Arriva l’ultima versione della Stumpjumper di Specialized, una della MTB più longeve e apprezzate nella storia delle due ruote artigliate a pedali.
Il brand californiano sa bene che trail riding può significare un sacco di cose diverse per un sacco di persone diverse. Per questo motivo sono state create due nuove interpretazioni dell’iconico modello, Stumpjumper e Stumpjumper Evo (qui la nostra preview). Di quest’ultima avete già letto, ora introduciamo la più recente interpretazione della bici nata per correre veloci su infiniti nastri di terra compatta.
Stumpjumper: nata per il flow
Specialized ha ottimizzato la propria gamma, con la Stumpjumper Evo più capace e versatile, per i terreni più tecnici, e la classica Stumpjumper per la massima efficienza e agilità sui sentieri all’insegna del flow.
Per renderla la bici definitiva per i singletrack, Specialized ha combinato il peso leggero e la scorrevolezza della Epic Evo con la stabilità e la guidabilità in condizioni sfidanti della Stumpjumper Evo. Il risultato è una full suspended eccezionalmente equilibrata tra performance in salita e appagamento nella guida in discesa.
Telaio alleggerito
Il telaio è stato oggetto di grandi attenzioni da parte dei designer e ingegneri Specialized. Il telaio Stumpjumper pesa 2.420 g in taglia S4 (tutto incluso), circa un etto in meno rispetto al precedente. Per arrivare a qusto risultato, si è iniziato pensando alla sua forma, poi alla selezione del composito, infine con le diverse iterazioni per ottimizzare il layup.
Il design, sempre con classico Sidearm asimmetrico che cinge l’ammortizzatore da destra, è stato ottimizzato nei profili, nelle dimensioni e nelle intersezioni dei vari tubi che lo compongono, eliminando tutto il materiale non necessario. Il peso si riduce senza intaccare resistenza e rigidità.
Uno dei punti in cui si nota il lavoro svolto è l’attacco dell’ammortizzatore sul telaio, con un profilo piatto non solo più solido ma anche capace di scaricare in modo ottimale le forze scaricate dalla sospensione posteriore.
Un altro esempio di come la forma ha importanti ricadute funzionali è proprio il design Sidearm, con la struttura asimmetrica che supporta il perno dell’ammo sul telaio, a tutto vantaggio della rigidità e della leggerezza colleganto in modo brillante l’estremità posteriore con quella anteriore. Sidearm impedisce inoltre che i carichi torsionali si distribuiscano nel tubo superiore.
Lavorazione del carbonio
Ogni materiale composito è caratterizzato da una varietà di caratteristiche di resistenza, rigidità e durezza e robustezza. Specialized ha selezionato il materiale ottimale per ottimizzare le performance di una trail bike come questa nuova Stumpjumper. Il processo di selezione e applicazione del layup è stato lungo, dal laboratorio alle prove sul campo di ogni prototipo, con un ciclo di iterazione durato 203 giorni culminato con la Stumpjumper più leggera, efficiente e maneggevole mai creata.
Il perno mancante
Osservando da vicino la nuova Stumpjumper balza subito all’occhio l’assenza del tradizionale giunto Horst sui foderi bassi. Infatti viene ereditato il design Flexstay dalla serie Epic, risparmiando 55 g di viteria, migliorando la rigidità laterale, riducendo la manutenzione, e controllando in ogni caso con precisione la cinematica della sospensione posteriore.
Attraverso una precisa sagomatura di foderi alti e bassi, e con l’utilizzo di compositi appropriati, è stata creata una zona di flessione sui primi, appena al di sopra del supporto per la pina freno, che permette di gestire fino a 130 mm di travel (forcella da 140 mm).
Sospensione ottimizzata
La sospensione posteriore gode della messa a punto Rx Tune di Specialized, per una corsa altamente controllata, reattiva e precisa nella gestione degli impatti, fondamentale per una trail bike che deve correre veloce sui sentieri. La curva d’affondamento è progressiva, con una forte pendenza. Si traduce in un riding vivace e scattante, per sfruttare tutto il travel a disposizione senza limiti offrendo al tempo stesso una buona piattaforma per pedalare nella fase intermedia e una grande resistenza nel fine corsa.
Specialized ha agito su vari ambiti: un ammortizzatore a volume d’aria maggiorato; un circuito idraulico della compressione più sostenuto alle basse velocità e meno alle alte per ottenere rispettivamente maggiore supporto nella pedalata e una gestione migliore degli ostacoli in discesa; un circuito idraulico del ritorno più leggero alle basse velocità per una guida attiva e più sostenuto alle alte per dissipare le energie degli urti più importanti.
Geometria modificabile
La nuova geometria Stumpjumper contribuisce a un livello di controllo ed efficienza mai riscontrati prima d’ora su questa piattaforma da trail riding. Abbiamo uno sterzo relativamente aperto, un movimento centrale ribassato, un piantone sella verticale, e un carro corto (432 mm). Non mancano un cockpit dalle dimensioni generose e un offset ridotto della forcella (44 mm).
Per adattare al guida allo stile di riding e al terreno affrontato, il Flip Chip sull’attacco posteriore dell’ammortizzatore permette di modificare l’altezza del movimento centrale di 7 mm (da 333 a 340 mm), gli angoli sterzo e sella di mezzo grado (da 65 a 65,5°, da da 76 a 76,5°), il reach di 5 mm (da 475 a 480 mm per S4).
Anche per questa nuova Stumpjumper troviamo il nuovo dimensionamento S-Sizing di Specialized, che guarda più allo stile di riding che all’altezza del piantone sella. Sono quattro misure da S2 a S5, che equivalgono alle tradizionali da S a XL e che aiutano a scegliere quella giusta guardando più a come si guida e ai terreni che si affrontano: bici più compatta per i sentieri più tortuosi, più lunga per maggiore velocità.
I dettagli
Non mancano le soluzioni già viste sulle ultime mountain bike Specialized, come il compartimento SWAT ricavato sul tubo obliquo, provvisto di una sacca dedicata per portare comodamente attrezzie ricambi, senza intaccare la rigidità e la solidità di questa zona del telaio. Il batticatena è pensato per rendere realmente silenziosa la trasmissione, con il suo particolare profilo.
Gli allestimenti
Tre sono gli allestimenti in carbonio (S-Works, Expert e Comp) affiancati da due in alluminio (Comp Alloy e Alloy), dalla soglia di prezzo di contenuta. I prezzi sono compresi tra 2.199 e 9.999 euro.
Info: Specialized