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Il Kamut ideale per il pre e post allenamento

di - 27/11/2019

Il grano khorasan KAMUT si distingue tra i cereali antichi per le sue qualità nutrizionali benefiche, una delle componenti alimentare riscoperte negli ultimi anni. Prima di tutto è necessario dire che il Kamut non è privo di glutine. E’ un cereale dalle elevate proprietà, versatile nel suo impiego in cucina e facilmente reperibile.

La qualità Khorasan di questo cereale prende il nome dalomonima regione iraniana, dove viene ampiamente coltivato.

Dieta e alimentazione corretta

La dieta è una componente fondamentale per il benessere di chi svolge attività fisica in maniera continuativa. Le diete e le abitudini alimentari, un corretto apporto energetico sono argomenti primari che vengono affrontati dalle equipe mediche che seguono i corridori pro.

Il fisico affronta al meglio la prestazione sportiva se gli apporti nutrizionali sono frazionati. Prima dell’attività fisica, competizione o training è consigliabile scegliere un primo piatto leggero, possibilmente con poche fibre in modo da limitare l’allungamento della digestione.

Un alimento Completo

Il grano Khorasan KAMUT si rivela un ottimo ingrediente per un primo piatto pre allenamento. Grazie al suo indice glicemico ridotto, la glicemia nel sangue resta a livelli bassi, poiché non pesa sul processo di digestione. Il Kamut è inoltre una fonte di carboidrati (68,2%). Ha un alto contenuto di selenio, fondamentale per la riduzione dell’affaticamento durante la performance.

Grazie alla sua elevata digeribilità, il grano khorasan KAMUT è un componente ideale anche per un secondo piatto al termine di una sessione di allenamento. È inoltre una fonte eccellente di magnesio, zinco e vitamine del gruppo B, fondamentali micronutrienti da reintegrare dopo un’intensa attività fisica. Il Kamut contiene una buona quantità di proteine ad elevata disponibilità, poco più del 17%.

Per le sue caratteristiche nutrizionali e la sua alta digeribilità, il grano khorasan KAMUT è particolarmente adatto a chi pratica attività sportive e conduce una vita attiva”. Ci spiega la dott.ssa Simonetti, biologa e ricercatrice dell’Università di Bologna.

“Uno studio e ricerca, condotti su una squadra di basket di semi-professionisti, ha dimostrato che dopo l’integrazione nella loro dieta di grano khorasan KAMUT, il cortisolo, ormone con effetto catabolico, non ha subito variazioni significative. Al tempo stesso, questo studio ha rilevato un aumento del testosterone, responsabile della stimolazione del processo anabolico di crescita dei muscoli scheletrici. Questo è un aspetto molto positivo per chi pratica attività fisica in maniera continuativa, poiché il grano khorasan KAMUT supporta significativamente l’apparato muscolo scheletrico”.

Il Kamut è anti infiammatorio

“Un altro risultato significativo emerso dallo stesso studio riguarda lo stato infiammatorio. Alcune citochine proinfiammatorie sistemiche sono diminuite solo dopo una dieta a base di grano khorasan KAMUT. Questo conferma alcune evidenze scientifiche di studi precedenti in merito alle proprietà anti-infiammatorie. Al contrario, il consumo di grano moderno non offre protezione contro lo stress ossidativo e può determinare un elevato grado di infiammazione nell’organismo.

L’introduzione nella dieta del kohrasan KAMUT apporta dunque benefici a livello digestivo, a livello sistemico e contribuisce a garantire un ottimo equilibrio psicofisico” conclude la dott.ssa Simonetti.

a cura della redazione tecnica, grazie al contributo di Bpress.it

 

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.