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4 chiacchiere con Francisco Goya

di - 25/12/2015

Come più volte abbiamo scritto, la nostra missione è anche quella di viaggiare per toccare con mano le varie realtà del mondo del Windsurf per proporvi dei contenuti unici sia sul magazine che sul web. Durante la nostra incursione a Maui abbiamo avuto il modo di intervistare diversi personaggi. Vi proponiamo la nostra seconda intervista: Francisco Goya che ci racconta tutte le novità 2016 delle tavole Goya.

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La vita a Maui è scandida da precisi ritmi, e dopo pochi giorni diventi complice del Aloha Time, tutto scorre più lentamente… e forse per questo motivo riesci ad apprezzare maggiormente le cose e concentrarti meglio. Non c’è dubbio che Maui sia un posto magico.
Come ogni mattina passo alla Cannery per un saluto veloce ai ragazzi. E come ogni mattina incontro Francisco Goya che da il benvenuto a chiunque varchi la soglia del suo negozio/quartier generale. Gli chiedo se ha tempo per una intervista… ma c’è la coda di persone che vogliono farsi fare un autografo da lui, una foto o anche scambiare 4 chiacchiere. Non lo vogliamo distrarre dai suoi impegni di “public relation” e ci accordiamo per tornare dopo… ma comunque ancora una volta prima di andare ad Hookipa a fare Windsurf (esattamente come il giorno prima per Keith Teboul). Anche oggi alle 12:00 ritorno alla Cannery e Francisco mi aspetta per iniziare l’intervista.

 

Ciao Fransisco! Quali sono le novità per quanto riguarda le tavole Goya del range 2016?
Ciao. Quest’anno abbiamo realizzato una nuova gamma Quad, ridistribuendo meglio i litraggi a seconda della richiesta di mercato. Anche il profilo delle tavole è stato cambiato leggermente. Il tutto infatti è configurato in modo che il rider riesca a stare leggermente più arretrato, sulla poppa, avendo così anche più controllo e gestire meglio la velocità generata. In generale, infatti, cerchiamo sempre di realizzare tavole che siano sempre più veloci e controllabili, in modo da lasciarti libero di sbizzarrirti sull’onda.
Logicamente, essendo tutto collegato, sono state introdotte anche altre piccole variazioni ma, in generale, si potrebbe dire che il tutto sia stato regolato fino nei minimi dettagli ed io non ne sono mai stato così soddisfatto. A volte resta qualche dettaglio insoluto per la mancanza di tempo, ma ora che abbiamo introdotto questo ciclo di ricerca e sviluppo di 2 anzichè 1 anno, riusciamo a testare a fondo ogni idea e minimo dettaglio, arrivando al prodotto finale proprio come l’avevamo pensato. Così facendo, poi, anche i rider hanno più tempo per sperimentare e dare un feedback più dettagliato, ottenendo così un prodotto superiore.
Abbiamo anche cambiato completamente le tavole della gamma FreeWave, seguendo la stessa direzione delle Quad, sempre più veloci, manovrabili e facili da far curvare. Per anni non riusciva a far conciliare i due aspetti, dato che richiedevano modifiche quasi opposte. Dopo anni e svariati prototipi, sono emerse alcune tavole “magiche”, che erano effettivamente più veloci e facili da far curvare! Durante gli anni, ho sempre cercato questo fattore “magia”, chiamato così proprio perchè sia difficilissimo da trovare ma ora penso di aver trovato questa combinazione fuori dagli standard. Queste nuove tavole, infatti, hanno tutta la stabilità ed il comfort che si possano volere, ma sono comunque iper eccitanti e divertenti da surfare. Sono molto soddisfatto dei risultati sia per la linea Quad che FreeWave.
Quest’anno, inoltre, abbiamo anche incorporato la linea FreeRace. Affiancata alla linea Carrera, infatti, quest’anno c’è anche la Bolt. Io stesso facevo racing al tempo e sono quindi molto contento di aver potuto aggiungere queste tavole al nostro range, in modo che chiunque si possa divertire come me. Stiamo inoltre progressivamente avvicinandoci anche al mondo del racing, in modo da coinvolgere sempre più gente ed offrire prodotti per ogni condizione.
Abbiamo inoltre aggiunto un’altra misura, 89 litri, al range di tavole Freestyle, oltre alle già esistenti 99 e 107. Eravamo molto contenti della performance del 99, quindi ne abbiamo fatto una versione in scala più piccola per avere ancora più controllo quando c’è vento forte e per i rider più leggeri. Ovviamente è altrettanto leggera, planante e facile da usare ed è proprio questa combinazione che permette al rider di concentrarsi al massimo sulle manovre che vuole fare.

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Goya 2016 Custom

Che tavole usa personalmente Fransisco Goya quando esce ad Ho’okipa?
Quest’anno penso che utilizzerò entrambe le tavole wave, sia Quad che Thruster. Una infatti è più pin-tail e veloce, mentre l’altra genera più proiezione down the line. Tra le due riesco così a sfruttare al meglio qualsiasi condizione ad Ho’okipa. Se fossi obbligato a sceglierne una sola, allora punterei sul Quad.

Quanti litri?
Adesso di più rispetto a qualche anno fa, in cui a malapena arrivavo a surfare con tavole sopra i 70 litri. Sebbene il mio peso sia rimasto costante, l’evoluzione delle tavole permette di divertirsi molto di più ed avere anche tavole molto più maneggevoli, con quasi 10 litri in più! Così facendo, poi, si riesce anche a muoversi facilmente sul lineup, scegliendo l’onda che vuoi. Quest’anno, infatti, utilizzerò la 74L, pesando 76 kg.

Per un rider normale, in condizioni europee, che tavola consiglieresti?
Il Freewave è più indicato a questo tipo di utilizzo, anche se ho sempre voluto cambiare questa concezione di esclusivamente onshore o esclusivamente sideshore.
Quando facevo ancora le gare, infatti, ricordo che spesso uscivo ad Ho’okipa con la tavola onshore che usavo a Pozo ed andava alla grande e viceversa. Penso quindi che l’idea principale, che è anche quella su cui si basa il nostro marchio, sia quella di semplificare il tutto il più possibile, realizzando prodotti performanti e funzionali in qualsiasi condizione. Non si tratta tanto di aver tante tavole specifiche e limitate, quanto tavole polivalenti e divertenti. Dovresti essere tu a decidere il materiale che ti piace e non le condizioni che ti dettino se usare una 4 stecche o 3 stecche. Se ti piace la 3 stecche, noi dobbiamo realizzarla in modo che vada bene sia in onshore che side che off, in modo che il cliente ne sia sempre soddisfatto. Stesso discorso per le tavole. Ogni rider è diverso ed ha il suo stile e le sue preferenze in surfata, usando la vela armata diversamente, quindi sono tutte combinazioni uniche. Il mercato richiede che le tavole vengano “categorizzate” quindi realizziamo le varie linee quad, thruster, freewave, ecc ma il concetto base è sempre che siano tavole funzionali ed il più polivalenti e divertenti possibile. Il rider è sempre l’ago della bilancia, ed è lui che decide in base alle sue preferenze.

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Qual è il vostro bestseller?
Haha stai facendo un po’ troppe domande adesso 😉
Sostanzialmente, la nostra intera linea. È piuttosto distribuita su tutti i modelli ed è molto competitiva sul mercato, perfino sulle tavole freeride, sebbene veniamo percepiti come un brand wave-oriented. Noi però siamo nell’ambiente da ormai 30 anni, dall’inizio del windsurf, quindi sappiamo cosa stiamo facendo ed offrendo al pubblico, anche con le tavole freeride e freerace, che penso andranno alla grande in termini di vendite. Lo scorso anno le abbiamo esaurite. Il nostro obiettivo è garantire il “pacchetto completo”, dagli accessori fino a boma, alberi, tavole e vele.

Cos’è invece “211 Accessories”?
Verrà definito esattamente più avanti durante l’anno ma è una linea di accessori completamente nuova, tra cui anche boma, alberi, accessori ecc. Il 2016 sarà un anno molto eccitante.

Per quanto riguarda le tavole Goya, in quale mercato del mondo siete più forti?
Abbiamo una fitta rete di distributori in tutti i mercati principali e siamo molto contenti di come stiano andando le cose. È una combinazione di fattori. Un anno magari un mercato va meglio, il successivo un altro. Noi abbiamo un occhio di riguardo per il Giappone. Lo scorso anno, sebbene ci sia stato il disastroso terremoto e tutto il resto, abbiamo investito pesantemente, facendo svariati eventi promozionali in zona. A volte semplicemente un mercato performa meglio, a prescindere dalla distribuzione, particolarmente in questo periodo con l’economia in subbuglio e le valute che oscillano. Penso che come brand sia importante capire bene quale sia il nostro lavoro ed è quello di essere il più appassionati possibile al nostro sport, in modo da realizzare prodotti di qualità e che tutti possano godersi.

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Goya 2016 Carrera

Qual è il tuo modello “speciale”? Quello per cui magari hai avuto più interesse o più problemi ma che poi ti ha dato maggiore soddisfazione?
Mi piace molto quello che stiamo facendo quest’anno con la linea Surf, che è la nostra tavola da principianti. Sono davvero molto eccitato riguardo i nuovi cambiamenti e le nuove features delle tavole. Ogni volta che le uso mi diverto un sacco!
Stesso discorso anche per le Quad. È difficile però, è come chiedere ad un genitore di scegliere il suo figlio preferito. Io mi sforzo ed amo ugualmente ognuna delle tavole che vengono prodotte, al millimetro. Ogni costruzione, ogni setup di pinne, ogni curva ottiene sempre la mia massima attenzione.

Cosa pensi dei nuovissimi shape con poppa e prua tagliate di netto?
I nostri designs sono sempre stati il più corto e manovrabile possibile, di anno in anno, infatti, tendevano ad accorciarsi sempre più. Per me un ottimo design riesce ad integrare qualcosa di nuovo, ma senza però rinunciare alle features che già erano presenti e piacevano così tanto. Per me questa è la linea d’evoluzione e stiamo quindi cercando una tavola che, anche dopo mesi o anni che l’hai comprata, resti comunque moderna e ti continui a dare la stessa sensazione di piacere e puro divertimento come se l’avessi appena presa.
Noi cerchiamo sempre di lavorare molto sul fattore eccitazione e divertimento del rider, perchè riteniamo che il windsurf sia questo, specialmente per noi che lo viviamo dall’inizio.

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INTERVISTA 4Windsurf
FONTE 4Windsurf n° 168

Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.