Una delle domande, che puntualmente sorge nelle nostre chiacchierate tra un test e l’altro, è se ha ancora senso una bici da Enduro per chi non ha molta voglia di impegnarsi in salita, ma non vuole perdere la naturalezza della guida di una bici “acustica” passando al lato oscuro dello sforzo, quello amplificato dal motore
Una eMTB Full Power allestita come dio comanda pesa, e non poco. E se il telaio è giustamente solido e rigido, il peso non può scendere al di sotto di una certa soglia – 22-23 kg – anche investendo cifre più appropriate per una moto da enduro o un’auto utilitaria.
La soluzione potrebbe essere quella di passare a una eMTB Light, nicchia in continua evoluzione ed espansione, anche grazie ad attori vecchi e nuovi nel settore, di cui i candidati al ruolo di miglior protagonista sono TQ e Fazua, entrambi tedeschi.
Attenzione alle sirene del marketing
Questa potrebbe essere l’opzione più sostenibile, almeno per la qualità del riding, assimilabile o quasi alla genuinità e all’intuitività di una mountain bike tradizionale.
Come già sottolineato nell’approfondimento dedicato alle Trail Bike e alle Enduro, non dovete farvi incantare dalle sirene del marketing: una eMTB Light da 16 kg è possibile sacrificando la solidità e la rigidità della forcella anteriore, la consistenza delle performance dell’ammo posteriore, e la robustezza e la trazione degli pneumatici.
Facile raggiungere certe soglie montando sospensioni anteriori e posteriori rispettivamente con steli sottodimensionati da 34 mm e senza serbatoio separato e comunque con idrauliche poco evolute, e gomme con spalla e tassellatura adeguate a un utilizzo cross country! La prima pietraia affrontata a tutta vi farà svegliare di soprassalto dai vostri sogni indotti dagli incantatori dei vari marchi.
E una volta svegli, vi accorgerete che una eTrail Bike o una e-Enduro Light montate come da utilizzo reale non possono pesare meno di 18-19 kg, come la seconda generazione di Specialized Turbo Levo SL appena provata.
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eMTB Light: un’opzione sostenibile
Questo è comunque un valore accettabile per godere di un mezzo dalla pedalata e dalla guida il più possibile assimilabile a una MTB “acustica” ma con il plus di un discreto sostegno nella pedalata.
Sebbene il motore spinga poco (tra i 35 e i 65 Nm di coppia), queste eMTB sono più veloci in salita delle sorelline a sola propulsione umana. Anche il meno allenato dei ciclisti, in sella a una e-bike Light è in grado di mettere al tappeto una XC “acustica” su una salita ripida.
Ma cosa succede una volta scollinati? Se siete un biker esperto e state seriamente pensando di aggiungere una eMTB Light alla vostra scuderia, allora vi farete sicuramente questa domanda: questa bici vi rallenterà in discesa?
Se amate percorrere sentieri tecnici, arrampicarvi su ripide salite per poi buttarvi giù sul versante opposto, allora una eMTB Light aumenterà sicuramente il numero di sentieri che potete percorrere in una sola sessione di riding.
Ma per molti ciclisti, le prestazioni in salita non servono a nulla se viene compromesso il divertimento in discesa. Se vivete per pennellare le curve e inseguire i KoM, spesso le salite rappresentano meno della metà dell’equazione, un mezzo per raggiungere un fine.
La prima generazione di eMTB Full Power scendeva con l’agilità di un elefante, ma le cose sono cambiate? Un poco, ma il gap di peso è sempre di 5-6 chili nel migliore dei casi. La situazione cambia con le sorelle Light, in cui viene praticamente dimezzato, mettendo in conto naturali compromessi per aiuto nella pedalata e autonomia (batterie tra 320 e 540 Wh).
Ma a noi interessa solo il mezzo per raggiungere il fine, trascurando il divertimento supplementare nello sfidare trail irti e scavati in salita, dove le attuali Full Power aprono nuove strade.
Ci limitiamo a domandarci come si comporta una Light attuale in discesa, quando l’assistenza del motore non è più un fattore, ma lo sono la legge di gravità e la guida disinvolta. Sono quindi in grado di tenere il passo di una bici da Enduro all’ultimo grido?
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È così importante?
Questa è la seconda domanda che sorge spontanea. La naturale risposta è: ma che importanza ha! Sono bici diverse che offrono cose diverse.
In fondo, le eMTB Light non sono vendute come bici da gara come le MTB Enduro, fondamentalmente il logo obiettivo principale è massimizzare il divertimento contenendo lo sforzo.
Tuttavia, chiunque ne abbia guidata una di recente avrà sicuramente notato quando siano diventate capaci sui trail, anche su quelli altamente tecnici.
Con il loro aumento del peso, della stabilità e dell’aderenza, stanno colmando il divario di prestazioni che le separa da una bici da Enduro di alto livello, o hanno già fatto un salto in avanti?
Nessuno vuole andare più piano in bici, e un buon rider sarebbe più veloce con una eMTB Light come la Kenevo SL o una Enduro, per rimanere in casa Specialized, su un trail da prova speciale?
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Il guanto della sfida
Torniamo alle nostre care sirene del marketing per una doverosa precisazione. Infatti, anche la Kenevo SL Expert provata nello Speciale Bike Test usava qualche escamotage per contenere il peso finale al di sotto della soglia psicologica dei 20 chilogrammi: ruote belle, rigide, scorrevoli, ma non così solide a lungo andare; pneumatici più adeguati a una trail bike “acustica”.
Ruote come queste necessitano la doverosa cura periodica per rimanere in forma, una cosa che non tutti i biker sono disposti a fare. Ecco il primo motivo per passare a qualcosa di leggermente più pesante, senza sacrificare più di tanto la reattività e la scorrevolezza, ma guadagnando in robustezza.
Stesso discorso per gli pneumatici, ancora più delicati, come abbiamo notato durante le nostre prove ripetute, tra sentieri locali, e note destinazioni Enduro, tra cui i famosi trail del Finalese. La prima interfaccia della bici con il terreno va rapidamente in crisi, più sicurezza che per trazione. La prima soluzione potrebbe essere quella di installare inserti protettivi all’interno delle coperture in configurazione tubeless ready. Ma forse è più sensata la seconda: pneumatici con carcassa rinforzata, alla stregua delle Enduro “pronto gara”. Per intenderci DD di casa Maxxis, o equivalenti. Il peso aumenta, la scorrevolezza cala leggermente – ma c’è sempre il motore che compensa – ma il guadagno di confidenza e tranquillità è impagabile.
Il peso passa da 19 a 20 kg? Poco male, è il giusto prezzo da pagare per sbloccare le potenzialità di mezzi che poco o nulla hanno da invidiare a una Enduro ai vertici per prestazioni.
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Concludendo
Una eMTB Light, una volta prese le dovute precauzioni, rappresenta davvero un’alternativa a chi ama la guida di una moderna Enduro ma vuole godersi di più le discese faticando di meno in salita?
La risposta è sì, considerando alcuni fattori che non si possono ignorare: la messa a punto delle sospensioni, la scelta dei tracciati e delle linee, l’abilità del rider e la sua familiarità con la bici. In ogni caso, l’idea che una eMTB sia goffa e lenta viene fatta definitivamente svanire dalle moderne eMTB Light.
Una Trail, nel nostro caso, una Enduro è ancora più divertente e coinvolgente nella guida, ma si rimane spiazzati dal divario ridotto di una e-bike Light ma soprattutto dalla sua stabilità e sicurezza.
Se da un lato il peso superiore penalizza, dall’altro è un facilitatore.
Il meglio deve ancora venire e noi siamo qui per raccontarvelo, ancora una volta.
[foto: Giuseppe Giuliano e Cristiano Guarco]
