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Body Geometry, la biomeccanica e la scienza

di - 28/06/2021

Body Geometry, la biomeccanica e la scienza

Con la parola “biomeccanica” identifichiamo la posizione in sella e per certi versi il modo di stare in bicicletta. Il nostro gesto e la prestazione atletica, sono condizionati da come siamo posizionati sul mezzo meccanico e dalla nostra capacità di sfruttare la bici e i materiali che indossiamo. Angoli, numeri e dati, soluzioni tecnologiche ed evoluzione; la biomeccanica che conosciamo oggi, è il risultato di anni di ricerche e della scienza legata allo sport e il Body Geometry di Specialized ne è un esempio.

body geometry specialized

Cos’é il Body Geometry

Body Geometry, una scritta che troviamo sui materiali Specialized, che siano calzature, plantari e indumenti tecnici, sulle selle e su altri componenti della bicicletta. Al di là dei protocolli, il Body Geometry di Specialized è un concetto che ha fatto evolvere la biomeccanica, abbinando quest’ultima alla scienza e alla ricerca. Il protocollo Body Geometry è stato tra i primi ad utilizzare la salute dell’atleta ed il comfort in sella, come punti cardine per l’evoluzione della performance. Da quel momento sono trascorsi diversi lustri e la soluzione Body Geometry è spesso utilizzata anche da atleti professionisti che orbitano al di fuori da Specialized.

body geometry
Lo studio delle selle e del loro comportamento, ha portato a sviluppare una serie di strumenti sfruttai ed utilizzati anche in altre discipline dello sport. Qui ad esempio lo studio delle pressioni una volta in sella.

Tutto è iniziato dalle selle

Le selle, ovvero il componente da dove tutto è iniziato. I dati recitavano che, i ciclisti di sesso maschile avevano il 50% di probabilità dell’impotenza erettile rispetto ai non-ciclisti. Ed ecco la sfida, o meglio, sviluppare una ricerca che potesse andare nel senso contrario e che al tempo stesso non sacrificasse l’efficienza nella ricerca della prestazione in bicicletta. E poi, era davvero necessario essere scomodi una volta in sella? Perché bisognava sacrificare il comfort? Pedalare e stare in bici doveva e deve essere anche un piacere e fonte di gratificazione.

La collaborazione con la medicina dello sport

  • Lavorando con il centro della medicina per lo sport di Boulder, i tecnici di Specialized hanno scoperto che l’ischemia era un problema serio anche tra le cicliste (se ne parlava meno, perché le donne in bici erano un numero inferiore rispetto alla compagine maschile).
  • Inoltre, si è scoperto che il gonfiore dei tessuti molli, o edema, intrappolava il flusso sanguigno e creava ulteriore tessuto cicatriziale. Emergevano dei problemi che erano stati considerato in rari casi prima d’ora. L’obiettivo era risolverli.
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Legato a filo diretto con il concept Body Geometry c’é il sistema Retul.

Si inizia a lavorare su un design funzionale alla risoluzione dei problemi

Il design ha portato allo studio di mappatura della pressione più esaustivo che avessimo mai intrapreso e alla sella più complessa che avessimo mai creato, con due tipi di memory foam per sostenere i tessuti molli con equilibrio e una struttura ad amaca per ridurre la pressione, recitano da Specialized.

Abbiamo certificato che il nuovo S-Works Power con MIMIC ha risolto il problema attraverso un’ulteriore mappatura della pressione e studi multipli sui ciclisti. Quindi abbiamo sfruttato la tecnologia MIMIC con altre forme di sella, Romin e Phenom, per servire ancora più ciclisti, uomini e donne.

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Oltre 20 anni di ricerche e le selle 3D

L’obiettivo non era solo quello di far evolvere una categoria, ma prima di tutto quello di dare del benessere ai ciclisti. Dopo due decenni di progettazione della categoria Body Geometry (e delle selle di questa categoria), le ricerche presentavano nuove sfide e nuove evoluzioni. Arrivano nuove tecnologie e nuovi materiali da sperimentare.

Avevamo eliminato i problemi dei tessuti molli, in gran parte assicurando che il peso del ciclista fosse supportato dal sistema scheletrico, quindi come potevamo ora eliminare il dolore alle ossa ischiatiche? Garrett Getter, Product Manager delle selle Specialized, è andato alla ricerca di nuove tecnologie e nuovi materiali per proiettare il design della sella e Body Geometry nel futuro.

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E poi ci sono le scarpe, non solo le calzature!

Nel concetto scarpa racchiudiamo supporti che vanno verso il fitting, lo shape del prodotto ed il suo design. Ma anche i plantari che contribuiscono a farci spingere in modo piuttosto che in un altro. Il “pacchetto calzatura” è fondamentale per la nostra pedalata! Soffrire in bicicletta non deve essere una cosa che fa parte della normalità!

Il corpo umano si è evoluto per camminare, non pedalare. Problemi come intorpidimento dell’avampiede, “piede caldo”, collasso dell’arco plantare, dolore al ginocchio mediale e laterale e instabilità – tutti fattori che riducono l’efficienza, la potenza, la resistenza e il comfort, portando potenzialmente a infortuni.

Un supporto corretto ed adeguato, permettono di aumentare la potenza, la resistenza ed il comfort. Di conseguenza il dolore e gli infortuni diminuiscono. Questa deve essere la normalità.

Camminare e pedalare sono due cose diverse

Mentre si cammina, l’arco del piede umano funziona come una molla a balestra. Collassa quando il piede colpisce il suolo, assorbendo la forza dell’impatto, e rimbalza quando ci allontaniamo dall’avampiede, restituendo l’energia immagazzinata. Questo è un ottimo sistema per camminare e correre, ma è controproducente quando si pedala.

Quando pedaliamo, vogliamo che il piede sia una leva rigida, che trasferisca direttamente ed efficacemente la forza al pedale. Prima delle scarpe Body Geometry, le scarpe da ciclismo erano rigide ma piatte, il che permetteva al piede di collassare all’interno della scarpa. Ma i ciclisti possono portare tutto questo anche a un livello superiore e personalizzare il supporto dell’arco con i nostri plantari personalizzati.

Per la potenza della pedalata e un’interazione simbiotica con la bici, abbiamo bisogno che la scarpa si adatti saldamente al piede.

In conclusione

Come spesso abbiamo evidenziato, lo sport come lo viviamo ed interpretiamo oggi è anche scienza e ricerca. Si è vero, quando saliamo in bicicletta la prima cosa che dobbiamo fare e pedalare. Se non pedaliamo non stiamo neppure in equilibrio su noi stessi, ma è pur vero che la ricerca di una buona prestazione e/o di una performance, deve tenere conto anche del nostro benessere, comfort e della salute. Body Geometry è anche questo ed è un concetto molto attuale anche in ambito professionale. Andare in bicicletta dovrebbe (deve) essere prima di tutto un’esperienza positiva e gratificante, a prescindere dai modi di interpretazione.

a cura della redazione tecnica, immagini Specialized.

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Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.