Mondiale vero, quello di Badia Prataglia, la prima edizione annuale della rassegna iridata di trail che su un percorso di 49 km decisamente più breve rispetto a quelli delle precedenti edizioni iridate si è dimostrato eccezionalmente spettacolare con una situazione di classifica sempre fluida e che soprattutto ha visto le nostre ragazze protagoniste e capaci di cancellare la delusione di Geres 2016 con una gara d’attacco, alla fine premiata da un doppio podio.
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Come era stato preventivato nei pronostici, gli americani hanno subito fatto gara dura con Andy Wacker e Ladia Albertson in fuga sin dalle battute iniziali. Alle spalle dello statunitense si sono posto il francese Cedric Fleureton e il campione uscente, lo spagnolo Luis Alberto Hernando mentre fra le donne lo squadrone francese non si è minimamente fatto intimidire, con Adeline Rocha e Amandine Ferrato alle calcagna del della statunitense con Silvia Rampazzo in quinta posizione. Al passaggio della diga di Ridracoli, Fleureton si è posto al comando e da dietro venivano su i suoi due connazionali Ludovic Pommeret e Nicolas Martin, Francia in evidenza anche in campo femminile con la doppia Roche-Ferrato davanti.
Nella seconda parte del tracciato, più filante, Fleureton provava a fare la differenza ma a dispetto di problemi a una gamba Hernando veniva fuori come una furia per andarsi a riprendere il titolo mondiale (tra trail e skyrunning sono 4 in sequenza) in 4h23’31” con alle sue spalle il suo connazionale, altro specialista delle prove in quota, Cristofer Clemente a un minuto esatto, terzo uno stravolto Fleureton, capace comunque di difendere il bronzo a 4’32” dal ritorno del finlandese Henri Ansio staccato di appena 21”, quinto ancora uno spagnolo, Daniel Garcia a 5’59” che portava alla Spagna anche il titolo a squadre sulla Francia, che ha perso per strada molti suoi big, e gli Usa. Quarto posto di grande soddisfazione per la nazionale italiana, che aveva in Christian Pizzatti il suo miglior esponente, 12° a 19’25”. Bene anche Stefano Fantuz, 16° a 21’50”. 24° Luca Carrara, 32° Massimo Mei e peccato per la defezione della vigilia del capitano Marco De Gasperi per infortunio, magari ci sarebbe scappato il podio.
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Podio che invece non è sfuggito alle straordinarie ragazze, soprattutto a Silvia Rampazzo, autrice di una prova incredibile, dove rientrava sulle avversarie per andare a cogliere il bronzo alle spalle delle irraggiungibili francesi, a 10’23” dalla neocampionessa mondiale, l’ex maratoneta Adeline Rocha che in 5h00’44” precedeva di appena 3” la Ferrato. Alle spalle della Rampazzo due mostri sacri del trail come l’olandese Ragna Debats a 13’32” e l’ex iridata francese Nathalie Mauclair a 15’26”. Punti pesanti per la causa azzurra venivano da Silvia Giudici 12esima e Barbara Bani 15esima, Lidia Mongelli era 21esima, Lisa Borzani 24esima, Lara Mustat 95esima. Azzurre seconde a squadre alle spalle della Francia e davanti alla Spagna per una giornata iridata che promuove il trail italiano a tutti i livelli.
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