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L’evoluzione dei tessuti con membrana Columbia

di - 28/07/2016

In principio erano scarpe e guanti, poi si è passati agli zaini, infine a giacche e pantaloni. Ci riferiamo alla tecnologia OutDry, un’alternativa assolutamente unica e performante alle tecnologie con membrana impermeabile e traspirante più comuni.

Se il pregio di OutDry applicato a calzature, guanti e zaini era relativo alla possibilità di poter laminare internamente la membrana, direttamente alla tomaia o tessuto esterno, senza dover quindi inserire una sorta di calza/sottoguanto/fodera all’interno del manufatto, per quanto riguarda l’abbigliamento l’approccio è stato, è il caso di dire, “ribaltato”.

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In occasione dell’Outdoor Show di Friedrichshafen abbiamo fatto quattro chiacchiere con il responsabile di prodotto di Columbia, per farci raccontare come è realizzata questa novità tecnologica.

OutDry Extreme
La primavera 2015 ha visto nascere OutDry Extreme. I capi realizzati con tale tecnologia presentano la membrana impermeabile e traspirante rivolta all’esterno, nastrature comprese, mentre all’interno del capo troviamo un tessuto leggerissimo di supporto che ha il compito di allontanare il sudore dalla pelle aumentando il comfort.

OutDry Extreme offre diversi vantaggi: la superficie esterna del capo non deve essere trattata con finiture impermeabilizzanti DWR, che con il tempo si consumano consentendo all’acqua di impregnare il tessuto riducendo o annullando la traspirazione. Questo è possibile proprio perché la membrana OutDry è rivolta verso le intemperie e non nascosta internamente. Inoltre non essendoci un tessuto esterno lo sporco di superficie potrà essere rimosso, nella maggior parte dei casi, solo strofinando con un panno.

I capi realizzati in OutDry Extreme oltre ad essere altamente impermeabili e traspiranti sono anche dotati di una grande elasticità bidirezionale, e a seconda dell’utilizzo per cui sono progettati possono avere spessori e pesi diversi e possono inoltre essere accoppiati a tessuti interni tipo fleece, per una maggiore termicità. Alcuni capi sono persino reversibili.

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Il problema dei trattamenti DWR
I trattamenti DWR (Durable Water Repellent) convenzionali, applicati esternamente ai tessuti laminati, sono composti da PFC (perfluorocarburi), sostanze dannose per l’ambiente e l’uomo, che non si degradano facilmente. Di essi troviamo traccia nell’acqua e nel terreno anche dopo anni, e vengono assorbiti dagli esseri viventi.

L’industria dell’abbigliamento sportivo è consapevole del pericolo derivante da tali sostanze e si sta adoperando per sostituirli con finiture eco-compatibili, come ad esempio il C6, utilizzato ad esempio da Columbia per impermeabilizzare i capi non in OutDry. Il problema tuttavia non è completamente risolto e la ricerca continua.

I tessuti trattati DWR, con il tempo perdono questo finissaggio, attraverso lo sfregamento (ad esempio gli spallacci dello zaino) e il lavaggi.

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L’evoluzione di una tecnologia vincente
Columbia ha voluto andare oltre l’eliminazione dei trattamenti DWR o surrogati con la gamma realizzata in OutDry, infatti alla fiera Outdoor di Friedrichshafen ha presentato OutDry Extreme ECO, una linea di giacche realizzate in 100% poliestere riciclato (prodotto grazie al riciclo di 21 bottiglie), con anche la componentistica (cerniere e cordini) derivante dal riciclo di materie plastiche.

Riciclare la plastica genera un risparmio energetico nella produzione di tessuti e membrane ex-novo e consente di riutilizzare qualcosa che è stato precedentemente prodotto. Le giacche OutDry Extreme ECO inoltre non sono tinte, con un risparmio ulteriore di circa 50 litri d’acqua e di prodotti chimici per la tintura.

Grande cura riguarda anche il packaging con cui questi capi vengono spediti, cartoni single wall certificati FSC.
Per chiudere il cerchio, il ciclo di vita di questi capi si conclude con la possibilità di essere donati attraverso il programma ReThreads presso i negozi Columbia, dove potranno essere rigenerati.

Una nuova generazione di tessuti con membrana si è affacciata sul mercato, con un’evoluzione rispettosa dell’ambiente molto valida, già i competitor si sono messi in mostra con proposte alternative interessanti, siamo sicuri che il futuro ci mostrerà delle belle sorprese.