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Offset della forcella, che cosa è e perché è così importante

di - 22/04/2022

Offset forcella MTB - cover

Le forcelle con offset ridotto sono rapidamente passate da moda a realtà consolidata, ma che cosa è l’offset della forcella?

A meno che non abbiate vissuto all’interno di una bolla in questi ultimi anni – cosa non così difficile in realtà… – avrete notato che l’offset – o avancorsa – della forcella è diventato un argomento particolarmente caldo nel mondo della mountain bike.

Offset forcella MTB
L’offset, o avancorsa, è la distanza tra l’asse della ruota anteriore e quello del tubo sterzo, attorno al quale ruota la forcella nella sterzata

Naturalmente per molti progettisti di telai, l’offset – e il ruolo che gioca nella gestione di una bicicletta – è stato preso in considerazione da molto più tempo. Solo quando Transition ha annunciato la sua gamma di MTB basata sulla geometria Speed Balanced Geometry (SBG) lo sciame collettivo della stampa specializzata, degli abitanti dei Social, atleti, responsabili marketing e semplici pedalatori del weekend, l’avancorsa è diventata la protagonista delle discussioni.

L’argomento principale in queste conversazioni è intorno ai vantaggi – e agli svantaggi – nella guidabilità della bici con l’uso di forcelle a offset ridotto. Ma cosa significa? In questo approfondimento parlerò di che cosa è l’offset della forcella e di come interagisce con la moderna geometria delle mountain bike.

Il rapporto tra Offset e Trail
Il rapporto tra Offset e Trail

Offset: come si misura

In poche parole, è l’avancorsa è la lunghezza misurata tra l’asse di sterzo della forcella e il perno ruota anteriore. Questa distanza viene regolata utilizzando diverse quantità di offset rispetto alla testa della forcella. Molti marchi di sospensioni hanno iniziato a ridurre questa misura sulle proprie forcelle, al punto che ora è davvero difficile trovare una mountain bike 29er con una quota di offset superiore a 44 millimetri. Ma perché è successo questo? E cosa succede se proviamo a tornare indietro nel tempo e montare una forcella con avancorsa di 51 mm – lo standard precedente – su una bici nata intorno a una misura di 44 mm?

Ho scritto un approfondimento sulla geometria dell’avantreno di una bici, un’ottima base di partenza prima di procedere oltre e cercare di capire perché – strano a dirsi! – più corto è meglio. Facendo un ripasso veloce, quando l’offset cala la quota di trail aumenta, e viceversa. In poche parole, lo fa aumentando la distanza tra il punto di contatto dello pneumatico anteriore con il terreno e il punto in cui la linea immaginaria che passa per l’asse dello sterzo interseca il terreno.

Ma cosa significa? Un’avancorsa superiore dona più stabilità e nel complesso una qualità superiore nella guida dell’avantreno della bici. Sintetizzando quanto esposto in modo più approfondito e dettagliato nell’approfondimento dedicato alla geometria dell’avantreno, è più facile impostare prima e mantenere poi la traiettoria all’anteriore.

Uno sterzo sempre più aperto ha reso le moderne mountain bike sempre più stabili e prevedibili nella risposta, con il risultato che le attuali forcelle per ruote da 29” presentano offset di 44 mm (alcune addirittura 41 mm) mentre le sorelle minori da 27,5” ruotano intorno alla quota di 37 mm. Una conseguenza da non sottovalutare è la capacità di accorciare l’interasse della bici, migliorando maneggevolezza ma anche la capacità del rider di caricare in modo corretto l’avantreno per trovare tutta l’aderenza che serve in curva, ad esempio.

Ground Trail
La quota di Trail misura distanza orizzontale tra il punto di contatto dello pneumatico anteriore e quello in cui l’asse dello sterzo incontra il terreno

Ma alla fine l’offset è così importante?

Sì, è importante, ma come altre quote geometriche va inserito nel contesto della bici. Ogni misura lavora a braccetto con le altre, più o meno direttamente collegate. È capitato di usare forcelle con offset di 51 mm su mountain bike 29er, dalla geometria ben calibrata. In un test alla cieca, sfido chiunque a capire – anche dopo qualche giro – qual è l’avancorsa della forcella senza leggere le specifiche. Ci sono variabili – come la pressione degli pneumatici o l’altezza del cockpit da terra – che cambiano prestazioni e feeling in modo più evidente, anche con piccole variazioni.

La teoria dice che aumentando l’offest su una determinata combinazione di telaio e forcella, lo sterzo diventa più leggero, con un feeling meno solido dell’avantreno. La ruota tende a non tornare dritta dopo piccole variazioni di traiettoria dovute all’input del biker e del terreno – il cosiddetto Wheel Flop, qui l’approfondimento – ma il cambiamento non è così drastico da richiedere una guida più decisa. Né per tenere la ruota piantata a terra sulle ascese ripide e neppure per seguire la linea impostata sulle discese accidentate percorse in velocità.

Wheel Flop
Wheel Flop misura la tendenza del gruppo sterzo di girare automaticamente in curva, perché il tubo sterzo si abbassa mentre il manubrio si allontana dalla posizione centrale

Per quanto un biker possa essere sensibile alla guida, è un qualcosa che si dimentica in fretta, con la connessione mente-corpo che reagisce quasi inconsapevolmente agli stimoli che arrivano da bici e sentiero, mettendo in atto le necessarie contromisure.

Certo, un offset ridotto, all’interno di quote geometriche e a un dimensionamento delle taglie ben congegnate, è un qualcosa che fa solo piacere. Fermo restando la necessità di guidare in modo attivo e con il peso caricato in avanti delle bici basse, lunghe e aperte di natura. Ci sono cambiamenti più significativi. E mi piace rimarcare il concetto che noi essere umani siamo creature adattabili ai cambiamenti, anche a quelli di portata molto più ampia rispetto a 7 mm – da 44 a 51 – in ballo.

Fino adesso ho soprattutto parlato di feeling, meno di prestazioni. In fatto di performance, l’approccio è duplice: da un lato quanto un determinato sistema è capace di performare nel contesto d’utilizzo, dall’altro la prestazione che si misura in frazioni di secondo limate in gara. Ecco, se dovessi limitarmi solo all’impatto delle performance sul riscontro cronometrico in prova speciale enduro, allora la scelta andrebbe senza dubbio sulla quota d’avancorsa ridotta.

Riassumendo

Come spesso capita, il feeling e le performance sono influenzate dalla bici, dal biker, e dal terreno di gioco prescelto. Vi trovate bene sui sentieri con il pacchetto telaio e forcella che possedete? Allora non guardate oltre. Sentite il bisogno di un cambiamento? Allora valutate una forcella che, partendo dalla corsa alla ruota corretta (questa sì che è fondamentale!), non solo alza l’asticella per prestazioni pure di elemento elastico e idraulica, ma provvede anche l’offset più indicato per lo stile di guida che preferite.

Forcella MTB: i numeri che contano

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.