Pubblicità

Al ciclocross l’onere e la responsabilità della ripartenza

di - 31/03/2020

la responsabilità del ciclocross 4bicycle

E se fosse il ciclocross la chiave di volta di una stagione agonistica monca? Eventi posticipati, cancellati, rimandati a data da destinarsi. Manifestazioni che sin da ora ufficializzano la data di svolgimento al 2021. Quale potrebbe essere lo scenario agonistico di questo 2020?

la responsabilità del ciclocross 4bicycle

Nessuno escluso

Non scriviamo e non pensiamo solo di granfondo su strada, ma anche alle gare dei pro. Insomma, a qualsiasi livello si naviga a vista e se lo slittamento delle Olimpiadi al 2021 lascia qualche spiraglio ai grandi giri (in ottica professionisti), ben diverso è il discorso per il mondo amatoriale. Non dimentichiamo che la bici è strada, mtb e gravel, ciclocross e oggi è anche molto e-bike.

Per organizzare bene servono bici e soldi

Proprio in questo settore è prima di tutto fondamentale fare i conti con le risorse disponibili e con una burocrazia che non facilità le prese di posizione. Comunque sia ci apprestiamo a vivere una stagione in qualche modo monca e mozzata, orfana delle primavera (forse il momento più bello per andare in bicicletta) e che si traduce anche in una perdita di motivazioni, di obiettivi e stimoli. I C.O. delle Granfondo Alé La Merckx e Sportful hanno annullato le rispettive competizioni ciclistiche, originariamente previste a Giugno (solo per citare due grossi eventi che abbracciano sport, turismo e territorio, senza dimenticare gli aspetti culturali e l’enogastronomia). Non si organizza un evento con uno schiocco di dita.

Un argomento ampio che non si esaurisce in poche righe

Questo deve far riflettere: si tratta di un argomento allargato e che tocca anche i settori di promozione dei territori e turistico. E qualcuno (che è rimasto cieco fino ad oggi, o ha voluto tenere i paraocchi) si accorgerà del peso e dell’importanza che ha e che può avere il ciclismo amatoriale, non solo per l’economia della bici.

Quali rischi

Noi utenti dovremo fare i conti con una situazione economica che si prospetta complicata e di difficile lettura. Per molti diventa impensabile dover e voler affrontare gare e agonismo in un momento di precarietà (nella speranza di sbagliarci). Tornando ad un tema più agonistico, dobbiamo anche pensare a quelle gare che si sono ricollocate tra Settembre e Ottobre. Granfondo e mediofondo, kermesse e circuito, mtb con eventi collegati, expo di settore e giornate di test con i negozi a porte aperte. Il rischio di avere troppo e in poco tempo. In due mesi, sessanta giorni e 8 week end, si potrebbe concentrare quello che normalmente si sviluppa in sei mesi. Non abbiamo dimenticato il ciclocross, che proprio tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno prende vita.

la responsabilità del ciclocross 4bicycle

Il ciclocross come spiraglio positivo

E proprio questa disciplina potrebbe essere una sorta di bandiera e portavoce di un messaggio positivo. Non diciamo nulla di nuovo se scriviamo di una disciplina che già nelle ultime stagioni è tornata a crescere per interesse, volumi e partecipazione. Non scommettiamo su questo ma è facile aspettarsi un’ulteriore crescita di partecipanti alle gare, di veicolazione sul web e in tv. Proprio il cx (ciclocross) potrebbe anche essere una valvola di sfogo per le aziende, che hanno visto bruciata un’intera collezione, quella prevista per questo 2020. Ci speriamo e lo auspichiamo, non solo per “la disciplina dei prati”, come si diceva una volta, ma per tutto il movimento “bicicletta” che troverebbe nella sua frangia agonistica più bistrattata il rilancio che merita.

a cura della redazione tecnica, foto courtesy Shimano (Joris Knapen).

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.