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Bosch Performance Line SX: prime impressioni

di - 10/07/2023

Provato in anteprima Bosch Performance Line SX, la nuova proposta del brand tedesco nel mondo delle e-bike Light: 55 Nm, 600 W di potenza di picco, in soli 2 kg di peso

Con la presentazione di Performance Line SX il cerchio si è chiuso, o quasi. Perché non manca nessuno – quasi – nel settore dei sistemi per eMTB Light. Nel caso specifico Bosch non ha fatto tendenza, ma è arrivato dopo… e comunque prima dell’unico top player che manca. Il gigante tedesco ha fatto le sue valutazioni e, solo dopo un’analisi ponderata, è entrata in un mercato che consapevolmente ritiene abbastanza ampio e sostenibile.

Il sistema Performance Line SX impressiona davvero già dal punto di vista di design e dati tecnici e, dopo un primo e purtroppo breve assaggio sul campo, mostra di poter essere un vero punto di svolta per le e-bike light, altrimenti note come Mid Power (per differenziale dalle Full Power a piena potenza).

Continuate a leggere per scoprire come è fatto nel dettaglio e come si è comportato sui sentieri e sulle strade ghiaiate di Feldberg in Germania, teatro della presentazione Bosch Performance Line SX.

Bosch Performance Line SX short test preview - 01MTB VS eMTB: Enduro o eMTB Light?

Design

Dal punto di vista estetico, la drive unit SX non impressiona per integrazione nel telaio, apparendo quasi come una CX rimpicciolita. Il sistema di montaggio nel telaio prevede due bulloni passanti – contro i sei di CX – rispettivamente uno frontale in corrispondenza del tubo obliquo e uno posteriore e ribassato rispetto all’asse del movimento centrale.

Come anticipato, la presenza del motore è ben visibile, con la bici che non nasconde la sua natura “elettrificata”, ma sicuramente al momento del lancio di nuovi modelli – attesi tra autunno 2023 e primavera 2024 – i vari marchi adotteranno soluzioni dedicate per minimizzare l’impatto estetico.

Così come non nascondiamo la curiosità di vedere eMTB con la drive unit Performance Line SX accoppiata a batteria Bosch più grandi della CompactTube 400, ad esempio PowerTube 500 per aumentare l’autonomia senza ricorrere al range exteder (la compatibilità è completa, fino alla PowerTube 750).

Il sistema prevede un carter protettivo inferiore, fondamentale per preservarlo da urti contro gli ostacoli del terreno, con il peso che naturalmente sale.

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Performance Line SX, 55 Nm e 600 W di potenza di picco in poco più di 2 kg di peso

Peso

Il nuovo pacchetto Bosch ha tutte le carte in regola, a partire dal peso: 2 kg per il motore con chassis in magnesio. Non è il più leggero, pesando circa 150 g in più di TQ HPR50 e mezzo etto in più rispetto al duo formato da Fazua e Specialized. La batteria CompactTube 400 condivide lo stesso peso, con un impressionante rapporto Wh/kg pari a 200. Tra i sistemi in commercio, solo Fazua e BH fanno meglio, rispettivamente con 430 e 540 Wh di serie, mentre gli altri contendenti stanno tra 320 e 360 Wh.

Ovviamente non poteva mancare un range extender, da ben 250 Wh per un aumento di capacità di circa il 60%. Si monta sul supporto portaborraccia e si collega con un cavo dedicato alla presa di ricarica sul telaio, sulla falsariga di quello che accade con Specialized, ad esempio.

Paragonando il sistema SX con quello CX di casa Bosch, il risparmio di peso è di circa 3 kg, compresi i controlli (2,9 kg per il motore e circa 4 kg per la batteria da 750 Wh). Si prevedono eMTB complete dal peso inferiore a 20 kg senza particolari sacrifici nelle specifiche secondo la destinazione d’uso 3 e comunque senza eccedere in parti pregiate che innalzano il prezzo finale.

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In primo piano la batteria CompactTube 400

eMTB Light: in medio stat virtus

Potenza e coppia

Anche per quanto riguarda la coppia massima, Bosch non eccelle ma è comunque all’altezza delle attese. Sono 55 Nm, meno di Fazua e BH rispettivamente con 60 e 65 Nm, ma più dei 50 Nm di TQ e Specialized. Dove Bosch sorprende è nella potenza di picco, ben 600 W, la stessa del pacchetto Performance Line CX dedicato alle e-bike Full Power e nettamente superiore ai concorrenti. Solo Fazua si avvicina, con 450 W – 25% in meno – in ogni caso disponibili solo per 30 secondi nella funzione Overboost.

Unità di controllo

Performance Line SX è un sistema integrato riprendendo il concetto di Smart System introdotto da Bosch un paio di anni fa. Nasce per funzionare con il System Controller integrato nel tubo superiore del telaio – centralina di controllo con pulsante On/Off e LED di stato per batteria e assistenza – e il minimale comando Mini Remote senza filo, montato sul manubrio. Il design è semplice e funzionale, oltre che efficace e ben integrato sulla bici.

Per conoscere maggiori dettagli sullo stato del sistema, accedere alle funzioni di sicurezza e alla diagnostica, ma anche per personalizzare ogni livello di assistenza, è possibile collegarsi all’app Bosch Flow.

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Nuovo display Kiox 500, opzionale sulle eMTB equipaggiate con Performance Line SX

Ergonomia

Veniamo ora – finalmente! – alle prime impressioni sul campo. L’utilizzo di Performance Line SX è assimilabile in tutto e per tutto all’ultima generazione del fratello maggiore CX controllato da System Controller e Mini Remote. Anche le modalità di assistenza sono le stesse: Eco, Tour+, eMTB e Turbo.

Solo nella versione Gravel troviamo Sprint al posto di EMTB, con un Mini Remote dedicato al montaggio sul drop bar, e l’opzione consigliata del display Kiox 300 per approfittare della funzione di navigazione.

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Al centro, range extender PowerMore 250 da montare sul supporto portaborraccia

Accelerazione

Nella nostra giornata di prova abbiamo pedalato prima con una eMTB su un anello di prova lungo 6 km, e poi su uno da 10 km circa su una e-gravel. Per entrambi il dislivello è stato di circa 240 metri. Quello che si nota subito è il raggiungimento della massima efficienza nel supporto pedalando con una frequenza relativamente elevata. Intorno a 70-80 rpm il sistema dà il massimo, replicando l’approccio di una MTB tradizionale invece di una eMTB Full Power dove la grande potenza – e coppia – a disposizione invogliano a ingranare marce pesanti riducendo quindi la frequenza di pedalata.

Tenendo le gambe in movimento, ma senza frullare sui pedali, il sistema accelera in modo rapido, permettendo di superare di slancio incrementi improvvisi di pendenza e comparsa di ostacoli naturali come gradini di roccia o letti di radici. La sensazione è simile a quella di un motore a piena potenza, per una combinazione di fattori: peso inferiore, meno attrito nel sistema, pneumatici più scorrevoli, ma anche stessa potenza di picco. Solo la coppia è inferiore di 30 Nm rispetto al sistema CX, un aspetto che si nota soprattutto quando cala la cadenza e si devono superare tratti ostici sia per pendenza sia per fondo.

E fino a quando la pendenza non è eccessiva o il terreno non così tecnico, si può facilmente tenere il passo di compagni di pedalata su e-bike a piena potenza senza prosciugare le proprie energie.

Bosch Performance Line SX short test preview - 07Salite tecniche

Ho introdotto l’argomento salite ripide e tecniche, dove i biker più capaci vogliono trovare il miglior feeling possibile con la propria e-bike e con il proprio motore. Bosch permette di regolare ogni parametro per la massima personalizzazione della dinamica di pedalata e guida. La sensibilità nella risposta è di fondamentale importante, per scalare le salite più ripide e scavate, e in casi come questi fa piacere ritrovare la funzione Extended Boost: come sperimentato su CX, anche nella versione Race, è una goduria dare mezzo colpo di pedale o in ogni caso arrivare pedalando forte e poi interrompendo di colpo l’azione, per ricevere una spinta estesa di circa un paio di metri. Si prendono due piccioni con una fava: si mette il segno di spunta sulla sezione tecnica e si salvano pedivelle e pedali dagli impatti su rocce e radici.

Da questo punto di vista il pacchetto SX, soprattutto quando si aumenta la risposta alla pedalata – più supporto quando si spinge forte – e la dinamica – accelerazione più rapida e azione più pronta – per divorare ascese sfidanti.

È un approccio comunque diverso da quello adottato con un motore Full Power come CX di casa Bosch, dove si può pedalare in modo più morbido e con un rapporto più duro, potendo contare su potenza ma soprattutto coppia. La parola d’ordine è agilità, e quindi naturalezza, ottenendo lo stesso risultato. Anche se sinceramente rimane la curiosità nel capire quanto è più intenso l’impegno fisico su una lunga salita tecnica, essendo stato il nostro test troppo breve e concentrato su un’unica ascesa.

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Assistiti dallo staff Bosch, tra cui il testimonial ed ex atleta Jerome Clementz, sulla destra in foto

Trascinamento

Bosch dichiara una resistenza inferiore del 50% rispetto al Performance Line CX, grazie a guarnizioni più efficienti ma anche più durevoli. Le sensazioni sono di nuovo positive, ma anche per questo aspetto il test è stato troppo breve. Comunque, pedalando intorno alla soglia dei 25 km/h, la sensazione è di una transizione super morbida, percependo più la massa aggiuntiva della bici rispetto a una MTB tradizionale che la resistenza del sistema.

Rumorosità

Non parlo di autonomia, per il solito motivo della prova troppo breve. Mi dedico alla rumorosità, non così bassa come mi aspettavo. Il ronzio è percepibile, di tono basso come da tradizione Bosch. Un ronzio che si sente su asfalto ma scompare magicamente quando si passa a terreni off-road, per fortuna. Altro aspetto da non sottovalutare, non ci sono sferragliamenti di sorta, così da rimanere concentrati sulla guida.

Bosch Performance Line SX short test preview - 06Conclusioni

Le prime impressioni sono assolutamente positive. Performance Line SX sembra in tutto e per tutto una versione ridotta di CX, mettendo a disposizione potenza e coppia sufficiente a spingere una e-bike dal peso relativamente contenuto rispetto a una sorella maggiore Full Power. La dinamica della pedalata e della guida è grandiosa, anche e soprattutto personalizzando i livelli d’assistenza.

Rimane il dubbio dell’autonomia, ma da una stima basata sulle due pedalate eMTB ed e-gravel, con la batteria integrata da 400 Wh si dovrebbe viaggiare tra 1.500 e 2.000 m di dislivello usando in prevalenza eMTB e Sprint.

Rispondendo così alla maggiore preoccupazione della maggior parte dei ciclisti. Senza dimenticare l’estensione dell’autonomia con un range extender compatto dalla buona capacità.

Forse è la volta buona che un pacchetto e-bike Light diventi realmente appetibile al grande pubblico del ciclismo elettrificato.

Maggiori info qui

Guida alla scelta dei ciclocomputer GPS per MTB

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.