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Basso Palta II, arriva la seconda generazione

di - 11/10/2021

Basso Palta II, arriva la seconda generazione

Ci piace definirla una gravel bike all’italiana. E’ stilosa e raffinata, perché il suo design è un segno di distinzione e per via della sua capacità di far collimare la versatilità alla performance che ricerca un agonista. Arriva la seconda generazione della Basso Palta ed è molto più che una semplice rivisitazione del progetto.

Basso Palta II, arriva la seconda generazione

Basso Palta, lo stile non è in discussione

Fin dalla sua prima comparsa, la Basso Palta si è posta e proposta come una sorta di bicicletta stradale di ottimo livello e al tempo stesso un riferimento per gli amanti dell’off-road gravel e del bikepacking, per interpretazioni “easy-ride”, oppure con allestimenti che facevano pensare ad un approccio più agonistico. L’insieme di questi fattori, gli hanno permesso di diventare un riferimento in termini di versatilità, ma senza mai far passare in secondo piano lo stile e l’eleganza.

La seconda generazione della Palta non snatura la sua capacità di integrarsi all’interno dei diversi contesti, ma diventa più comoda, grazie alle geometrie più “facili”. Inoltre adotta delle soluzioni tecniche che aumentano la capacità di sfruttare gli allestimenti che offre oggi il mercato. Vediamo i dettagli principali.

Basso Palta II, arriva la seconda generazione

Sempre in carbonio

Il frame-kit della Basso Palta, telaio, forcella e seat-post sono in carbonio. Il progetto non utilizza una sola fibra composita, ma un blend di tessuti e ognuno è applicato in specifico (proprio come i modelli road della gamma).

  • Partendo dall’avantreno si nota la forcella tipica della piattaforma Palta, con la sezione superiore che sembra avere una sorta di “drop-in” verso l’interno del telaio. Gli steli sono dritti e qui è presente un becco superiore che si abbina alla tubazione obliqua.
  • Rispetto al passato lo sterzo è più alto, a favore di una posizione mediamente più alta e comoda. In buona sostanza lo stack è stato ridotto. Ne guadagna anche l’impatto visivo, perché si limita l’utilizzo degli spessori tra sterzo e l’attacco manubrio. Lo stem è in alluminio e creato da Basso.
  • Rimanendo in questa sezione della bicicletta, il concetto Paradigma permette di sfruttare a pieno l’integrazione di cavi e guaine tra serie sterzo, stem e forcella.
  • Il triangolo principale ha uno slooping più accentuato, sempre se paragonato alla versione precedente. Questo gli permette di sfruttare un seat-post con un’uscita maggiorata dalla tubazione del piantone, che si traduce in migliore capacità di smorzamento delle vibrazioni che arrivano dal terreno.
  • I foderi obliqui sono un naturale prolungamento del profilato orizzontale, a favore di un telaio compatto e di un buon equilibrio estetico. La bicicletta è filante ed armoniosa.
  • Lo stays dal lato catena non è ribassato. questo si traduce in una maggiore robustezza del comparto ed è una soluzione che influisce in modo positivo anche sulla reattività del retrotreno. Si strizza l’occhio al contesto racing.
Nuova chiusura per il seat-post
  • La chiusura del reggisella è il 3B Clamp di seconda generazione e permette una distribuzione ottimale dell forze in gioco.
  • Il carro posteriore e la forcella permettono il passaggio di coperture fino a 45c di sezione. Inoltre è possibile montare le ruote con diametro tradizionale da 700c, oppure le 650b.
  • Gli allestimenti prevedono la possibilità di montare la monocorona anteriore, oppure il doppio plateau.
  • E’ possibile montare fino a tre portaborraccia, due sul tubo obliqui e uno sul piantone. La parte dell’obliquo rivolta verso il terreno è ben protetta da eventuali colpi dei sassi.

I prezzi e gli allestimenti

Prima di tutto è necessario scrivere che le taglie disponibili sono cinque: XS, S e M, L e XL. Si parte dal frame-kit (2749 euro), fino ad arrivare alle combinazioni che prevedono i pacchetti Campagnolo Ekar, Sram Rival eTap AXS e Shimano GRX (meccanico, 800 e/o 600). Inoltre è possibile configurare la propria bicicletta completa con l’interessante opzione del “build kit (2999 euro)”.

Basso Palta con Campagnolo Ekar 1×13
  • 6419 euro con ruote Campagnolo Shamal
  • 6312 euro con ruote Microtech RE38 (carbonio)
  • 5135 euro di listino con le ruote Mirotech MX25 in alluminio.
Con il pacchetto Sram Rival eTap AXS

Con la trasmissione Sram sono previste le configurazioni con corona singola anteriore XPLR, oppure con la doppia corona, tutte con ruote Microtech. I prezzi di listino con il doppio plateau sono di 6312 e 5028 euro, rispettivamente con le ruote in carbonio RE38 e con quelle in alluminio MX25. Mentre per le due versioni con monocorona XPLR i prezzi sono di 5884 (con ruote in carbonio) e 4762 euro (con i cerchi in alluminio).

Le versioni con la trasmissione Shimano GRX

Le configurazioni con le trasmissioni Shimano sono quattro in totale, due con il GRX800 e due con il GRX600. Anche in questo caso abbiamo le ruote in carbonio e/o in alluminio, sempre firmate Microtech. I prezzi sono rispettivamente di: 5699 e 4479 euro (GRX800), 5199 e 3999 euro (GRX600).

Le combinazioni cromatiche disponibili sono tre: bianco, nero e la colorazione chiamata poseidon.

a cura della redazione tecnica, immagini Basso.

bassobikes.com

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.