La scarpa da bici deve avere per forza la suola full carbon, o comunque in carbonio? La calzatura tecnica per il ciclista deve essere rigida a tutti i costi? Dobbiamo spendere per forza tanti euro per una calzatura tecnica? DPV e le sue Caleus, scarpe da bici con un design moderno e che ha la suola in nylon, ma con delle prestazioni che non ti aspetti per un prodotto di questa categoria.

Un’ottima scarpa a meno di 90 euro
Dalla costruzione in nylon, con inserti in TPU e predisposizione con la tacchetta a tre fori per la suola, si passa alla tomaia in microfibra, con inserti in mesh. Qui non ci sono cuciture e riporti di materiale. Si notano spessori ridotti e un doppio sistema per la ritenzione: rotore singolo A-top e velcro anteriore, un complesso che facilità la chiusura e limita il peso.

Non ci sono costrizioni per il piede
Il rotore superiore, disassato rispetto al centro naturale della scarpa e l’incrocio del cavo (che si sviluppa verso l’avampiede), permette di assicurare la scarpa e al tempo stesso di distribuire le pressioni, che si allargano in quattro direzioni. Inoltre il velcro, permette di controllare il volume della tomaia, che comunque ha sempre una certa abbondanza. Davvero eccellente il prezzo, 89,95 euro. La Caleus è disponibile in tre combinazioni cromatiche e con numeri compresi tra il 40 e il 47.

Le nostre impressioni
Al di là delle preferenze, degli aspetti soggettivi e della possibilità di spesa, focalizzandosi sulla resa tecnica, la Caleus è una calzatura che offre spunti i feedback ben oltre la media della categoria, segmento che non è quello che delle scarpe con la suola in carbonio.

Identificare il prodotto
Il soggetto non è la rigidità della suola, ma un prodotto DPV pensato per un utilizzatore che ha necessità di essere comodo, una calzatura facile da usare e da sfruttare, che non sacrifica il design e che sia anche moderna.

DPV, prezzo contenuto con dettagli curati
Alcuni dettagli sono di pregio e confermano il valore delle Caleus: ad esempio gli inserti in TPU che proteggono tallone e punta, così come l’ampio spazio di scarrellamento dei filetti dove si ingaggiano la tacchetta, per l’arretramento e/o l’avanzamento. La tomaia è ben fatta, morbida quanto serve e non cede, a favore di un supporto di buon livello, ben equilibrato, dal fronte al retro.
Il piede ha tanto spazio interno
Il volume interno è ampio, a tratti eccessivo per chi ha piedi molto magri, ma che permette di usare tutte le tipologie di plantari interni, anche con spessori maggiorati. La Caleus è ventilata e fresca, con il vantaggio di una tomaia che non assorbe (o lo fa in maniera contenuta) il vapore prodotto durante lo sforzo. Questo accade anche con copriscarpe indossati, fattore che, abbinato ad un ampio spazio interno, limita eventuali rigonfiamenti del piede. La chiusura, combinata tra rotore e velcro, permette di personalizzare la pressione in base alla situazione e necessità. Il disassamento del rotore stesso verso la parte esterne e l’incrocio del cavo che scarica sui passanti laterali, hanno il vantaggio di distribuire le pressioni senza concentrarle sul tendine superiore, nella zona delle ossa cuneiformi e sul cuboide, oltre a minimizzare eventuali costrizioni della circolazione.

Libertà alla caviglia e rigidità contenuta
La talloniera è integrata al di sotto della tomaia, non è rigida, è comoda ed ha una profondità standard. Il tallone non è costretto e al tempo stesso non scalza. Nei pressi della caviglia, la DPV Caleus mostra una sorta di taglio dritto, non sagomato e svasato. Se da un punto di vista estetico, questo può essere meno elegante, dal lato funzionale la scarpa si adatta a differenti tipologie di piede e modi di pedalare. Questo disegno offre il vantaggio di non usare una talloniera rigida che vada a sostenere un punto dove il materiale è risicato e tende a cedere con facilità: la tomaia si autosupporta. La sezione dell’arco plantare è neutra.

DPV Caleus una valida alternativa per l’uso invernale
Non potete fare a meno della scarpa con la suola in carbonio, durante la stagione agonistica? Ci stà, come ci stà il fatto di usare una calzatura più comoda durante la stagione fredda, da poter sfruttare in modo maggiore con calze più spesse e al di sotto dei copriscarpe.
A cura della redazione tecnica, foto redazione tecnica