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Canyon Ultimate CF EVO 10.0 LTD, le nostre impressioni

di - 19/09/2017

Consideriamo il valore alla bilancia come un aspetto importante ma non fondamentale della bicicletta, in particolare durante il suo impiego, abituati a testare le biciclette anche in gara ma è altresì vero che un mezzo abbondantemente sotto i 6 kg non è cosa da tutti i giorni. Questo è in un certo senso il biglietto da visita, la prima pagina con cui si presenta la versione EVO della Ultimate di Canyon, mezze fedele al dna Ultimate ma con un tocco esoterico in fatto di tecnica e prestazione.

Questa che abbiamo testato (e stiamo utilizzando tutt’ora) è la versione 10.0 LTD, con ruote Lightweight clincher version con clincher Continetal TT 23ant. e 25post., guarnitura Clavicula in carbonio con power meter SRM di serie (device PC8 incluso), Sram e-Tap, sella Fi’zi:k Antares 00, seat-post e cockpit full carbon Canyon, senza dimenticare i movimenti rotanti firmati da CeramicSpeed (cuscinetti bb, pulegge e cuscinetti ruote), il tutto montato su un frame da 665 grammi (la forcella ne pesa 270): Canyon Ultimate CF EVO è disponibile nella sola versione calipers.

IL TELAIO: dalle immagini e dal video si nota bene e subito, le forme sono quelle “originali” della serie Ultimate tradizionale, così come lo sviluppo delle geometrie. La differenza sostanziale è nella costruzione e nel materiale impiegato, un carbonio ad altissimo modulo con un peso specifico ridottissimo, che al tempo stesso mette in mostra doti di rigidità superiori alla media. In questa maniera si è reso ancora più efficiente, un progetto già altamente performante. In molti potrebbero pensare:” beh, vorrei vedere, per 13000€ guai se fosse il contrario”! Non è sempre così, talvolta il totale della spesa non rispecchia il valore tecnico del mezzo, non è detto che più si spende e più si ha in termini di resa su strada. Non siamo qui a giustificare una cifra che va molto oltre il semplice pensiero di una bici da strada “muscolare” (questa non è una e-bike, per farla andare avanti bisogna pedalarla), anche se dobbiamo ammettere che questa EVO gratifica parecchio: potremmo metter sullo stesso piano la sua prestazione con l’impatto estetico.

LE NOSTRE IMPRESSIONI: arrivata, settata, preparata e pedalata per circa 120 km, questa in parte da un’idea della confidenza che regala subito, simile alla versione tradizionale. Ovviamente, anche per via del suo allestimento (con particolare riferimento alle ruote), la EVO si presenta più nervosa/briosa, non cattiva, maggiormente sensibile ai cambi di direzione, velocissima negli inserimenti in curva ma comunque molto stabile. Nonostante una certa eleganza, dovuta si alla livrea (senza nome sull’obliquo) nero/opaco/vinaccia ma anche per merito di tubazioni non esagerate in fatto di volumi, la bici invoglia a spingere e non passa per nulla inosservata. Ci piace definirla una bici, tanto da papillon, quanto da jeans strappato.

Confortevole nella media, la EVO è tanto reattiva (anche senza Lightweight) con una comodità che viene amplificata dal reggisella sdoppiato, che in caso di strada sconnessa lavora e non poco. Per esempio: in considerazione di una prestazione pura, rivolta all’agonismo, la nostra preferenza e configurazione ottimale, sarebbe con un seat-post full carbon ma tradizionale, forse più rigido. Il VCLS 2.0 CF, a nostro parere, tende ad ammorbidire troppo quando si pedala con forza da seduti.

Pulegge CeramicSpeed, belle da vedere e tanto scorrevoli, manubrio full carbon integrato Canyon Erocockpit che è tamto facile da impugnare e gestire. Difficile valutare l’aerodinamica, la penetrazione dello spazio di un manubrio (un manubrio lo prendi perché è leggero, per gusto personale, oppure perché lo trovi in kit, oppure ancora perché lo trovi comodo e adatto alle dimensioni delle mani) ma questo è tanto comodo, in presa alta e con mani bassi all’interno della curva, le leve si raggiungono con facilità.

Canyon Ultimate CF EVO 10.0 LTD è un proiettile quando si cambia ritmo spingendo sui pedali e quello che colpisce in positivo, in considerazione di un valore alla bilancia rilevato di 5,89 kg (senza pedali) è la trazione che è capace di metter in campo. Facile da guidare in discesa, è comunque una bici da agonista e come tale deve essere interpretata, presenta un limite in fase di frenata (lunga e dalla modulabilità limitata), che però è riconducibile alle ruote.

IN CONCLUSIONE: Questa è una bici per quel corridore, per quell’appassionato a cui non piace solo fare il figo, che ovviamente ha disponibilità economiche ma a cui piace anche spingere (e parecchio). Colpisce nella sua performance totale, tanto gestibile quando si va a passeggio, quanto stabile se messa sotto pressione. Il suo design è senza tempo.

canyon.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.