L’amicizia può essere inespressa, ma viene sempre percepita
Nato negli anni ’70 e con un padre un po’ burbero, di solito mi è difficile parlare di argomenti sdolcinati come l’amore o l’amicizia, o di qualsiasi argomento che implichi “sentimenti” o “emozioni”. Per i duri e in qualche modo repressi come me, questi argomenti sono così importanti da dover essere tenuti stretti, e discutere apertamente di questo tipo di cose in compagnia può risultare fastidioso o addirittura insincero. Affrontare il tema dell’amicizia in questo post sembra quindi equivalere a stendersi sul proverbiale divano di pelle e a fare il classico discorso freudiano con un analista su come il mio primo giorno di asilo continui a perseguitarmi inconsciamente mentre resisto alla dura realtà della mezza età.
Ma più invecchio e più sopravvivo alle esperienze, più mi rendo conto di quanto l’amicizia sia stata fondamentale per ogni cosa significativa della mia vita.
Quando elimino tutti i detriti quotidiani della vita moderna, tutte le vuote schifezze commerciali e le inutili assurdità del mondo del lavoro, l’amicizia è una delle “cose che contano”.
In nessun altro luogo questo è più vero che nella mountain bike, il cui tessuto è praticamente intessuto con le fibre dell’amicizia. Sebbene questo sport rappresenti molte cose per molte persone, per la maggior parte di noi incarna un forte senso di comunità, di avversità e trionfi condivisi. Che si tratti dei legami che durano tutta la vita e che si formano durante le avventure di più giorni nella natura selvaggia o della semplice soddisfazione di bere qualcosa dopo il giro con gli amici, l’amicizia è un pilastro della nostra passione. Eppure raramente sentiamo il bisogno di parlarne. Nonostante questo, rimane uno dei nostri maggiori punti di forza come gruppo, che emerge in ogni storia di collaborazione e condivisione in mountain bike.
Storie che ognuno di noi ha vissuto almeno una volta, in piccolo o in grande. Dall’improbabile percorso di un affiatato gruppo che ha lottato per mantenere viva la mountain bike in un ambiente a rischio di antropizzazione, alle inaspettate collaborazioni tra fazioni un tempo rivali che hanno innescato una sorprendente e attesa maturazione nella costruzione di bike area di livello assoluto. Passando per il semplice e comune darsi una mano nel riparare al volo una gomma bucata lottando contro l’inesorabile calar del sole, il tutto su una base di amicizia.
Anche se è tacita, è sempre sottintesa.
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