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Trek Session si rinnova con un occhio al passato

di - 08/04/2021

Trek Session 2021 - cover

Arriva l’ultima erede di una dinastia vincente, Trek Session 2021 incarna i principi di una delle bici più dominanti nella storia della downhill mondiale alzando una volta ancora l’asticella per prestazioni e personalizzazione.

Trek Session: la storia di un mito

Trek Session 77 - 2005
Trek Session 77 – 2005

Tutto è iniziato nel 2005, con la prima Session 77, in realtà una freeride con 7″ (180 mm) di travel alla ruota posteriore e anteriore. Quelli erano gli anni della Trek Diesel, l’arma per la discesa introdotta nel 2003 e caratterizzata da una sospensione single pivot con fulcro alto e rinvio per la catena.

Tre anni più tardi (siamo nel 2006) viene introdotta la prima e vera Session da discesa, basata su un sistema single pivot, sempre con fulcro alto e rinvio della catena. Session 10 (questo il nome) conquista numerosi podi e vittorie in World Cup e ai Mondiali, portando la britannica Tracy Moseley alla conquista dell’oro iridato nel 2010.

Trek Session 10 - 2006Nel 2011 arriva il prototipo con telaio in fibra di carbonio della Session che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi 10 anni, subito vincente in Coppa del Mondo, fino alla stagione perfetta di Rachel Atherton – altra britannica che la legato il suo nome a Trek per molto tempo – nel 2016: vinte tutte le gare tra World Cup e Mondiali.

Ma la storia della Session non è fatta solo di velocità pura e corsa control il tempo, infatti, anche nel mondo del Freeride e dello Slopestyle ha lasciato il segno, in mano ad assi come i canadesi Brandon Semenuk – tre trionfi alla mitica Red Bull Rampage, nel 2008, 2016 e 2019 – e Brett Rheeder, nel 2018. L’ultimo acuto di questa versatile arma da gravity è dell’anno scorso, con il trionfo del britannico Reece Wilson ai Mondiali DH di Leogang (qui il nostro report per rivivere la sua impresa).

Trek Session 2021 - biciTrek Session 2021: ancora più evoluta

Il marchio statunitense non dorme sugli allori e ha deciso di rinnovare una delle downhill più longeve e vincenti di sempre. L’estetica è quella del modello introdotto nel 2018, mantenendo la sospensione a quadrilatero articolato con giunto ABP ma apportando numerose migliorie, alcune ispirate al passato.

Cosa cambia? Il triangolo anteriore ha un reach più lungo sulle tre taglie, il Flip Chip sull’attacco basso dell’ammortizzatore sul telaio permette di variare la progressività della sospensione posteriore, montando diverse coppe della serie sterzo è possibile variare la geometria oltre ad adattare il telaio a tre diverse configurazioni per il diametro ruota (29″ di serie, altrimenti mullet 29″/27,5″ o 27,5″), per finire ritroviamo il fulcro principale alto con il rinvio della catena (scoprite cosa significa per una sospensione leggendo la nostra guida qui).

Trek Session 2021 - fulcro altoPerno alto

Trek ha deciso di collocare il fulcro principale più in alto, adottando un approccio sempre più diffuso nel settore, per motivi evidenti. La sospensione ha una risposta più fluida e morbida, per una trazione migliorata. In particolare, grazie alla traiettoria ruota con arco più arretrato, migliora lo scavalcamento degli ostacoli di grossa entità, noti come ‘squared-edge bump’.

Trek dichiara un arretramento che aumenta da un minimo di 12 a un massimo di 25 mm, assecondando la forza generata dagli urti invece che contrastarla, mantenendo così lo slancio acquisito. Ma non sono tutte rose e fiori, perché l’aumento della distanza tra asse della corona anteriore e perno ruota posteriore porta a un naturale allungamento della catena che provoca una tensione.

Trek Session 2021 - rinvio catenaRinvio catena

Si tratta del contraccolpo sui pedali, noto come Pedal Kickback, fenomeno che abbiamo approfondito qui. La nuova Trek Session adotta un rinvio della catena su una puleggia alta, che fa passare la catena vicino al fulcro principale della sospensione. Così si riduce notevolmente l’allungamento della catena e i suoi effetti negativi sull’efficienza del retrotreno ammortizzato. Il Pedal Kickback passa dal 15-27% del modello 2018 al 5-8% di quello attuale.

Trek Session 2021 - Mino LinkMassima personalizzazione

La geometria rimane personalizzabile secondo i percorsi affrontati e lo stile di guida del biker, ma non solo. Il nuovo Mino Link permette di regolare la progressione della sospensione posteriore, con una curva più sostenuta (25%) per le discese più fluide e veloci, e una più lineare (20%) per quelle più tecniche o comunque per l’utilizzo in bike park.

La personalizzazione non finisce qui, perché pur nascendo per ruote 29er la nuova Session è compatibile con setup misto Mullet (anteriore da 29″ e posteriore da 27,5″) o 27,5″ nel caso si prediliga la maneggevolezza alla stabilità pura. Nel primo caso si mantiene il classico Mino Link (quello tra foderi alti e rocker arm della sospensione) nella posizione Low, nel secondo si sposta su quella High, nel terzo invece è necessario agire anche sulle coppe eccentriche della serie sterzo.

Geometria rivista

Il lavoro dei designer Trek è stato profondo, rivedendo il dimensionamento delle taglie, ora basate sulla quota di reach, per adattarsi meglio allo stile di guida del biker: misura superiore per maggiore stabilità alle alte velocità, o inferiore per una guida ancora più svelta e intuitiva. Le tre misure R1, R2 e R3 sono più lunghe, con rispettivi aumenti del reach di 25, 30 e 34 mm rispetto al modello in carbonio del triennio 2018-2020 (ora rispettivamente 440, 465 e 495 mm).

Le tre misure hanno anche quote specifiche per il carro posteriore, che aumenta proporzionalmente con il reach: la distribuzione del peso è più omogenea a prescindere dalla taglia del telaio. Si va da 439 mm di R1 a 452 mm di R3, passando per 445 mm di R2. Il modello in carbonio precedente aveva invece una lunghezza fissa di 453 mm.

Queste le altre quote fondamentali: angolo sterzo di 63°, angolo sella di 61°, altezza del movimento centrale di 350 mm, distanza tra asse ruota anteriore e piastra superiore della forcella di 600 mm (200 mm di travel, offset di 56 mm).

Dettagli che contano

Tra i dettagli degni di nota: la protezione rimovibile per la parte inferiore del tubo obliquo, a tutta lunghezza in plastica a doppia densità, e rimovibile; la protezione, sempre in plastica a doppia densità, per il fodero basso lato trasmissione; il passaggio dei cavi migliorato, con opzione interna o completamente esterna.

Trek Session 2021 - telaioGli allestimenti

Due sono i montaggi a catalogo, più l’opzione telaio con ammortizzatore. Tutti condividono il frameset in lega leggera Alpha Platinum.

Trek Session 9 MY21
Trek Session 9 – 7.199 €

Session 9 (forcella Rock Shok Boxxer Ultimate e ammortizzatore Rock Shox Super Deluxe Ultimate Air, trasmissione SRAM X01 DH, freni SRAM Code RSC, ruote Bontrager Line DH) ha un peso dichiarato di 16,32 kg e un prezzo di 7.199 €.

Trek Session 8 MY21
Trek Session 8 – 5.149 €

Session 8 (forcella Rock Shox Boxxer Select+ e ammortizzatore Fox Van Coil, trasmissione SRAM GX DH, freni SRAM Code R, ruote Bontrager Line DH) ha un peso dichiarato di 16,87 kg e un prezzo di 5.149 €.

Trek Session frameset MY21
Trek Session frameset – 3.099 €

Il kit telaio, con ammortizzatore Fox Van Coil e coppe eccentriche della serie sterzo, pesa 5,22 kg e costa 3.099 €.

Info: www.trekbikes.com/it/it_IT/

[fonte: comunicato stampa | foto: Trek Bikes]

Loris Vergier si unisce alla famiglia Trek

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.