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Pirelli Scorpion Enduro S il nostro test

di - 19/02/2021

Pirelli Scorpion Enduro S test - cover

Scorpion Enduro S è la più recente aggiunta nel catalogo Pirelli dedicato alla MTB, uno pneumatico nato per qualsiasi tracciato impegnativo in cui il terreno è variabile, richiedendo grip e aderenza ai massimi livelli.

Pirelli ha deciso di espandere la propria offerta di pneumatici per gli appassionati di mountain bike e, dal lancio nel 2019 (qui la nostra anticipazione), ha completato la gamma con diverse opzioni per cross country, trail biking ed enduro.

Scorpion Enduro S è al momento la gomma più aggressiva, con tasselli profondi e ampiamente distanziate, modellati per mordere forte il terreno a velocità elevati. La famiglia include anche le versioni Enduro R, specifica per il posteriore, ed Enduro M, per terreni misti.

Pirelli Scorpion Enduro S test - 01Pirelli Scorpion Enduro S: prime impressioni

Scorpion Enduro S, così come i fratelli R e M, è caratterizzato dalla carcassa rinforzata HardWall con cerchietto pieghevole e compatibile tubeless ready. Il montaggio è relativamente semplice, con i talloni che vanno comodamente in sede e il tallonamento sul cerchio che avviene anche con una moderna pompa ad alto volume per mountain bike. Un altro aspetto gradito è il mantenimento della pressione d’esercizio nel tempo, avendo bisogno di un solo controllo settimanale. Ottima anche la tenuta del livello di sigillante interno.

La carcassa HardWall è di tipo 2-ply (60 TPI a doppio strato) è molto robusta e, per un utilizzo amatoriale, non necessita di inserti protettivi interni, resistendo con efficacia a forature e pizzicature. Solo chi apre la manetta su percorsi accidentati e/o gareggia in enduro sentirà la necessità di un prodotto dedicato, secondo le preferenze personali, per ottenere un supporto e una sicurezza superiori. In ogni caso siamo a un livello altissimo già in configurazione standard, e non potrebbe essere altrimenti per uno pneumatico che, in misura 29×2,40” (anche 2,60”, e per dimensione ruota 27,5”) ferma l’ago sulla bilancia a 1.100 grammi.

Pirelli Scorpion Enduro S test - 03Carcassa super solida

Ci soffermiamo su uno degli aspetti più convincenti, la stabilità garantita dalla carcassa HardWall. Le pareti laterali della gomma non si deformano in curva, fornendo un supporto adeguato quando si cerca il massimo grip alla massima velocità. Come anticipato, chi lotta contro il tempo su terreni sfidanti monterà inserti dedicati (noi abbiamo provato Effetto Mariposa Tyre Invader e ora utilizziamo Cush Core Pro 29) per alzare ulteriormente l’asticella per supporto laterale e prevenzione di pizzicature.

Questa grande solidità ovviamente porta anche a effetti negativi. Infatti Scorpion Enduro S non trasmette quella sensazione di morbidezza e filtro delle asperità del terreno di altre gomme più morbide e flessibili. È un pregio per chi cerca un feeling simile a uno pneumatico 2-ply di ispirazione downhill, un difetto per chi ama una superiore capacità di lettura del terreno di un modello più a tutto tondo da trail riding. In ogni caso, la gomma Pirelli per enduro in MTB non è un pezzo di marmo, non c’è da preoccuparsi, perché regala abbastanza flessibilità per rimanere incollata al terreno senza rimbalzare come un’ossessa sui trail più rocciosi, una volta trovata la pressione d’esercizio perfetta per il proprio peso e stile di riding.

Pirelli Scorpion Enduro S test - 02

Battistrada versatile

Per fortuna Pirelli ha progettato un battistrada originale, non scopiazzando – come fanno molti concorrenti – alcuni dei modelli più storici e diffusi nel mondo enduro/gravity. Il design è abbastanza unico, perché ormai è realmente difficile inventarsi qualcosa di realmente innovativo che funzioni nell’ambito d’utilizzo in cui si sta lavorando. Scorpion Enduro S, come affermato dal marchio italiano, funziona come combo anteriore e posteriore, assicurando un soddisfacente mix tra scorrevolezza e trazione.

La tassellatura, con profilo a rampa, scorre veloce nonostante l’ampia spaziatura che contribuisce allo scarico di fango e detriti. Non siamo al livello di uno pneumatico specifico per fango, ma il risultato è ampiamente soddisfacente.

La particolarità, ormai unica nel panorama moderno, è l’utilizzo di una singola mescola, chiamata SmartGrip da Pirelli. Deriva da quella impiegata dai modelli studiati per le moto stradali da competizione su asfalto bagnato, la prima impressione è di una mescola molto dura. L’obiettivo è di penetrare con efficacia nel terreno, con una composizione chimica – ricordiamo che non conta solo la durezza ma anche la viscosità– che contribuisce ad aumentare la presa al pari di mescole più morbide. Il risultato è uno pneumatico dalla ridotta resistenza al rotolamento nel mondo enduro/gravity, con una buona aderenza in buona parte delle situazioni, con una durata notevolmente superiore a prodotti analoghi.

L’elevata scorrevolezza è il primo aspetto che colpisce, si nota sin dai primi trasferimenti in piano e dalle prime risalite alla conquista delle prove speciali. Non è solo una questione di velocità media più elevata, ma anche e soprattutto di un dispiego inferiore di energie, conservate per dare il massimo in discesa. Il comportamento appaga non solo su asfalto, ma anche e soprattutto su terreni smossi e tecnici, facendo felici i biker più esigenti da questo punto di vista.

Singola mescola: tutte rose e fiori?

Pirelli Scorpion Enduro S test - 04

Un battistrada a singola mescola che regala velocità e durata… ma la trazione?
Facciamo un passo indietro, al profilo abbastanza arrotondato della gomma, con una transizione evidente dalla fila centrale dei tasselli a quella laterale sulla spalla. Scorpion Enduro S è abbastanza fluido quando lo si carica in curva, con una leggera sensazione di perdita di grip prima che i tasselli si aggrappino con sicurezza al terreno. È un passaggio che i biker più sensibili noteranno immediatamente, e a cui si abitueranno in tempo zero.

Da questo brevissimo momento passato nel limbo della trazione, il grip è elevato nella maggior parte delle condizioni, aspetto sorprendente per uno pneumatico a mescola singola. Soddisfa anche nelle contropendenze e sui ripidi, per il comportamento sempre prevedibile, ma…

Sì, c’è sempre un ma. I fondi viscidi, e non potrebbe essere altrimenti. Questo è il vero punto dolente. Perché una cosa è incollare la moto all’asfalto bagnato, un’altra la MTB a rocce e radici umidi. Anche con terreni morbidi la sensazione è che la gomma scivoli invece di morderli.

Non è un mistero che le migliori gomme per queste condizioni utilizzano tasselli molto flessibili, che si adattano alle asperità del sentiero. È una gomma super morbida, più da scarponcini da arrampicata che da supersportive da pista, quella che serve per trovare trazione su terreni, legno/pietra rispettivamente resi molli e scivolosi dall’umidità.

Pirelli Scorpion Enduro - actionConclusioni

Pirelli è da circa un paio di anni nel mondo del ciclismo off-road, ma ha già eseguito un lavoro impressionante con la linea Scorpion. Il modello specifico da enduro funziona alla grande in buona parte delle situazioni per buona parte delle persone, che si cerchi un compagno di giochi per impiego ludico o che si voglia scalare le classifiche nelle competizioni dedicate.

La scorrevolezza è fantastica, rendendo superfluo l’utilizzo di un modello specifico per il posteriore, a meno che non si cerchi un equilibrio diverso tra avantreno e retrotreno sui sentieri che si percorrono di solito.

Scorpion Enduro S soddisfa soprattutto per il supporto sui fondi tecnici asciutti e in curva, per la bassa resistenza al rotolamento, e per la durevolezza nel tempo. Pecca solo per le performance su terreni umidi, il prezzo da pagare per la filosofia Pirelli che prevede una singola mescola.

Info: velo.pirelli.com

Pirelli Scorpion E-MTB, tre nuovi modelli

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.