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Stages Power LR Shimano Ultegra R8000

di - 30/03/2018

Stages Power LR, il misuratore di Stages Power con la rilevazione bilaterale e differenziata. Affidabile e versatile, semplice da usare, il misuratore di Stages può essere usato anche in maniera indipendente con i sensori separati. Power LR di Stages è il misuratore di potenza che si basa sulla piattaforma Shimano di ultima generazione, R8000 per quanto riguarda la versione Ultegra (quella da noi provata), R9000 in merito al pacchetto Dura-Ace.

LR, left and right, permette di rilevare il wattaggio espresso dai due arti in modo separato, grazie ai sensori, divisi tra loro. Quello dal lato libero riprende il design (simile) utilizzato in passato (versione 2017): faccia all’interno della pedivella. Quello dal lato delle corone è una sorta di piccola gabbia, con la faccia interna tra corona e braccio e il contenitore della batteria ben visibile dall’esterno (facile da aprire in caso di sostituzione della batteria CR2032).

Entrambi i sensori, rispetto al passato, sono stati dotati di un led che si illumina una volta in movimento. Un nuovo cuore: Power LR, se comparato con il modello più anziano, adotta un accelerometro aggiornato in aggiunta d un giroscopio, soluzione che permette una migliore risoluzione della cadenza. Non cambia la dotazione del doppio protocollo di trasmissione dati, Ant+ e Bluetooth Smart, oltre all’integrazione dell’NFC Tap. Quest’ultimo dettaglio permette la connessione di LR con tutti i dispositivi mobili, in modo da interfacciare il prodotto con gli smartphone di ultima generazione e connessione diretta alle app di gestione StagesPower e StagesLink.

Aspetto molto interessante è la possibilità di utilizzare Stages Power LR come pacchetto completo, oppure con il solo sensore destro, abbinato ad una pedivella Shimano standard sinistra e viceversa.

stagescycling.com

Stages è di fatto il power meter che ha aperto a tutti l’accesso alla categoria dei misuratori di potenza. Consideriamo Power LR, la naturale evoluzione dalla versione Power (rilevatore singolo), un passo obbligato per un mercato che, dopo l’approccio iniziale, ricerca strumenti sempre più precisi e affidabili. Il concetto di Stages è tanto semplice quanto efficacie: produrre un misuratore non troppo costoso, sfruttando una tecnologia facile da applicare (quella degli accelerometri), su pedivelle già testate dagli stessi marchi produttori. Noi abbiamo provato e la stiamo utilizzando a tutt’oggi, la versione LR su piattaforma Shimano Ultegra R8000. Destro e sinistro combinati tra loro, oppure solo destro, o solo sinistro: sembra un gioco e invece è un valore aggiunto non da poco.

Semplice da montare, gli standard rimangono gli stessi della guarnitura Shimano Ultegra tradizionale, adotta i medesimi ingombri. Esiste però un’eccezione: il sensore del braccio senza corone non è compatibile con i frame che hanno il freno caliper posizionato tra i foderi bassi del carro posteriore e la scatola del movimento centrale. In questo caso la soluzione è usare il sensore presente dal lato corone. Nel corso del nostro utilizzo, con differenti condizioni di meteo, temperature altalenanti e asfalto sporco, ci è parsa migliorata, ad oggi ottimale, la rilevazione costante dei dati e la tenuta waterproof. Rispetto alle versioni più anziane con sensore singolo, LR è maggiormente lineare, particolare che si nota quando vi è un cambio repentino del ritmo di pedalata. Il peso da noi rilevato, batterie incluse è di 718 grammi, il pacchetto standard ha un valore dichiarato di 690 g.

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.