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Canyon Endurace:On la prima e-road Canyon

di - 09/04/2020

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Canyon lancia ufficialmente la sua prima e-road e la fa sfruttando una delle piattaforme endurance per eccellenza, la Endurace. Nasce la Canyon Endurace:On AL con allestimento 7.0.

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Canyon Endurace:On AL 7.0

Canyon lancia la sua prima e-road che è già di per se una notizia. Identifichiamo Canyon come un racing brand all’avanguardia, che ci ha abituato ad anticipare i tempi. Il marchio di Coblenza lancia in questo 2020 la sua prima e-road, la Endurace con telaio in alluminio. Canyon Endurance:On adotta il suffisso On, comune alle e-mtb equipaggiate con unità di supporto alla pedalata.

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Geometrie endurance

Le geometrie hanno una concezione sport, votata al comfort e alla comodità. Gli stays del retrotreno hanno una lunghezza di 425 mm, 10 in più rispetto alle bici maggiormente rivolte alla performance pura. Naturalmente predisposta ai freni a disco (con diametro da 160 mm), la Endurace:On può sfruttare dei passaggi allargati per avantreno e sezione posteriore. Infatti, il suo allestimento prevede una gommatura con sezione da 32mm con pneumatici Schwalbe E-One, specifici per le e-road. La trasmissione e l’impianto frenante è Shimano GRX meccanico e con monocorona.

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Motore Fazua aggiornabile

L’unità di supporto è la Fazua Evation a cui è possibile fare l’aggiornamento Black Pepper. Questo, pur mantenendo una potenza di 250 watt offre una coppia di 60Nm. Le ruote e il cockpit sono in alluminio. Il valore alla bilancia complessivo è di 15,2 kg dichiarati e le taglie disponibili vanno dalla S alla XL. Il prezzo è di 2999 euro.

a cura della redazione tecnica foto peterbender per Canyon

canyon.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.