E se fosse il ciclocross la chiave di volta di una stagione agonistica monca? Eventi posticipati, cancellati, rimandati a data da destinarsi. Manifestazioni che sin da ora ufficializzano la data di svolgimento al 2021. Quale potrebbe essere lo scenario agonistico di questo 2020?
Nessuno escluso
Non scriviamo e non pensiamo solo di granfondo su strada, ma anche alle gare dei pro. Insomma, a qualsiasi livello si naviga a vista e se lo slittamento delle Olimpiadi al 2021 lascia qualche spiraglio ai grandi giri (in ottica professionisti), ben diverso è il discorso per il mondo amatoriale. Non dimentichiamo che la bici è strada, mtb e gravel, ciclocross e oggi è anche molto e-bike.
Per organizzare bene servono bici e soldi
Proprio in questo settore è prima di tutto fondamentale fare i conti con le risorse disponibili e con una burocrazia che non facilità le prese di posizione. Comunque sia ci apprestiamo a vivere una stagione in qualche modo monca e mozzata, orfana delle primavera (forse il momento più bello per andare in bicicletta) e che si traduce anche in una perdita di motivazioni, di obiettivi e stimoli. I C.O. delle Granfondo Alé La Merckx e Sportful hanno annullato le rispettive competizioni ciclistiche, originariamente previste a Giugno (solo per citare due grossi eventi che abbracciano sport, turismo e territorio, senza dimenticare gli aspetti culturali e l’enogastronomia). Non si organizza un evento con uno schiocco di dita.
Un argomento ampio che non si esaurisce in poche righe
Questo deve far riflettere: si tratta di un argomento allargato e che tocca anche i settori di promozione dei territori e turistico. E qualcuno (che è rimasto cieco fino ad oggi, o ha voluto tenere i paraocchi) si accorgerà del peso e dell’importanza che ha e che può avere il ciclismo amatoriale, non solo per l’economia della bici.
Quali rischi
Noi utenti dovremo fare i conti con una situazione economica che si prospetta complicata e di difficile lettura. Per molti diventa impensabile dover e voler affrontare gare e agonismo in un momento di precarietà (nella speranza di sbagliarci). Tornando ad un tema più agonistico, dobbiamo anche pensare a quelle gare che si sono ricollocate tra Settembre e Ottobre. Granfondo e mediofondo, kermesse e circuito, mtb con eventi collegati, expo di settore e giornate di test con i negozi a porte aperte. Il rischio di avere troppo e in poco tempo. In due mesi, sessanta giorni e 8 week end, si potrebbe concentrare quello che normalmente si sviluppa in sei mesi. Non abbiamo dimenticato il ciclocross, che proprio tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno prende vita.
Il ciclocross come spiraglio positivo
E proprio questa disciplina potrebbe essere una sorta di bandiera e portavoce di un messaggio positivo. Non diciamo nulla di nuovo se scriviamo di una disciplina che già nelle ultime stagioni è tornata a crescere per interesse, volumi e partecipazione. Non scommettiamo su questo ma è facile aspettarsi un’ulteriore crescita di partecipanti alle gare, di veicolazione sul web e in tv. Proprio il cx (ciclocross) potrebbe anche essere una valvola di sfogo per le aziende, che hanno visto bruciata un’intera collezione, quella prevista per questo 2020. Ci speriamo e lo auspichiamo, non solo per “la disciplina dei prati”, come si diceva una volta, ma per tutto il movimento “bicicletta” che troverebbe nella sua frangia agonistica più bistrattata il rilancio che merita.
a cura della redazione tecnica, foto courtesy Shimano (Joris Knapen).