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Ciclocomputer GPS Stages Dash, come i pro

di - 19/04/2022

Profondamente rinnovata, la famiglia di ciclocomputer gps di Stages Cycling, marchio americano con base a Boulder, in Colorado. Schermo a colori, mappe specifiche per il ciclismo e un assortimento completo di funzioni dedicate al training sono solo le caratteristiche principali dei due modelli M200 e L200. Entrambi possono sfruttare l’interfaccia dell’applicazione dedicata Stages Cycling, per gestire i sensori, l’allenamento, le corse e per renderli profondamente personalizzabili in base alle preferenze (si contano dodici campi dati disponibili su ogni schermata). Non finisce qui, perché con i profili automatici integrati si può lasciare che Dash aggiunga automaticamente pagine e campi dati in base ai sensori collegati.

M200 e L200, le differenze

Stages Dash M200 è dotato di un display a colori da 2,2 pollici, ha 16 GB di spazio di archiviazione e pesa 77 grammi. Costa 279 euro.

Stages Dash L200 è leggermente più grande. Il display è da 2,7 pollici e il peso è di 105 grammi. Anche il prezzo è leggermente superiore: 329 euro.

Memoria potente e interattività

Comune ai due prodotti è la capacità di memoria, 16GB, che consente di caricare intere regioni e supportare mappe specifiche per il ciclismo relative a tutto il mondo. A migliorare la fruizione provvede poi il profilo altimetrico colorato e il gradiente di altitudine. Questo vale sia che si scelgano percorsi road sia off road.

La nuova serie Stages Dash 200 è abilitata Wifi, Bluetooth e ANT+. Con questi protocolli di interazione è possibile effettuare l’upload delle corse o degli allenamenti e cambiare il set-up anche in movimento. Infine, le nuove unità Dash 200 sono resistenti all’acqua e alla polvere con un grado di protezione IP57. Sono inoltre dotate di termometro e barometro integrati, per visualizzare la temperatura in tempo reale, anche in condizioni mutevoli.

Ulteriori informazioni: Stages Cycling

Ex agonista, prima della mountain bike, poi della bicicletta da corsa, tuttora pedalatore incallito, soprattutto su asfalto. Nel suo passato tante granfondo e da qualche tempo anche una passione matta per le biciclette d’epoca. Per anni “penna" delle storiche riviste “La Bicicletta” e “ Bici da Montagna”, si occupa di informazione legata al mondo “bici” da un mucchio di tempo, soprattutto di tecnica e nuovi prodotti.