La nuova Stumpjumper Evo si è evoluta per soddisfare le necessità e i desideri dei biker moderni, che vogliono dominare qualsiasi terreno, dai veloci flow trail ai sentieri più sfidanti costellati di rocce e radici. Ma non solo, è una capace trail bike con un controllo, una capacità e una personalizzazione senza precedenti in questo mondo.
Controllo e stabilità
La Stumpjumper Evo MY21 offre controllo e capacità a ogni biker, con ogni stile di riding, su ogni tipo di trail. Questa bici promette un controllo totale su linee mai affrontate prima per una trail bike, offrendo una sicurezza sconosciuta finora in questo ambito (qui la precedente versione).
La bici è disponibile in quattro misure specifiche – da S2 a S5 – con geometrie progressive di ispirazione gravity su una bici da 150 mm di travel al posteriore che in ogni caso promette brillanti capacità in salita. Il manubrio generoso offre tutto lo spazio necessario, mettendo il biker al centro della bici, per offrire trazione e controllo in curva.
Il movimento centrale basso, lo sterzo aperto e l’offset ridotto della forcella mantengono il mezzo stabile sul terreno accidentato, dando la libertà di aggredire le curve seguendo perfettamente la traiettoria scelta. Il piantone sella verticale ottimizza invece la pedalata spostando naturalmente il peso in avanti sulle salite, mentre i foderi corti migliorano agilità e maneggevolezza.
Queste le principali quote geometriche: reach di 475 mm, piantone sella da 425 mm, angolo sterzo di 64,5°, angolo sella di 76,9°, carro lungo 438 mm, movimento centrale alto 340 mm, interasse di 1.247 mm (taglia S4). Le pedivelle sono lunghe 170 mm, il cockpit prevede uno stem da 50 mm e una piega low rise da 800 mm, il telescopico va da 100 a 170 mm secondo le taglie.
Una taglia per ogni stile
Serve fare un piccolo approfondimento sul sistema scelto da Specialized per il dimensionamento delle quattro taglie. L’approccio si chiama S-Sizing, potendo scegliere la misura in base allo stile di riding e non al cavallo. Per esempio, due biker potrebbero avere la stessa altezza ma con un approccio al mountain biking completamente diverso: il primo ama i sentieri stretti e tortuosi, il secondo i trail roccioso da affrontare alla massima velocità. Specialized offre la possibilità al primo di optare, ad esempio per una potenziale taglia S3, per una misura S2 più compatta per una guida più agile, e al secondo una S4 più lunga per un comportamento più stabile sullo sconnesso. Si parte da S2 che equivale a una S, per arrivare a S5 corrispondente a una XL (S3 per M e S4 per L).
Personalizzazione completa
Ma non finisce qui… Specialized vuole creare la trail bike definitiva, un riferimento assoluto per ogni biker su ogni tipo di terreno. Nasce così una geometria super regolabile. Agendo sulla serie sterzo eccentrica e sul Flip Chip in zona snodo ruota posteriore, si possono variare i valori geometrici come angolo sterzo e altezza del movimento centrale, ottenendo la combinazione più congeniali ai propri gusti, con sei opzioni disponibili.
L’impostazione di serie è High per il movimento centrale e Middle per lo sterzo (340 mm e 64,5°), sono disponibili High Slack (339 mm e 63,5°), High Steep (343 mm e 65,5°), Low Slack (331 mm e 63°), Low Middle (333 mm e 64°), e Low Steep (336 mm e 65°).
La prima è la soluzione migliore per la maggior parte dei percorsi, ideale alle alte velocità ma abbastanza agile per i trail più lenti. La seconda va bene per tratti ripidi e velocità più elevate, con sterzo stabile alle alte velocità, movimento alto abbastanza anche per i sentieri più rovinati. La terza è pensata per i sentieri pianeggianti dove si pedala frequentemente su tratti molto sconnessi, per una bici facile da girare in situazioni strette, a bassa velocità.
La quarta invece è pensata per tratti ripidi e velocità elevate, con un sterzo stabile alle alte velocità. La quinta dà maggiore sicurezza in curva, un’ottima impostazione di base per i rider che pedalano su terreni più tranquilli. Per finire l’ultima è l’ideale sui sentieri pianeggianti, dove si spinge pedalando, si evitano pochi ostacoli e si salta abbastanza, in parole povere per il flow.
Come agisce? L’angolo sterzo è regolabile tra 63 e 65,5 gradi tramite delle calotte sterzo superiori con tre impostazioni di base. Per mantenere un centro di gravità basso e avere dunque un’alta stabilità, il movimento centrale della SJ Evo è sempre ribassato, ma è possibile fare una regolazione fine di 7 mm sul movimento centrale, semplicemente invertendo i nottolini sul giunto Horst.
Non manca la possibilità di montare una ruota posteriore da 27,5″ per una configurazione “mullet” con anteriore da 29″. Serve un diverso link dell’ammortizzatore, disponibile con ricambio, per ottenere questa compatibilità, al fine di non stravolgere la geometria e il funzionamento della sospensione.
Sospensioni ottimizzate
Il travel di 160 mm all’anteriore e 150 mm al posteriore, per gestire ogni ostacolo del terreno, offrendo una costante reattività sui pedali ed efficienza in salita. Il tuning dell’ammortizzatore è il rinomato Rx Tune di casa Specialized, con progressività, pacco lamellare e viscosità dell’olio ottimizzati. L’obiettivo: massima confidenza e controllo, ovunque.
Il rapporto di leveraggio della nuova Sj Evo deriva dall’approccio progressivo adottato sull’ultima iterazione della rinomata Enduro. Questa è la chiave per fornire sensibilità sui piccoli urti, un buon supporto a metà escursione, e una corsa completa ma controllata quando si gestiscono gli impatti più violenti. Il rapporto di leveraggio ottimizzato rende anche più facile perfezionare l’ammortizzatore per adattarlo alla cinematica.
Prendendo sempre spunto dalla cinematica della Enduro, la traiettoria dell’asse posteriore della nuova Stumpjumper Evo segue gli stessi principi. L’asse si muove all’indietro nel primo terzo della corsa, verticalmente a metà prima di formare un arco in avanti verso il fine corsa. Nello specifico, nella prima parte del travel consente alla ruota di “oscillare” all’indietro con l’arrivo dell’urto, diminuendo il rallentamento e quindi mantenendo la velocità. Man mano che aumenta l’escursione (quando in genere non si pedala) il movimento in avanti dell’asse scollega le forze della catena da quelle della pedalata, consentendo alla sospensione di comprimersi in modo indipendente in base all’input del tracciato affrontato.
Massima rigidità e dettagli unici
Per essere un tutt’uno con la bici serve ottenere il giusto grado di comfort/flessibilità del telaio. Il telaio è di tipo Sidearm, con l’inconfondibile rinforzo asimmetrico sul lato destro dell’ammortizzatore, tra il tubo orizzontale e il piantone. Una parte integrante del telaio, che riduce al minimo la torsione e permette di armonizzare il funzionamento del triangolo e del carro. Il design Sidearm non solo offre la qualità di guida desiderata, ma lo fa utilizzando meno materiale possibile, rendendo il frameset robusto, reattivo e particolarmente leggero.
La porta SWAT della Stumpjumper Evo, già presente sul precedente modello, si evolve. Basta sempre sganciare il fermo e ruotare il portaborraccia verso l’esterno per aprire il vano portaoggetti nel tubo obliquo, che ora offre il 15% di spazio in più rispetto a prima. Uno spazio abbastanza spazio per inserire una sacca d’acqua, appositamente progettata, o alcune camere d’aria e una giacca antipioggia, o ancora degli snack. Poiché è stato possibile personalizzare il layup della fibra di carbonio, mettendo il materiale dove è meccanicamente utile, è stato progettato questo vano portaoggetti di facile accesso senza compromettere la resistenza o la rigidità del telaio.
Pneumatici dedicati
La Stumpjumper Evo si presenta con una nuova e versatile combinazione di pneumatici Eliminator/Butcher. Il primo, montato al posteriore, è dotato della mescola T7 che offre durata, robustezza e precisione a un modello già aggressivo ma ad alta scorrevolezza. Davanti, un Butcher con la mescola T9 offre il massimo dell’aderenza, trazione, controllo del rimbalzo e smorzamento sui piccoli urti.
Il peso conta
Tutto bello, ma quanto pesa? Sì, perché gomme aggressive pesano di più, così come i componenti più robusti, dovendo portare la bici in salita, la massa in eccesso diventa un limite. Così il peso del telaio – in misura S4, compresi ammortizzatore, tutta la viteria, link, carbon extension, protezione sull’obliquo e batticatena, asse mozzo e morsetto sella – è stato ridotto a 2.750 g, ma senza scorciatoie: leggerezza sì, ma senza compromettere performance e solidità, sia in salita sia in discesa.
Gli allestimenti
Tre sono gli allestimenti per la nuova Stumpjumper Evo: S-Works venduta a 10.490 €, Expert da 5.499 €, e Comp da 4.499 €. Qui sotto le immagini con tutte le specifiche.
Info: Specialized
[fonte: comunicato stampa]