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Ciclismo salute e gli integratori di chetoni

di - 17/06/2020

chetoni

I Chetoni

In una pubblicazione precedente avevamo approfondito alcuni aspetti della dieta chetogenica nel ciclismo. Non l’abbiamo fatto a caso, ma con una persona autorevole in materia, grazie al Dottor Enrico Baggio. Qui di seguito riprendiamo il precedente articolo:

Chetoni e dieta chetogenica nel ciclismo

Negli ultimi tempi la dieta chetogenica è stata presa in considerazione in diverse discipline di resistenza, come il ciclismo, per fornire allo sportivo una fonte di energia quasi inesauribile da sfruttare durante le attività di lunga durata. Questo regime dietetico si basa sull’utilizzo dei corpi chetonici, molecole prodotte dal nostro corpo durante il digiuno o esercizi fisici prolungati. Sebbene l’utilizzo di questi composti sia possibile per fornire al nostro organismo una fonte di energia alternativa, esso è limitato a quelle attività svolte ad un’intensità di lavoro medio-bassa. La formazione dei corpi chetonici è un processo più lento rispetto al metabolismo dei carboidrati e non permette all’atleta il mantenimento di un’adeguata performance in attività svolte a media-alta intensità.

Gli integratori di chetoni

Sono disponibili in commercio integratori a base di Sali o esteri dei corpi chetonici: l’assunzione di queste molecole in una forma già pronta evita il lento processo di formazione tramite il metabolismo lipidico a cui sono soggette, eliminando uno dei principali svantaggi della dieta chetogenica e permettendone l’utilizzo anche in esercizi svolti ad alta intensità.

chetoni nel ciclismo
Il Team Jumbo-Visma

L’utilizzo di questi integratori conduce ad un aumento dei livelli di chetonemia nel sangue in poche ore. Valori simili si ottengono dopo diverse settimane di dieta chetogenica.

  • Questo permette allo sportivo di poter fare affidamento su ben due sistemi energetici senza essere rilegato ad una dieta piuttosto che ad un’altra.
  • I vantaggi che ne derivano sono molteplici: a partire dal ritardo nell’insorgenza della fatica tramite e un minor consumo di amminoacidi ramificati. Un aumento della concentrazione durante l’esercizio, la soppressione del senso della fame nonché il risparmio delle riserve di zuccheri dell’organismo.
  • L’utilizzo dei corpi chetonici aiuta inoltre nella fase di recupero al termine dell’attività ottimizzando il ripristino del glicogeno muscolare.

Come si presentano in commercio

Essi sono presenti in commercio in due forme: sali ed esteri. I primi, di derivazione naturale, sono i più diffusi e generalmente miscelati con altri minerali come sodio, potassio e calcio. Gli esteri invece, sono di origine sintetica e meno diffusi rispetto ai Sali. Il loro gusto poco gradevole è un aspetto negativo che li pone come seconda scelta nello sportivo. Questa forma chimica risulta però più efficiente nel raggiungere l’obiettivo.

integratori dei chetoni
Stubbs, Brianna J., et al. (2017) On the Metabolism of Exogenous Ketones in Humans. Frontiers in Physiology, vol. 8, no. OCT, 2017, pp. 1–13, doi:10.3389/fphys.2017.00848

La dose consigliata di assunzione in forma di esteri è di 400mg/kg, sufficiente ad aumentare il livello di chetoni nel sangue nell’arco di 1-2 ore. Dosi maggiori permettono di ridurre il tempo di innalzamento della chetonemia. Come sempre, l’integrazione deve essere concordata con un professionista per non incorrere in effetti collaterali per la performance e la propria salute.

Alcune considerazioni

L’effetto dei chetoni è influenzato dalla modalità di assunzione: ad esempio,

  • l’integrazione in concomitanza con un pasto, magari ricco di carboidrati, ne influenza l’assorbimento e può ritardarne gli effetti.
  • Essendo gli zuccheri, una fonte alimentare largamente usata dagli sportivi di endurance, privare l’atleta della sua razione di glucidi prima dell’esercizio potrebbe portare ad un calo delle prestazioni. Va da sé quindi che l’assunzione dei chetoni, o corpi chetogenicio degli integratori a base di chetoni, deve essere ben pianificata e possibilmente lontano dai pasti.

In secondo luogo, l’aumento dei livelli di chetonemia tramite i corpi chetonici porta ad una diminuzione dell’attività ossidativa dei grassi: quest’ultima non sarà superiore a quella di una persona non allenata. L’integrazione dall’esterno di queste molecole infatti, elimina uno dei principali vantaggi dell’applicazione della dieta chetogenica: l’allenamento e il conseguente potenziamento del metabolismo lipidico. Durante l’applicazione di un regime dietetico povero di carboidrati e ricco di grassi, il nostro organismo non solo si abitua all’utilizzo di quest’ultimi come fonte di energia ma allena il sistema energetico dei lipidi rendendolo più efficiente. Questa ottimizzazione non si può acquisire con la sola integrazione di corpi chetonici dall’esterno.

Un effetto negativo comune, quando ci si avvale della dieta chetogenica è un’influenza negativa nei confronti del sistema energetico dei carboidrati. Questi vengono resi meno disponibili: ciò potrebbe portare ad un calo delle prestazioni in segmenti svolti ad alta intensità dove l’effetto dei chetoni sia già esaurito.

integratori di chetoni

L’integrazione dei chetoni ai fini della prestazione, ATTENZIONE

Il ricorso all’integrazione con queste molecole esogene può essere un aiuto in quegli sport nei quali il rifornimento di cibo può far perdere tempo prezioso all’atleta: un esempio è il rifornimento in corsa durante le gare ciclistiche che avviene tra il corridore e l’auto di assistenza. Oltre ad essere una manovra rischiosa, questo porta l’atleta a modificare temporaneamente l’intensità di corsa per poter eseguire il rifornimento. Al contrario, negli  sport di breve durata ed esercizi di potenza l’assunzione di questi integratori risulta inutile dal momento che le riserve di zuccheri sono ampiamente sufficienti a coprire il fabbisogno dell’intero esercizio.

In conclusione

L’integrazione tramite sali o esteri dei corpi chetonici potrebbe risultare un grande vantaggio in alcune discipline di resistenza. La reale applicazione di questo protocollo presenta diverse variabili come l’allenamento, la genetica e la fisiologia del corridore che creano diversi punti deboli che devono trovare la giusta considerazione. In caso contrario potrebbero condurre inevitabilmente ad un fallimento della performance. Impariamo a non confondere le reali necessità, nostre e del nostro organismo con il mondo del business e del marketing puro. Mai dimenticare di porre davanti a tutto la salute e il benessere.

a cura della redazione tecnica, a cura del Dottor Enrico Baggio

per ulteriori informazioni è possibile contattare il Dottore tramite il sito ufficiale

nutrizionistabaggio.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.