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Cannondale SuperX, ecco il nostro test

di - 02/03/2018

Cannondale SuperX è il progetto della casa americana dedicato al gravel e al ciclocross, una sorta di tuttofare, agile, veloce, leggera, confortevole il giusto a prescindere dal terreno. SuperX è una bicicletta versatile e piuttosto trasversale, capace, in base al suo allestimento di integrarsi al meglio con tracciati gravel, oppure maggiormente indicati per i ciclocrossisti.

Il suo telaio è un full carbon monoscocca in fibra BallisTec, così come la forcella. Frame e forca hanno i perni passanti e il progetto nasce solo per i freni a disco.

Come si evince dal video e dalle immagini, la bicicletta è leggermente slooping, con design delle tubazioni che alternano forme arrotondate a forme più squadrate e con nervature importanti. Cannondale SuperX è più massiccia verso l’anteriore, più sfinata e sottile nel retrotreno. Questa soluzione è voluta per garantire una rigidità, abbinata ad una notevole stabilità su tutto il comparto centrale e sull’avantreno, portando in dote il suo potere smorzante del carro posteriore.

I foderi, quelli orizzontali bassi e gli obliqui, sono sviluppati per far passare, senza ingombri, pneumatici fino a 40 mm di sezione. Anche la forcella ha un passaggio ruota abbondante. Con un rake a 55 mm, questa si innesta in una tubazione sterzo voluminosa, che integra quasi totalmente i cavi e le guaine, di trasmissione e impianto frenante. Le sedi del tubo sono da 1”1/8-1,5”.

Spostandoci nei pressi della scatola centrale, questa ha una larghezza di 83 mm, di natura BB30, con la dotazione standard della guarnitura HollowGram in alluminio con perno passante da 30 mm di diametro.

Più in alto, si nota la vite del serraggio sella, nascosta sotto l’inserzione tra piantone e tubazione orizzontale. Cannondale SuperX in questa versione ha un prezzo di 3899 euro ed è proposta in sei taglie, dalla 46 alla 61.

cannondale.com

Di seguito le nostre impressioni.

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.