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Tromso Skyrace, una gara speciale

di - 07/08/2017

“E’ un’emozione unica arrampicarti con un branco di renne che pascolano per la montagna, non mi era mai capitato”. Sono le prime parole del britannico Jonathan Albon, vincitore dell’edizione 2017 della Tromso Skyrace, seconda tappa delle World Series di skyrunning dedicata alle prove extreme. La gara norvegese, allestita dai due grandi campioni Killian Jornet e Emelie Forsberg, ha visto il londinese da anni residente proprio in Norvegia conquistare la vittoria in 7h01’01” dopo una gara percorsa tutta in testa, contenendo nel finale il ritorno del nepalese Bhim Gurung, reduce dalla vittoria nella Royal Ultra Skyrace che ha chiuso a 7’57”, poi una sfilza di francesi con Michel Lanne sul terzo gradino del podio a 26’25” davanti a Fabien Antolinos, vincitore dell’ultima North Face Lavaredo Ultra Trail, a 31’05” e a Reynaud Gael a 31’45”.

Jonathan Albon, vincitore sulle montagne norvegesi dov’è di casa (foto Ian McCorless/organizzatori)

Seconda vittoria nella challenge Extreme e conquista matematica del trofeo per la spagnola Maite Maiora, che dopo il successo in Piemonte ha dominato anche la gara norvegese a dispetto di problemi in discesa per i sassolini che le erano entrati nelle scarpe. 8h21’21” il suo tempo finale con l’olandese Ragna Debats seconda a 4’22” e la connazionale Nuria Picas terza a 17’56”. Fuori dal podio la prima delle locali, Malene Blikken Haukoy a 36’24”. Terza e ultima prova della sezione Extreme il 17 settembre con la Salomon Glen Coe Skyline.

In anticipo rispetto alla gara lunga si era disputata la Blamann Vertical, tappa del World Circuit di vertical kilometer, dove il successo non è sfuggito al padrone di casa, il campione del mondo della specialità Stian Angermund-Vik che in 36’59” ha prevalso per 47” sul francese Alexis Sevennec. Molto più staccato il terzo, lo svizzero Pierre Mettan a 3’38”. Norvegia padrona anche fra le donne con Eli Anne Dvergsdal prima in 45’58” davanti alla svedese Forsberg, organizzatrice dell’evento, battuta per un solo secondo. Terza posizione a 1’23” per la connazionale Therese Sjursen.