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Valseriana e Val di Scalve a misura di gravel

di - 14/10/2022

Valseriana e Val di Scalve gravel - cover

La bici da gravel, nella sua declinazione più pura e turistica, diventa un mezzo straordinario per la scoperta del territorio, e in Valseriana e Val di Scalve l’hanno capito benissimo.

Il gravel biking è l’ultima tendenza del moderno ciclismo. Si tratta di un’interpretazione ancora in maturazione ed evoluzione, spinta dall’approccio cicloturistico – il bikepacking – da una parte e da quello agonistico dall’altra. Non per niente l’UCI ha organizzato i primi Mondiali Gravel in Veneto (qui il nostro report).

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La piazza antistante il famoso orologio planetario di Clusone, punto di partenza dei tour in Valseriana e Val di Scalve

Tra monti e laghi

Noi ci concentriamo invece sulla bici da gravel come strumento ideale per andare alla scoperta di natura, storia, cultura, e tradizioni enogastronomiche. Nel caso specifico di quella valle alpina che si snoda da Bergamo verso nord-est per circa 60 km, seguendo il corso del fiume Serio. All’altezza di Clusone, uno dei centri principali, la valle si dirama verso nord seguendo il Serio fino alla sua sorgente, mentre prosegue verso nord-est attraversando una conca d’origine glaciale fino a una delle zone più suggestive, il Passo della Presolana.

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Magnifica vista sul Lago d’Iseo

Il Pizzo della Presolana, molto scenografico, rappresenta anche in confine naturale tra la Valseriana e la Val di Scalve, attraversata dal torrente Dezzo e altra protagonista del nostro tour di tre giorni in sella alla gravel bike. Un’esperienza che si è rivelata esaltante, in un’area generalmente associata al ciclismo su strada o MTB, sconfinando anche nella confinante Val Vertova e scendendo verso le sponde bergamasche del Lago d’Iseo.

Le opportunità per divertirsi in gravel non mancano, sia seguendo gli itinerari messi a disposizione dall’Associazione Promoserio ETS (trovate il link in coda al post) sia seguendo l’ispirazione, sfruttando la magnifica ciclabile della Valseriana come una sorta di casella del via.

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La ciclabile della Valseriana segue il percorso della vecchia ferrovia, come testimoniano alcune vecchie stazioni

Tre tour alla scoperta di Valseriana e Val di Scalve

Noi abbiamo solo assaggiato una parte di quanto di bello e appagante offrono queste vallate bergamasche per il turista sportivo. La proposta “ufficiale” conta tre itinerari studiati per le bici gravel, ma affrontabili anche in sella a una MTB o una e-bike. In ogni caso, sono tour fuori dalle rotte ufficiale, con una buona dose di sfida ma soprattutto divertenti da pedalare, mentre si gode della natura rigogliosa e della ricca storia locale.

Gli itinerari sono ben caratterizzati, diversi tra loro per spunti sportivi, storico-culturali, e naturalistici. Promoserio ha creato il brevetto Gravity Gravel per chi decide di affrontarli tutti e tre. Ovviamente non si tratta di un’impresa puramente sportiva, infatti quello che più conta sono lo spirito d’avventura e di condivisione con i propri compagni di pedalata.

Qui trovate tutte le descrizioni dei percorsi gravel in Valseriana e Val di Scalve, comprese le tracce GPS scaricabili in formato GPX: www.valseriana.eu/gravel/

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Pedalando lungo i campi di mais rostrato rosso – foto: Carlo Brena

Circuito Laghi: 65,5 km, 1.520 m, 5h30m

Si parte dalla piazza antistante lo storico orologio planetario di Clusone e si pedala ai piedi del Monte Polenta, respirando i campi del mais rostrato rosso fino a Rovetta. Si attraversano poi i 128 m del Ponte Vecchio, il primo in cemento armato a struttura leggera costruito in Europa, che ricorda l’iconico Bixby Creek Bridge della California.

Arrivati a Cerete Alto, una ripida scorciatoia porta all’antico mulino di Cerete Basso. La sponda destra del torrente Borlezza cela un segmento molto piacevole in strada bianca fino al bivio per il Santuario della Madonna della Torre, commissionato da Carlo Magno nell’801, per proteggere la sua cacciata dei Longobardi.

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Salendo verso il punto panoramico da cui ammirare il Lago d’Iseo

Arriva il primo lago, quello di Gaiano, una perla nascosta: è il più piccolo di bassa quota della Lombardia e si scopre abbassandosi sul manubrio tra le frasche. Il Lago d’Iseo è certamente più conosciuto. Per i geologi, la sponda Bergamasca è un’enciclopedia a cielo aperto, con affioramenti simbolo delle Prealpi, come le argilliti di Riva di Solto. La strada asfaltata tra Riva di Solto e Lovere imita le sponde del lago per darci l’illusione di poter pedalare sull’acqua. Pareti ripide a sinistra e acque del lago a destra, spesso separate solo da un muretto in cemento.

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La bella ciclopedonale che costeggia il Lago d’Iseo per un lungo tratto

Da Lovere, iscritto al club dei “borghi più belli d’Italia”, si sale poi su strade ripide e direttissime. Ogni tanto una sosta è d’obbligo, non solo per rifiatare ma anche e soprattutto per voltarsi indietro e ammirare l’invaso mentre si guadagna quota. Una fatica che sarà ampiamente ripagata dalle viste mozzafiato e prolungate lungo la strada panoramica tra Ceratello e Bossico, a 900 m di quota.

L’anello si chiude con la strada asfaltata principale che riporta in Valle Borlezza dove si riprende la via secondaria della mattina.

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Ciottolato verso la Riserva Naturale Regionale “Boschi del Giovetto di Paline”

Circuito Val di Scalve: 71 km, 2.170 m, 6h30m

Si parte da Onore la Val di Res, sulla sponda destra del torrente Gera, raggiungendo l’abitato di Castione della Presolana, lontano dal traffico tra malghe e baite apparentemente fuori dal tempo. La salita alternativa fino al Passo della Presolana (1.297 m), passante nel centro vivo di Dorga, solletica le pareti massicce e imponenti della Regina delle Orobie.

La “sponda”, una strada ripida e famosa per le tappe e i murales del Giro d’Italia, tra cui anche il celebre passaggio di borraccia tra Bartali e Coppi, ci proietta in Val di Scalve. Dal Dezzo, si sale fino ad Azzone, dove si entra nella Riserva Naturale Regionale “Boschi del Giovetto di Paline”.

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All’interno dei fitti boschi di “pagher”, l’abete rosso, in pieno clima scozzese

I boschi fitti di “pagher”, l’abete rosso, sono il regno della formica rufa, alla quale è pure dedicata una scultura impressionante di Mattia Trotta. All’ombra di questo suggestivo parco, si trovano anche l’antica segheria Furfì, e un percorso geomorfologico che rivela le azioni dei ghiacciai ancora visibili sui versanti che delineano le Valli Bergamasche. Una discesa ripida e divertente chiude l’anello all’interno del parco.

Si affronta poi la Sponda in salita, ricordando le imprese dei ciclisti del passato, oppure chi su queste strade è diventato grande, come il Campione di casa Paolo Savoldelli.

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Fresca fonte all’interno dei Boschi del Giovetto di Paline – foto: Carlo Brena

Appena prima di scollinare nuovamente al Passo della Presolana, si devia fino al Salto degli Sposi. La vista è clamorosa e ampia, dominata dal Pizzo Camino. Qui si scopre la leggenda di una coppia di artisti Polacchi, lui musicista lei pittrice, che nell’800 donarono al loro amore l’eternità di un salto nel vuoto.

La strada piacevolmente sterrata e in leggera discesa porta fino ai prati di Castelo Orsetto, ai piedi delle piste da sci del comprensorio del Monte Pora. Da qui la strada riporta a Dorga e scende nuovamente verso Clusone.

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Fitto bosco e traccia stretta… what else?

Circuito Val Seriana: 85 km, 2.190 m, 7h30m (variante facile: 76 km – 1.640 m)

La bella e lunga ciclabile della Valle Seriana segue il tracciato della vecchia linea ferroviaria, come “sbeffeggiando” la vicina strada provinciale trafficata e industriosa, riparandosi prima nella Pineta di Clusone, poi tra le fattorie e da Ponte Nossa sulle sponde del fiume Serio. Si tratta di una ciclabile quasi completamente asfaltata, a parte un tratto di piacevole sterrato.

Si parte da Cene e si sale lungo la Valle Rossa, dapprima su asfalto e poi deviando su sterrato e cemento nel bosco, lungo una strada frequentata da boscaioli.

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Il memoriale a Colzate che ricorda il mitragliamento del treno della Valle Seriana, alla fine della seconda guerra mondiale

Dal passo, una discesa su strada ampia porta fino all’abitato di Ranzanico, dal quale si inerpica la salita alla Forcella di Ranzanico. Il panorama silenzioso sulle Val Cavallina e il Lago di Endine accompagnano la scalata su asfalto ruvido.

Dalla forcella inizia un lungo traverso fatto di saliscendi dolci e pedalabili che aggirano il monte Sparavera. L’antica via della Lana, ampliata nel 1500 per facilitare il transito della pregiata lana della Val Gandino, è una sorta di skate-park per biciclette gravel, con vedute su lago Iseo ed Endine, ampli pascoli, baite in pietra, cavalli, mucche e roccoli verticali.

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Le vestigia storiche non mancano lungo la ciclabile della Valseriana

La Malga Lunga, roccaforte partigiana ed oggi rifugio-museo, ci riporta sull’asfalto, con una bella discesa fino a Casnigo, attraversando la Valle Piana.

Da Colzate si può riprendere la ciclabile e tornare a Clusone, oppure salire fino all’unico Santuario in Italia dedicato a San Patrizio, patrono d’Irlanda. I suoi affreschi e la sua posizione aggrappata a rocce scure a strapiombo valgono la fatica profusa sui pedali. Si prosegue poi fino alla località Barbata, bolla di natura silenziosa al cospetto del severo monte Alben. Qui una mulattiera, e per un breve tratto singletrack da affrontare a piedi tra i caratteristici tabiotti di caccia, portano in Val del Riso, dove si imbocca nuovamente la ciclabile della Val Seriana, direzione Clusone.

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La stretta e profonda Val Vertova merita una deviazione dalla traccia principale – foto: Carlo Brena

Brevetto Gravity Gravel: come ottenerlo

Ecco le istruzioni da seguire per ottenere il brevetto Gravity Gravel:

  • scaricate le tracce .GPX
  • pedalate e condividete le vostre foto sui vostri profili Social con gli hashtag #gravelvalseriana e #valdiscalve, e taggando @valseriana_e_scalve
  • inviate il link a Strava/Komoot/Relive, o altra piattaforma di registrazione/condivisione dell’attività sportiva, alla mail turismo@valseriana.eu
  • entrerete così nelle classifiche dell’albo d’oro, aggiornato ogni anno
  • ritirate presso l’ufficio Promoserio a Ponte Nozza i gadget firmati Gravity Gravel
  • a fine anno sarà indetto un concorso che premierà foto/post più creativo, oltre alla possibilità di partecipare all’estrazione finale tra chi ha concluso tutti e tre i circuiti, vincendo premi tecnici
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Bicigrill e noleggio e-bike a Cene, lungo la ciclabile della Valseriana

Info utili

Quella in Valseriana e Val di Scalve è stata un’esperienza memorabile, grazie al puntuale supporto dello staff dell’Associazione Promoserio ETS e della guida ciclistica locale Franco Zanetti. Le appaganti pedalate gravel, in ambienti suggestivi e carichi di storia, sono state anche una scusa per gustare le prelibatezze locali, tra cui la buonissima polenta di mais rostrato rosso!

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Fondamentale mappa per orientarsi tra le numerose possibilità in bici e non solo

Qui sotto trovate le info utili per organizzare la vostra pedalata gravel in Valseriana e Val di Scalve, comprese le strutture dove abbiamo soggiornato e i ristoranti che ci hanno deliziato il palato con le loro proposte culinarie a cavallo tra tradizione e innovazione.

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Canyon Grail CF SL 7 Race Gold, una gioia per gli occhi e non solo… – foto: Carlo Brena

Un grazie anche a Canyon per aver fornito le bici Grail CF SL utilizzate per scoprire Valseriana e Val di Scalve in modalità gravel. Personalmente ho pedalato la bellissima versione Grail SL 7 Race Gold, con colorazione speciale cangiante con grafiche oro, equipaggiata con trasmissione elettronica wireless SRAM Rival XPLR eTap AXS, ruote DT Swiss GRC 1600 Spline in carbonio, l’esclusivo manubrio integrato Canyon CP07 Gravel Cockpit CF, e il reggisella S15 VCLS 2.0 CF sempre del marchio tedesco.

Qui tutte le info su Valseriana e Val di Scalve

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.