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Biomechanics Reference Point, il giusto punto

di - 22/01/2019

Riprendiamo con piacere una pubblicazione di IDMatch Bike Lab, in merito al Biomechanic Reference Point (BRP), passaggio fondamentale per una corretta biomeccanico ed espressione una volta in bici. Il BRP è una sorta di punto anatomico, il punto in cui tutte le selle hanno una larghezza di 70 mm, fondamentale per tracciare la giusta distanza dalla piega manubrio e per l’altezza sella.

Nato dall’osservazione di centinaia di prodotti in commercio e dall’analisi del loro utilizzo da parte di migliaia di ciclisti di tutti i livelli, il BRP oggi permette di posizionare la sella in modo tale che il ciclista non modifica la sua posizione in bicicletta indipendentemente dal modello di sella utilizzato. Gli studi hanno evidenziato che ogni ciclista si siede sempre alla stessa distanza dal BRP indipendentemente dal tipo di sella utilizzata: tale distanza è assolutamente soggettiva ma sempre uguale per lo stesso soggetto.

il BRP di 70 mm

La sella negli anni ha subito importanti trasformazioni, modifiche che hanno reso il prodotto profondamente differente segmentando la categoria, da azienda a azienda ma anche da modello a modello della stessa casa produttrice. In un recente passato, le selle erano tutte simili nella forma e nelle dimensioni, misurare la distanza tra la sella ed il manubrio era piuttosto semplice: bastava prendere come riferimento sulla sella la sua punta più anteriore “il naso”. Le selle attuali hanno forme e dimensioni profondamente diverse che inducono in errore se non si fa attenzione a cosa si sta misurando.

È evidente che le nuove selle “corte”, in generale tutte quelle di nuova generazione di differenti misure, lunghezza e larghezza, non permettono di essere posizionate misurando le distanze dal “naso”. Anche selle con profili differenti portano il ciclista a posizionarle più avanti o più indietro rispetto alla lunghezza totale della sella, fenomeno che può generare errori quando si passa da una sella all’altra ma anche da una bici ad un’altra.

Esiste un metodo piuttosto semplice per ovviare a molte di queste problematiche: avere un punto di riferimento! IDMatch, che collabora a stretto giro con Selle Italia, circa dieci anni fa ha introdotto il BRP  (Biomechanics Reference Point). Nato dall’osservazione di centinaia di prodotti in commercio e dall’analisi del loro utilizzo da parte di migliaia di ciclisti di tutti i livelli, il BRP oggi permette di posizionare la sella in modo tale che il ciclista non modifica la sua posizione in bicicletta indipendentemente dal modello di sella utilizzato.

Per entrare un più nel dettaglio possiamo dire che ogni soggetto calza la sella in un modo del tutto personale e questo può dipendere da molteplici fattori.

Utilizzare il BRP per posizionare la sella sulla propria bicicletta consente di sedersi sempre alla stessa distanza dai pedali e dal manubrio indipendentemente dal tipo di sella utilizzato.

tech brp

Ma che cosa rappresenta il BRP?

Il BRP o Biomechanics Reference Point è un punto sulla sella comune a tutte le selle attualmente in commercio corrisponde alla linea ortogonale all’asse sagittale della sella dove è presente una larghezza di 70 mm.

Definire il BRP consente di avere un denominatore comune dal quale far partire tutte le misure di setup della propria sella (altezza sella, arretramento, distanza sella manubrio e scarto sella attacco manubrio), aggiungiamo, anche quando si cambia tipologia di sella, con valori diversi dalla precedente.

bikelab.idmatch.it

selleitalia.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.