Suunto Race 2 porta il mountain biking e l’outdoor a un nuovo livello: display AMOLED più luminoso, GPS dual band ultra preciso, mappe offline e autonomia record. Un compagno ideale per allenamenti e avventure
L’apprezzato smartwatch Race di Suunto si evolve e arriva alla seconda generazione, che si sdoppia nelle versioni con cassa in acciaio inox e titanio. Noi abbiamo recensito la prima, in colorazione Coral Orange.
Per entrambi modelli il design è lo stesso (dimensioni di 49 x 49 x 12,5 mm), naturalmente con diverse combinazioni cromatiche.

Uno dei primi aspetti a colpire è il sistema di fissaggio del cinturino. Il dispositivo arriva infatti smontato nella sua elegante confezione, dovendo procedere con il montaggio con un intelligente sistema a perno, azionabile da una levetta minuscola ma comunque pratica. L’insieme è davvero stabile e sicuro, con una gradita sensazione di qualità e attenzione al design.
Lo schermo AMOLED è da 1,5” (risoluzione di 466×466 pixel) con un leggero incremento dagli 1,43” della prima generazione, oltre che più luminoso, arrivando a 2.000 nit.
Non cambia il controllo dello smartwatch, con due pulsanti che affiancano la corona per scorrere i menu e selezionare l’opzione/attività desiderata. Lo schermo è comunque touch, per un utilizzo realmente intuitivo.

Il retro della cassa ospita i sensori, tra cui quello ottico per la frequenza cardiaca. Sotto il cofano ci sono anche un GPS dual band, l’altimetro barometrico e un pulsossimetro. Il cinturino in gomma è finemente lavorato per ridurre il peso oltre a migliorare la traspirazione.
Il peso è contenuto in 76 g (65 g per la versione in titanio), con una generale sensazione di solidità e robustezza. L’equilibrio tra i vari fattori in gioco è fondamentale nel mondo degli smartwatch dedicati agli sport outdoor, e bisogna fare i complimenti ai designer Suunto per il risultato ottenuto in modo brillante.
Il prezzo di Suunto Race 2 è di 499 € per il modello con cassa in acciaio e 599 € per quello in titanio (incremento di 50 € rispetto a Race 1).
– Leggi anche: Suunto Race smartwatch in test

Caratteristiche
Usare il Suunto Race 2 è stato un vero piacere durante le sessioni di mountain biking e non solo, anche per la preparazione fisica indoor e le sessioni di corsa che completano la routine di allenamento.
Il GPS dual-band integrato registra e identifica la posizione con estrema precisione, sia nelle strade cittadine sia sui sentieri collinari più lontani da casa. È sorprendente vedere come i dati registrati siano allineati con un dispositivo dedicato come il ciclocomputer GPS, usato nelle uscite in mountain bike e bici da Gravel, complice anche l’altimetro barometrico integrato. La ciliegina sulla torta, ereditata dalla prima interpretazione di Race, è la possibilità di scaricare le mappe per l’utilizzo offline. Il loro utilizzo è stato migliorato con un download più rapido e in generale una superiore fluidità nella navigazione.
Nel complesso, è appagante usare Race 2 come tracker nelle uscite outdoor, potendo lasciare a casa il telefono grazie alla combinazione di potente e preciso ricevitore satellitare e mappe offline (consigliamo di portarlo comunque con sé per una questione di sicurezza – ndr). Peccato solo che non sia possibile ascoltare la musica senza smartphone, non essendo previsto il download di tracce MP3 sebbene la memoria integrata sia davvero ampia (30 Gb a disposizione).

In ogni caso c’è quello che serve davvero, con 115 modalità sportive disponibili, che vanno dalle più basilari come mountain biking agli allenamenti specifici di trail running, passando per le sessioni di forza in palestra. Non è possibile personalizzarle direttamente, quindi se si desidera visualizzare determinate metriche è necessario creare una propria modalità sportiva, partendo da zero.
Questo Race 2 assicura tanto divertimento, con una durata della batteria dichiarata di 18 giorni nella modalità smartwatch, che passano a oltre 200 ore quando si attiva il risparmio energetico fino ai 30 giorni in Standby. Con il GPS attivo si raggiungono le 55 ore, un discreto incremento di cinque ore rispetto a Race 1.
Ovviamente lo smartwatch è gestibile direttamente dal dispositivo, con un controllo più completo tramite l’app Suunto per smartphone. Qui si visualizzano metriche di allenamento più dettagliate, con i dati che possono essere condivisi in app social come Strava o TrainingPeaks (per chi ha piacere).
La connettività è Bluetooth, per usare dispositivi esterni compatibili come le cuffie a conduzione ossea Suunto Wing 2 di cui leggerete la prova dedicata.

Prestazioni
Complice un display leggermente più ampio e luminoso, la lettura dei dati a schermo è ancora più facile e immediata. Pure in piena luce solare, aspetto non banale.
Suunto ha perfezionato l’interfaccia utente, non tanto per intuitività quanto per reattività, merito di un processore più potente. Nel complesso lo scorrimento delle varie schermate e dei widget a schermo è più rapido e fluido.
Passando al rilevamento del sonno, ci sono alti e bassi. Da una parte il marchio ha svolto un ottimo lavoro nel rilevare gli occasionali pisolini pomeridiani, suddividendo così il sonno quotidiano. Dall’altra basta coricarsi sul divano dopo cena per anticipare l’inizio del riposo notturno, con il dispositivo che non rileva correttamente tale situazione, e neppure il successivo alzarsi per spostarsi a letto. Tornando agli aspetti positivi, fa piacere trovare la suddivisione delle diverse fasi del sonno, applicata in automatico.
Forse l’unico aspetto su cui Suunto deve lavorare è la frequenza cardiaca. Race 2 rileva la variabilità del battito durante il sonno, fornendo una media, un aspetto importante per chi soffre di problemi cardiaci.

Invece durante l’attività fisica la precisione non è così elevata. Race 2 rappresenta in ogni caso un buon miglioramento rispetto agli altri smartwatch Suunto provati, grazie al nuovo sensore ottico. Durante buona parte dei miei allenamenti, i dati rilevati tendono a essere imprecisi soprattutto nella prima fase della sessione, come se il dispositivo avesse bisogno di un “riscaldamento”. Il confronto è stato fatto con una fascia toracica, con la frequenza cardiaca che dopo diventa comunque precisa. Ci auguriamo che futuri aggiornamenti possano migliorarne l’accuratezza.
In fatto di statistiche dell’attività fisica, sono inserite nell’ampia analisi dell’allenamento sullo smartwatch, basata su TrainingPeaks e che utilizza acronimi di tre lettere (HRV, TSB, CTL, TSS), non semplici da analizzare e comprendere. Una volta capito il loro significato e funzionamento, è possibile acquisire dettagli utili su aspetti come la frequenza di recupero, i progressi, l’affaticamento e il carico dell’allenamento, utilizzandoli – con cognizione di causa – per assicurarsi di lavorare alla giusta intensità in ogni routine di allenamento.
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Funzioni smart
La connettività Bluetooth con lo smartphone abilita ovviamente il mirroring delle notifiche, personalizzabili dall’utente per evitare inutili distrazioni durante le pedalate, e i controlli per la riproduzione musicale, non offline come anticipato.
E ribadiamo il dispiacere, considerato che questa funzione è disponibile sul più economico e meno raffinato Run, già oggetto di un test sul canale 4Running.
Troviamo però ottimi strumenti per la navigazione, sfruttando le belle mappe offline gratuite, con ampia copertura delle nazioni mondiali. È anche possibile creare percorsi da seguire tramite l’app Suunto e poi sincronizzarli con il dispositivo, indicazioni step-by-step incluse.

Autonomia
Grazie al suo schermo ampio e luminoso e al design sottile, Suunto Race 2 offre un’eccellente durata della batteria sia durante sia al di fuori delle uscite in bici. Con lo schermo sempre acceso, e usando quotidianamente la modalità GPS più accurata, Race 2 dura poco oltre una settimana.
È possibile prolungare la durata della batteria impostando l’attivazione dello schermo con il sollevamento del polso (modalità “raise-to-wake”), con Suunto che promette fino a 18 giorni, sebbene un allenamento regolare possa ridurre di qualche giorno questo dato.
Le 50 ore di tracciamento GPS multibanda – 55 in raise-to-wake – rappresentano un dato realmente notevole per la categoria, forse una delle caratteristiche più interessanti di Race 2.

Conclusioni
Suunto Race può essere la scelta migliore nel mondo degli smartwatch da ciclismo e running al momento, sebbene la concorrenza sia feroce ed esistano dispositivi tecnicamente superiori. Rappresenta un evidente miglioramento rispetto al già ottimo predecessore sotto quasi tutti gli aspetti, collocandosi ai vertici dell’offerta per la gran parte degli utenti.
Ci sono piaciuti il design e lo schermo migliorati, così come la precisione nella localizzazione in combinazione con l’altimetro barometrico. Da perfezionare invece la precisione del sensore ottico per la frequenza cardiaca, per raggiungere davvero l’eccellenza come tracker negli sport outdoor.
Sebbene sia più caro di 50 € rispetto alla prima generazione, il rapporto qualità/prezzo rimane eccellente e competitivo nell’affollata arena degli smartwatch di fascia medio-alta.
Cosa ci piace
- Display più grande e luminoso che non compromette la durata della batteria
- Ottimo design che trasmette una sensazione di alta qualità
- Antenna GPS precisa e affidabile
- Autonomia elevata in ogni condizione
- Monitoraggio migliorato della frequenza cardiaca…
Cosa migliorare
- …ma non ancora perfetto
- Rilevamento del sonno da migliorare
- Più costoso della prima generazione
- Non memorizza file musicali







