Il ciclismo su pista è al pari della F1 nel mondo delle auto e dll’automotive in genere. In questo mondo esistono le estremizzazioni delle biciclette delle tecnologie legate ad esse. Forme e design, materiali ed aerodinamica applicata, modelli matematici e la strenua ricerca della perfezione, con l’obiettivo di arrivare alla massima efficienza del binomio uomo-bici.
Il ciclismo su pista e una Pinarello
E’ giusto dare merito ad un’azienda italiana che ha contribuito al successo dei nostri ragazzi. Si parla e si scrive del quartetto di inseguimento, ORO e con il record del mondo (fatto due volte in due giorni) e del bronzo (Omnium) di Elia Viviani. Pinarello Bolide, per molti è già diventata un simbolo, un’icona e “la bicicletta da pista”. Lo è anche per chi il ciclismo lo guarda solo in occasione delle Olimpiadi. Un design che è un misto tra un aereo, una supercar e una F1. Profili alari e materiali utilizzati nell’aerospazio, valorizzati dalle livree cromatiche brillanti e portati sul tetto del mondo dai nostri ragazzi.
Carbonio della miglior matrice disponibile, titanio ed ergal. Costruzioni su misura. Campagnolo e Vittoria per il reparto ruote e i movimenti rotanti con trattamenti ceramizzati. Pedivelle in alluminio con bracci cavi e corone Miche enormi e un pignone posteriore. (Ganna ha usato una corona anteriore da 63 denti e un pignone posteriore da 14. Lui alterna anche il 16. Non fatevi ingannare dai numeri, perché la combinazione 53/11 usata normalmente su strada ha uno sviluppo metrico ben superiore, rispetto a quella usata in pista da Ganna. 64×14 sviluppa 9,40 metri circa, 53/11 10,19 metri).
Il valore di questa bicicletta? Qualcuno ha detto oltre 20000 euro, altri hanno scritto 25000, si parla di circa 27000 reali. La gloria e la passione non hanno prezzo!
Di cosa stiamo parlando
Stiamo argomento un progetto che ha radici lontane e un punto di partenza che è stata la prima Pinarello Bolide TT usata e sviluppata in collaborazione con il Team Sky. La Bolide ha visto anche importanti interventi del gruppo Jaguar. Quella che abbiamo visto in questi giorni, la versione specifica per il ciclismo su pista, è differente da quella usata per le prove contro il tempo su strada.
- Prima di tutto non ha l’impianto frenante e deve permette l’utilizzo di entrambe le ruote lenticolari. Questa è la Pinarello Bolide HR. Largo impiego dei modelli CFD, con test di validazione nella galleria del vento, in presenza degli atleti. Inoltre la combinazione bici/atleta è stata oggetto di scansione e valutazione.
- E’ stato considerato “l’effetto Banking”, ovvero la paraboliche a 42° di pendenza (e la pendenza positiva, nel complesso, delle piste indoor) e la lunghezza della pista di 250 metri.
- Lo sviluppo della forcella. Alle sue spalle si nasconde la bici.
- Tutto il framekit, telaio, forcella e seat-post, sono in carbonio T1100 con finitura 1K (lo stesso utilizzato per la Dogma F), senza parti incollate.
- Adozione della tecnologia EBM, ovvero la capacità di stampe in 3D del titanio. Questo si traduce in componenti con affidabilità illimitata e possibilità di personalizzare tenendo in considerazione ogni fattore (forme, angolazioni etc.).
Un progetto UCI approved
E anche questo non è per nulla un dettaglio di secondo piano, perché gli obblighi imposti dell’Unione Ciclistica Internazionale in merito alle bici, non sono banali. La bici da pista usata dagli azzurri ha il bollino UCI. Pesa nel complesso 7,1 kg (da considerare taglia ed allestimento).
Permetteteci alcune considerazioni
A cosa serve sviluppare ed investire in una bicicletta del genere? Esiste un ritorno al pari delle bici tradizionali?
Tutto il mondo, anche quello non ciclistico, parla e guarda con rispetto la bici dei corridori italiani e parla di una bici italiana. Questo è probabilmente il miglior biglietto da visita al quale un’azienda può anelare. Una bicicletta di questo genere è il frutto di collaborazioni attiva in diverse direzioni, non solo in ambito ciclistico. Forse non vedremo le Pinarello Bolide HR fare i volumi di vendite al pari della Dogma, ma di sicuro la carta vincente è già sul piatto.
Ci sono migliaia di ore di lavoro di uomini e della tecnologia virtuale, difficilmente riassumibili in un freddo numero.
E poi ci sono la gloria e la passione, la voglia di primeggiare e di essere un punto di riferimento, tutti fattori che non conoscono età e fiumi di euro da investire!
a cura della redazione tecnica, immagini courtesy Pinarello (Getty Images).