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Le nuove ruote polivalenti Campagnolo WTO 33

di - 29/01/2020

Campagnolo lancia la sua ruota polivalente, un prodotto che nasce per essere sfruttato a pieno a prescindere dal contesto ambientale e dalla caratteristiche del corridore. Prima di tutto, WTO, acronimo che stà per Wind Tunnel Optimized.

WTO un progetto votato all’aerodinamica

WTO è l’ultima piattaforma, in senso temporale, che nasce dall’azienda veneta e che si riferisce in modo specifico alle ruote top performance. Per disco e in versione tradizionale, le WTO nascono con forti concetti sviluppati nella galleria del vento, dove ogni singolo componente della ruota è stato ottimizzato per migliorare le performances aerodinamiche della ruota, dalla penetrazione dello spazio, alla scorrevolezza ma anche ad una buona praticità in fatto di manutenzione. Abbiamo parlato di piattaforma, si perchè le Campagnolo WTO 33 si aggiungono alle 45, 60 e 77 cifre che identificano il prodotto e il profilo del cerchio. Le caratteristiche principali con un rim full carbon 2-Way-Fit, quindi tubeless ready con canale largo 19 mm (26,1 mm esterno/esterno). Raggiatura G3per la ruota posteriore e anteriore per la versione disco, G3 posteriore e radiale per l’anteriore nella versione rim brakes. I mozzi sono in alluminio con cuscinetti ceramici USB.

Parlando di numeri

I vantaggi della nuova configurazione sono concreti: i test in galleria del vento, svolti in fase di sviluppo, hanno consentito di ottenere risultati estremamente significativi per una ruota a basso profilo. Il vantaggio registrato rispetto ad una ruota non ottimizzata dal punto di vista aerodinamico è di 7,5 watt a 45 km/h. Parliamo di 1485 grammi dichiarati nella versione disc brake. Due le livree cromatiche disponibili, al prezzo di listino di 2160 euro.

campagnolo.com

 

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.