta ma anche se agevolata dalla eMTB, allora un integrale leggero può offrire la giusta protezione e sicurezza senza penalizzare troppo comfort e ventilazione.

Questa non è comunque la fine della questione! Date un’occhiata a come i caschi full-face e quelli convertibili differiscono l’uno dall’altro in diversi aspetti.

Casco MTB integrale VS convertibile - 01Casco integrale leggero

Un casco full-face leggero da MTB è in realtà come un integrale tradizionale, ma con una struttura più ventilata e confortevole, oltre che meno pesante e ingombrante. Offre in ogni caso una protezione completa a cranio e viso in caso di caduta, rispettando tutti gli standard di sicurezza compresi quelli più restrittivi per il downhill in mountain bike.

A causa della struttura comunque voluminosa e dell’inclusione della mentoniera, i biker non si sentiranno così comodi quando lo indossano. In particolare alle andature a bassa velocità, tra discesa e soprattutto salita (per il naturale sforzo fisico), dove la termoregolazione non è così efficace come un modello aperto, nonostante tutti gli accorgimenti presi per dissipare il calore e il sudore, e favorire la circolazione dell’aria. Per migliorare la situazione quando si pedala, si possono togliere i guanciali (da rimettere prima di iniziare la discesa!), migliorando la circolazione dell’aria e il comfort generale.

Indipendentemente dal fatto che sia comodo o meno, si deve rispondere alla domanda se questo tipo di casco MTB può proteggere testa, viso e mento da lesioni gravi. La risposta è sì, ci si può assolutamente fidare di un casco integrale ben progettato e costruito, rispettoso degli standard di sicurezza più stringenti, per affrontare le discese più ostiche e veloci senza preoccupazioni.

Riassumendo il discorso, vale la pena acquistare e usare un integrale leggero, soprattutto se mettete in primo piano sicurezza e amate la discesa in mountain bike.

Pro

  • Protezione completa di cranio e viso
  • Mantiene la polvere e gli insetti lontani da occhi o bocca
  • Offre una maggiore sicurezza rispetto a un casco aperto
  • Peso inferiore e ventilazione migliore di un integrale da DH

Contro

  • Ventilazione e termoregolazione non all’altezza di un casco aperto
  • Prezzo più elevato rispetto a un integrale da DH

Leatt MTB Enduro 4.0 V22 - 2 pezziCasco integrale convertibile

Come suggerisce il nome, un modello convertibile è un mix di casco integrale e aperto per MTB. Detto questo, tali caschi hanno una mentoniera rimovibile.

Così, una volta che la attaccate al casco, vi offrirà la stessa protezione di un full-face. D’altra parte, se rimuovete la mentoniera, il casco diventerà un modello open-face che potete indossare per solcare sentieri meno accidentati.

Non è tutto oro quello che luccica. Infatti, non è detto che in configurazione “chiusa” la protezione della faccia e del mento sia proprio la stessa di un integrale duro e puro. Al tempo stesso, in quella “aperta” la ventilazione e il comfort possono non replicare quella di un vero open-face, per la presenza del dispositivo di sblocco e per la struttura necessariamente più robusta, e quindi più ingombrante e pesante.

In ogni caso, a seconda del particolare approccio adottato dai diversi marchi che operano nel settore, gli integrali convertibili promettono realmente il meglio dei due mondi, e spesso lo mantengono. Questa è forse la soluzione più versatile, capace di fare felici un po’ tutti i biker che amano il lato più ludico e adrenalinico della MTB, che rende anche superfluo anche dotarsi di un doppio set di caschi aperto e integrale. Almeno per chi non pratica anche il downhill.

Pro

  • Massima versatilità d’uso
  • Leggerezza, comfort e ventilazione in configurazione aperta
  • Protezione e sicurezza in quella chiusa

Contro

  • Il meccanismo di blocco/sblocco della mentoniera può aggiungere peso extra
  • Mentoniera non necessariamente all’altezza di quella di un casco full-face nativo

Per il nostro confronto abbiamo usato i caschi MTB Gravity 4.0 e MTB Enduro 4.0 di Leatt Protectives.

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.