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Bicicletta, ogni categoria ha le sue caratteristiche

di - 20/12/2017

 

Quale bicicletta? Endurance, Aero concept, oppure tradizionale?

Se la scelta della bicicletta è un qualcosa che, prima di tutto, deve appagare e gratificare sotto il profilo dell’estetica, oggi come oggi un “dettaglio” che non deve passare in secondo piano è la tecnicità del prodotto su cui si passeranno tante ore, su cui si farà fatica e si spenderanno tante energie. Oggi, come non mai è possibile adattare le biciclette alle proprie esigenze, modo di pedalare, di performare

E NON IL CONTRARIO!

Endurance, aero e bici con design più tradizionale, nelle ultime stagioni il mercato delle bici da strada, con esclusione del triathlon e crono, si è segmentato in tre categorie principali: le bici votate e sviluppate per le lunghe distanze, le biciclette con un design aerodinamico e quelle con forme più tradizionali che sono diventate il simbolo dei pesi ridotti, superlight. Ognuna di queste categorie ha un suo “core”, un insieme di caratteristiche tecniche che sono la somma di differenti fattori, un pacchetto che identifica (in parte) la resa prestazionale e la fascia di utenti a cui si rivolge. Cerchiamo di evidenziare i pregi e i difetti di ognuna di queste categorie di prodotti.

 

ENDURANCE

Insieme alla categorie delle aerodinamiche, questa fascia di bici è quella che ha visto la crescita maggiore, in termini di tecnologie applicate, studio di design e geometrie, esposizione sul mercato e applicazione di nuove soluzioni (per esempio i freni a disco). Le bici endurance nascono con l’obiettivo di offrire uno strumento versatile, adatto a diversi impieghi, su asfalto ma anche su strade bianche e sterrati, biciclette equilibrate nelle prestazioni, lineari e fluide, adatte ad un’ampia fascia di utenti. “Comfort ma non per forza comodità a tutti i costi”, per una performance che può essere “adattata” in base alle esigenze dell’utilizzatore. La performance delle bici endurance è il risultato di diversi fattori combinati tra loro: frame-set costruiti con materiali più “morbidi” rispetto alle bici aero e superlight, che fanno collimare la loro resa tecnica con geometrie meno estremizzate. Queste bici si presentano con tubazioni sterzo più alte (a parità di taglia), rispetto alle altre categorie, forcelle con rake maggiorato e angoli (piantone e sterzo) più dolci, oltre ad avere un carro posteriore meno massiccio. I foderi bassi del retrotreno sono più lunghi e quelli obliqui maggiormente sfinati. Alcuni marchi hanno deciso di adottare anche una sorta di “smorzatore” posteriore sul carro. Forcella e carro posteriore hanno un passaggio ruota maggiorato, offrendo una maggiore luce e possibilità di montare pneumatici abbondanti: 28, 30c, alcuni fino a 32c. Le bici endurance hanno dei valori di reach e stack (a parità di taglia) diversi rispetto alle aero e alle tradizionali: lo stack (parametro verticale) è maggiore, in alcuni casi anche di parecchi millimetri, il reach (parametro orizzontale) può anche essere uguale. Queste differenze sono legate, principalmente, all’allungamento dello sterzo verso l’alto, dettaglio di primaria importanza in fase di scelta della misura corretta e non solo. Grazie a quest’ultimo particolare, una bici endurance può trovare anche una configurazione maggiormente race ( in fatto di biomeccanica) con una taglia inferiore (passando da una 54 ad una 52, solo per fare un esempio) e senza sacrificare il posizionamenti in sella: ovvio è che, il tutto deve essere calibrato al meglio, dislivello sella manubrio, arretramento sella, lunghezza dello stem etc. Sempre in merito ad una interpretazione “race oriented”, proviamo a fare un ulteriore esempio: se siamo possessori di una bici tradizionale taglia 54 e vogliamo passare alla bici endurance dello stesso brand (perché siamo curiosi o semplicemente perché ci gusta in fatto di estetica) ma vogliamo mantenere un approccio corsaiolo, sarà possibile (con gli opportuni adattamenti) scegliere la endurance con misura 52, di una taglia inferiore. A prescindere dalla scelta della taglia più idonea, in termini di geometria, le bici endurance sono identificate (in linea di massima) con la dicitura “endurance geometry”. Non in ultimo, buona parte di queste bici si fanno portatrici del messaggio “disc brake”, freni a disco. Queste sono biciclette che avvicinano il mondo off road a quello degli stradisti, per mezzi meccanici sempre più legati tra loro.

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.