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Simon Messner e Martin Sieberer conquistano lo Yernamandu Kangri

di - 16/08/2023

Messner Yernamandu

L’atleta Salewa Simon Messner e l’alpinista tirolese Martin Sieberer, lo scorso 15 luglio, hanno raggiunto, lo Yernamandu Kangri nel Karakorum meridionale, in Pakistan, che con i suoi 7.180 metri, è una delle montagne finora inviolate più alte al mondo. I due atleti l’hanno conquistata in puro stile alpino, rinunciando a corde fisse, campi intermedi, aiuto esterno da parte di portatori d’alta quota e bombole di ossigeno!

 

Grandi quantità di neve sono cadute in Karakorum quest’anno, motivo per cui le condizioni di innevamento della spedizione erano di difficile gestione. I due alpinisti hanno dovuto tracciare l’intero percorso – pari a 3.000 metri di dislivello (BC-cima). Le condizioni meteorologiche instabili non hanno lasciato loro molto tempo per acclimatarsi prima dell’inizio dell’ascensione. Così, Simon e Martin hanno deciso di affrontare la salita rapidamente e senza tempi morti. Al fine di ridurre il peso sulle spalle hanno persino rinunciato alla corda. Per superare i crepacci è bastato loro un cordino sottile di 10 metri. Per la maggior parte del tempo il duo si è mosso slegato.

Messner Yernamandu

Le dichiarazioni

“Siamo partiti dal campo base la mattina presto del 13 luglio. Quel giorno siamo saliti dai 4.300 m del campo base fino a 5.400 metri. Il giorno seguente abbiamo raggiunto una conca glaciale a 6.250 m, dove abbiamo bivaccato di nuovo sul bordo di un ampio crepaccio trasversale. Chi sceglie lo stile alpino a questa altitudine dovrebbe salire al massimo di 500 metri al giorno per evitare un pericoloso mal di montagna”, specifica Simon Messner.

 

Martin Sieberer aggiunge: “Noi però abbiamo camminato per circa 1.000 metri al giorno. A rendere possibile l’ascesa in questo stile è stata proprio la nostra velocità – e il fatto che, negli anni, Simon e io siamo diventati una cordata molto affiatata. La breve finestra meteo che avevamo a disposizione ci ha costretti a puntare alla vetta direttamente il giorno successivo. Con zaini molto leggeri, siamo partiti alle 4:15 del mattino e dopo circa 7 ore siamo riusciti a raggiungere per la prima volta la cima dello Yernamandu Kangri”.

Messner Yernamandu

Esattamente a tre settimane dalla loro partenza, Messner e Sieberer sono riusciti a raggiungere per primi la vetta dello Yernamandu Kangri (7.180 m). Secondo la gente del posto, questa è stata la prima salita della stagione andata a buon fine in tutto il Karakorum – molte altre spedizioni non sono arrivate a destinazione.

Una salita particolarmente tecnica

La complessità del terreno e la lunga distanza, rendono questa salita estremamente tecnica e difficile. La parte terminale della montagna (parete ovest), che si trova a 6.500 m ed è alta circa 600 m, ha una pendenza di circa 70°, a tratti ghiacciata. Inoltre, vanno considerati anche i rischi oggettivi della salita: valanghe, crepacci, seracchi incombenti. Nel 1981 alcune cordate tentarono di salire la montagna, senza però riuscire nell’impresa. Da allora, quasi nessuna spedizione ha visitato questo remoto angolo del Karakorum. Sul ghiacciaio Masherbrum Messner e Sieberer non hanno incontrato nessun altro – a parte un leopardo delle nevi.

Messner Yernamandu

“Per Martin e per me si è avverato il sogno alpinistico di una vita: scalare fino a 7.000 metri di altitudine, in puro stile alpino, su una montagna ancora inviolata. Non potevamo desiderare di più!”, racconta Messner.

 

Negli ultimi anni, Simon Messner e Martin Sieberer sono riusciti a completare insieme vie di straordinaria bellezza, prime ascensioni e prime salite nel Karakorum e sulle Alpi. La cordata collaudata ha condiviso la salita senza però il bisogno di un capocordata. Come racconta Messner: “Ognuno ha portato la sua attrezzatura da solo, ciò significa che ognuno era anche responsabile di sé stesso. Rimarremo fedeli a questo stile anche in futuro”.

Camilla cresce a Torino dove si laurea in giurisprudenza, frequenta un master in Sport e Business management, ma capisce ben presto che la sua strada la porta in montagna. Dopo anni di Sci club, diventa maestra ed allenatrice di sci alpino e comincia a frequentare sempre di più le montagne che oggi sono casa. Sci alpinismo, alpinismo, trail running ed arrampicata sono le attività in cui spende ogni singola energia e, grazie alle quali, l’ha portata a scrivere ed a collaborare con le diverse aziende del settore outdoor.