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Alé e il Team Movistar un’altra top partnership

di - 20/12/2019

Il Team Movistar termina il rapporto di collaborazione con il brand scozzese Endura e firma un accordo di partnership con Alé Cycling. La linea da cui deriva la nuova divisa del Movistar Team è la PRR, un classico dell’offerta custom Alé sviluppata insieme ai ciclisti professionisti.

Marco Soler con il nuovo kit firmato Alé Cycling

Si parte dalla linea PRR

La linea PRR è uno dei must di Alé Cycling, fa parte della collezione custom ed è assolutamente disponibile anche per le compagini amatoriali. Questi capi sono caratterizzati da tecnologie e tessuti all’avanguardia. Uno studio attento, anche nei minimi dettagli che vanno dalla vestibilità all’ergonomia. La linea PRR non è una novità in senso assoluto ma rimane un punto riferimento per la categoria.

Una nuova grafica per il team

La grafica della nuova divisa del Movistar Team richiama i colori istituzionali e ormai noti della squadra: l’azzurro è la base, con il bianco che sottolinea i loghi e il blu navy che, grazie al motivo sottile di piccoli punti, struttura la maglia, pur mantenendo una rigorosa eleganza d’insieme. Particolare attenzione è stata data al pantaloncino abbinato, realizzato con tessuti che offrono ottimo supporto muscolare, con un elastico fondo gamba confortevole e non costrittivo. Il tessuto calandrato dei cavalli permette una migliore stabilità sulla sella. Il fondello è di produzione Alé, ed è il modello 4H in microfibra elastica, con schiume di 8 mm di spessore, strategicamente posizionate nei punti di maggior contatto con la sella.

alecycling.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.