Fin dalle prime battute, da quando ha fatto le prime comparse alle fiere, a nostro parere, la nuova di casa Basso si è proposta al pubblico come una delle biciclette più accattivanti delle collezioni 2017, per design e grafiche azzeccate.
In queste poche righe, ecco le prime impressioni del test che troverete, completo, sul numero di 4granfondo di Dicembre, nelle versioni cartacea e digitale: qui anche un breve video.
Il frame è un monoscocca in carbonio, con totale assenza di inserti in alluminio, che adotta tre differenti tipologie di tessuto composito, ognuna di esse con un diverso orientamento per trasmettere prestazioni specifiche. Le tubazioni sono di matrice WindShape, per la massima penetrazione dello spazio. Tenendo fede a quest’ultimo concetto, il tubo dello sterzo e gli steli della forcella sono stati sviluppati con il protocollo Blade Front, rigidi e penetranti.
Sempre nella zona dello sterzo, rispetto al progetto precedente, può essere adottato un Comfort Kit, soluzione perfettamente integrata nel design di Diamante SV che permette di sfruttare una posizione di guida rialzata di due centimetri, con la stessa rigidità del frame. Altro dettaglio di primaria importanza è il sistema di serraggio della sella che diventa anche dissipante nei confronti delle vibrazioni: 3B Vibration Dampening è un bloccaggio fissato su tre punti (tre viti con testa a brugola) e un collare in gomma, sicuro e capace di stoppare le vibrazioni provenienti dalla zona inferiore. La scatola del movimento centrale ha dimensioni di 86,5×41 mm, da cui partono degli stays bassi asimmetrici. La parte esterna dei foderi ha una sorta di zona schiacciata e incava, soluzione che permette di sfruttare un carro compatto senza limiti d’impiego per le pedivelle, oltre ad un volume notevole proprio dei due tubi orizzontali. Basso diamante SV ha una finitura esterna che prende il nome di Egg Shell Paint (finitura a buccia d’uovo), maggiormente resistente ai graffi e facile da pulire se paragonata alle vernici standard.
LE PRIME IMPRESSIONI
In salita non perde un colpo e ad ogni cambio di ritmo la Diamante SV è una miccia accesa. Questa Basso soddisfa sulle salite da passista ma anche quando le pendenze medie ed elevate in doppia cifra, ad andature regolari e quando è necessario un cambio di ritmo secco e deciso. In discesa, forse il frangente che ci ha colpito maggiormente, in quanto ci saremmo aspettati una bicicletta più cattiva e nervosa. Diamante SV è veloce, briosa, deve essere guidata con decisione ma si dimostra stabile, divertente e perdona qualche piccolo errore d’impostazione delle traiettorie. Sui terreni sconnessi il sistema anti-vibrazione funziona alla grande e permette di mantenere una buona efficienza di pedalata. E’ una bici da corridore vero e l’aspetto del comfort è importante ma, in un certo senso secondario. A nostro parere non è una bici che ha un comfort elevato come primo obiettivo e crediamo che il ciclista che vuole un mezzo del genere, non pretende di essere seduto in poltrona.
Foto di Matteo Malaspina
#staytuned
